giovedì 12 ottobre 2023

Francesco Abate a Cagliari per il gran finale, già SOLD OUT, della XII edizione del Festival Culturale LiberEvento



La XII edizione del Festival Culturale LiberEvento, manifestazione organizzata dall’Associazione Culturale ContraMilonga, fiore all’occhiello della promozione culturale isolana e annoverato tra le cinque grandi manifestazioni letterarie riconosciute dalla Regione Sardegna, si prepara a vivere il suo gran finale stagionale con un ultimo sorprendente appuntamento “a tu per tu con l’autore”.
Dopo l’anteprima primaverile e dopo il ricchissimo calendario di appuntamenti estivi, che dal 7 luglio al 28 agosto, hanno fatto tappa negli scenari più suggestivi dei comuni di Cagliari, Calasetta, Carbonia, Gonnesa, Iglesias, Masainas, Piscinas, Portoscuso, Sant’Antioco, Teulada e Villamassargia, LiberEvento domenica 15 ottobre, celebrerà la calata del sipario nell’eclatante scenario di Bingia Pernis (Cagliari).
L’ospite della serata è Francesco Abate, scrittore e storico giornalista dell’Unione Sarda che a partire dalle 18 presenterà il suo nuovo e avvincente romanzo “Il misfatto della tonnara” (Einaudi 2023). Torna quindi in scena la protagonista Clara Simon, affascinante e testarda giornalista che dovrà indagare su un nuovo misfatto. “Durante una manifestazione di femministe qualcuno aggredisce una maestra. Il suo corpo privo di sensi è rinvenuto nel magazzino dell'antica tonnara. Nonostante i primi sospetti, la giustizia temporeggia, ma Clara trova il coraggio di far sentire ancora una volta la sua voce”.
L’evento finale della XII edizione del Festival Culturale LiberEvento ha fatto registrare il tutto esaurito già in poche ore all’apertura delle prenotazioni.
 
Liberevento è organizzato dall’Associazione Contramilonga.
Direzione artistica: Claudio Moica.
Direzione Organizzativa e progettazione: Maura Porru
Coordinamento eventi musicali: Fabio Furia
 
Con il contributo di: Regione Sardegna Assessorato alla Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport - Fondazione di Sardegna, Alice S.r.l, Comuni di Cagliari, Calasetta, Carbonia, Gonnesa, Iglesias, Piscinas, Portoscuso, Masainas, Sant’Antioco, Teulada, Villamassargia e il patrocinio di Rai Sardegna, del Salone Internazionale del Libro di Torino.
 
In collaborazione con: Associazione Nazionale dei Presidi del Libro, Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis, Cantine Aru-Iglesias, Cantine di Calasetta, Janas Escursioni, Sogaer, Cagliari Airport Library, Salone del Libro di Torino
Media partner: Rai Radio 3, Rai Cultura, Radiolina, Radio Arcobaleno, Ajò Noas.

mercoledì 4 ottobre 2023

Masande Ntshanga - TRIANGULUM - Pidgin Edizioni

Masande Ntshanga
TRIANGULUM
traduzione di Stefano Pirone
Pidgin Edizioni
novembre 2023
300 pagine, 18 Euro

Nel 2040, l’Agenzia spaziale sudafricana riceve un misterioso pacco contenente un libro di memorie e una serie di registrazioni digitali di una mittente anonima che sostiene che il mondo finirà entro dieci anni. Queste memorie partono dall’adolescenza della narratrice, una ragazza apparentemente alla deriva, alle prese con visioni improvvise di una “macchina” fluttuante e un padre malato che non si è mai ripreso dallo shock della perdita della moglie. Quando tre ragazze del posto scompaiono nel giorno del compleanno di sua madre, la narratrice si convince che ci sia una connessione con “la macchina” e che anche sua madre sia stata rapita. La ricerca di una risposta su cosa sia accaduto veramente, e sul motivo delle proprie visioni e della propria diversità, la accompagna dall’adolescenza all’età adulta, dai quartieri popolari di una cittadina a una megalopoli futuristica, da un laboratorio sotterraneo che effettua esperimenti su persone indigenti a una rete di eco-terroristi.
Masande Ntshanga, con la sua prosa poetica e la sua immaginazione, ha realizzato un’opera unica, che mescola elementi del romanzo di formazione e dell’afrofuturismo, coprendo 40 anni di storia del Sudafrica, dal crollo del sistema delle homeland instaurato dall’apartheid fino a un futuro prossimo del 2040 su cui incombono disastri ecologici.


Masande Ntshanga
 ha vinto il PEN International New Voices Award nel 2013 e il Betty Trask Award nel 2018. È nato a East London, in Sudafrica, e si è laureato presso l’Università di Città del Capo, dove ha conseguito un master in scrittura creativa della Mellon Mays Foundation.
Il suo romanzo d’esordio, “Il reattivo”, è stato pubblicato in Italia da Pidgin Edizioni nel 2017,  oltre che in Sudafrica, Stati Uniti, Regno Unito e  Germania. “Triangulum” è il suo secondo romanzo, pubblicato prima in Sudafrica e poi negli Stati Uniti.



Dicono di questo libro:

“La storia violenta e affascinante del Sudafrica, dal colonialismo all’apartheid, e le recenti lotte per venire a patti con questo passato fanno da ricco sfondo a questo romanzo inquietante e avvincente che riporta alla mente “2666” di Roberto Bolaño. Un romanzo di incredibile immaginazione che si dispiega gradualmente in una meditazione meravigliosamente realizzata sulla crescita, sull’eredità e sugli effetti del progresso tecnologico sul mondo che ci circonda”. – Booklist

“Triangulum mette insieme in modo brillante una storia a più livelli, piena di temi profondi e che fanno riflettere, tra cui il Sudafrica post-apartheid, le questioni legate all’identità, alla fluidità di genere, alla sessualità, alla genitorialità, alla salute mentale, alla distruzione dell’ecologia terrestre, agli esseri extraterrestri e alle atrocità storiche del Sudafrica dell’apartheid, della segregazione e della discriminazione razziale”. – Afrika Is Woke

“Ntshanga crea una parabola fantascientifica afro-futurista attraverso la quale possiamo decodificare l’ancestrale”. – Brittle Paper

“Questo romanzo eccentrico e futuristico lambisce i confini della fantascienza… Ntshanga scrive in modo convincente dal punto di vista della sua narratrice mentre avanza verso l’età adulta. I suoi sforzi per dare un senso alla stranezza e all’imprevedibilità del suo mondo e delle sue esperienze ne fanno un’emozionante storia di formazione”. – Publishers Weekly

Il romanzo “Triangulum” sarà il primo libro della nuova collana di Pidgin Edizioni intitolata “Mangrovie”: questa si concentrerà sulla ricerca di voci potenti e scritture originali dal continente africano e da regioni del mondo poco rappresentate nell’editoria italiana. Libri audaci, insoliti ma assolutamente attuali, che raccontano il mondo da prospettive diverse e illuminanti, attraverso lo stile di scrittura viscerale e la mescolanza dei linguaggi che caratterizzano le pubblicazioni Pidgin Edizioni.


venerdì 22 settembre 2023

«L’editoria regionale è un presidio della cultura in Italia». AES e ADEI riuniscono gli editori al Forum di Alghero. Due giorni di incontri e una mostra cartografica alla Torre di Sulis. I sardi grandi lettori ma il settore non supera la crisi: si guarda all’estero

 
La Sardegna è una terra di lettori, nonostante la crisi ormai ultradecennale che ha portato negli ultimi anni a un calo di editori, produzione e di fatturato.
Lo ha spiegato Simonetta Castia (nella foto), presidente dell’Associazione editori sardi (AES), aprendo ieri nella sala conferenze dell’Hotel Catalunya di Alghero il IV Forum nazionale sull’editoria regionale “Tutti i libri del mondo”, organizzato da AES e ADEI, l’Associazione italiana degli editori indipendenti, e inquadrato nel Festival “Mediterranea. Culture. Scambi. Passaggi”. Secondo i dati ISTAT, il 43% dei sardi legge almeno un libro all’anno (oltre il 40% da 4 a 11 libri ogni 12 mesi), un dato più alto della media nazionale e molto superiore a quello dell’Italia meridionale. «Gli editori continuano a rappresentare un settore vitale per la crescita e la promozione culturale dell’isola, pubblicando 250 nuovi titoli all’anno e occupando oltre trecento addetti, con un fatturato annuo di oltre tre milioni», ha spiegato Castia, che ha sottolineato come in Sardegna la promozione della letteratura sia ancora più complessa che nel resto d’Italia per le tante differenze linguistiche presenti, paragonabili solo a quelle del Friuli-Venezia Giulia.
«L’editoria regionale è un fondamentale presidio per diffondere la lettura e far sì che i libri siano sempre più diffusi nel nostro Paese, perché crescere lettori significa crescere come economia, pensiero e discernimento – ha detto la vicepresidente ADEI Della Passarelli (nella foto) –. Al di là delle statistiche, possiamo monitorare lo stato di salute del settore col numero di biblioteche: ne abbiamo troppo poche, soprattutto nelle scuole senza una legge che le regolamenti». «Le associazioni regionali sono un patrimonio importante e i piccoli editori indipendenti, protagonisti della bibliodiversità, devono essere più tutelati», ha aggiunto Alberto d’Angelo, consigliere ADEI delegato alle politiche regionali, auspicando una maggiore vivacità dell’associazionismo di categoria. Un appello che ha trovato disponibile Sara Speciani, direttrice di Bookpride: la fiera nazionale dell’editoria indipendente di Milano e Genova punta a sviluppare importanti collaborazioni con le associazioni regionali, offrendo visibilità, spazi e collaborazione in un appuntamento che ogni anno ospita migliaia di visitatori in oltre 7mila metri quadri, con l’editoria locale all’attenzione del grande pubblico.
Se la crisi si fa sentire, AES e ADEI propongono alternative da percorrere, come l’internazionalizzazione, uno dei temi dell’edizione 2023 del Forum insieme alla traduzione: «In un momento particolarmente difficile per le microimprese editoriali che hanno un catalogo a vocazione fortemente territoriale, il Forum si pone come la casa comune degli editori regionali che possono trarre giovamento dal confronto con case editrici leader nel mercato estero, promuovendo al di fuori dei confini nazionali i cataloghi territoriali», ha spiegato Castia. Per questo, alla due giorni algherese sono stati invitati Barbara Pregelj, della casa editrice slovena Malinc, e i due rappresentanti dell’Associazione editori della regione valenciana Manuel de Jesus Romero e Marian Val. Gli ospiti stranieri hanno raccontato la loro esperienza di editoria in una lingua minoritaria, raccontando ai colleghi italiani come l’internazionalizzazione – per loro un’esigenza di sopravvivenza – possa essere un’opportunità e non un problema. 
Opportunità che ha ben colto Francesca Segato (nella foto), della casa editrice per ragazzi Camelozampa, vincitrice del prestigioso Bologna Prize 2020, che ha fatto della traduzione delle opere italiane all’estero un punto di forza e ora vende in Cina, Corea, Turchia, Spagna e molti altri Paesi esteri: «Manca però in Italia un solido sistema di finanziamenti per la traduzione e l’export, a differenza di quanto accade, per esempio, in Svezia e in Olanda», ha detto, seguita da Livio Muci, dell’editrice Besa Muci ed esperto conoscitore della letteratura balcanica, secondo cui «non solo per la traduzione, ma anche per la promozione dei libri italiani all’estero non si fa abbastanza». 
La seconda e ultima giornata del Forum, nella sala conferenze della Fondazione Alghero, è dedicata ai workshop operativi che mettono a confronto gli ospiti con gli editori: un’occasione di incontro e approfondimento tra gli attori di un comparto che cerca faticosamente di tenere alta l’attenzione sulla cultura. Resterà aperta, intanto, fino al 27 settembre la mostra cartografica “Mediterranea. Carte. Isole. Confini”, allestita nella Torre di Sulis dopo aver già fatto tappa alla Biblioteca universitaria di Sassari nello scorso autunno e curata insieme all’Università di Napoli “L’Orientale”. L’esposizione sarà visitabile a ingresso gratuito tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20.

mercoledì 20 settembre 2023

Torna ad Alghero il Forum nazionale sull’editoria regionale. Il 21 e 22 settembre focus su traduzione e internazionalizzazione. Dal 19 al 27 settembre la mostra “Carte. Isole. Confini” alla Torre di Sulis


Sono la traduzione e l’internazionalizzazione i temi scelti per la quarta edizione del Forum nazionale sull’editoria regionale “Tutti i libri del mondo”, l’evento che riunisce ad Alghero operatori italiani ed esteri del settore, in programma quest’anno il 21 e 22 settembre. L’appuntamento è organizzato dall’Associazione nazionale degli editori indipendenti ADEI e dall’AES, l’Associazione editori sardi, e si articola come l’anno scorso in due giornate ospitate tra l’Hotel Catalunya e la Fondazione Alghero. Il Forum 2023 sarà incorniciato dalla mostra cartografica “Mediterranea. Carte. Isole. Confini”, che sarà allestita dal 19 al 27 settembre alla Torre Sulis della città catalana.
Il Forum
. Ospitato tra gli eventi del Festival “Mediterranea. Culture. Scambi. Passaggi”, il Forum sull’editoria regionale nasce 4 anni fa con l’intento di fare il punto sul comparto e proporre soluzioni per l’editoria territoriale, anima della bibliodiversità, essenza di ADEI e degli operatori indipendenti e che viene celebrata proprio nella giornata del 21 settembre. «Fin dalla sua nascita – sostiene Andrea Palombi, presidente di ADEI (nella foto) – la nostra associazione ha difeso a tutti i livelli il valore della differenza nella produzione culturale, elemento centrale per garantire il pluralismo editoriale e quindi anche culturale. Per questo crediamo nel ruolo che gli editori regionali possono ricoprire per lo stretto rapporto che hanno con il territorio e dunque per la funzione fondamentale che possono svolgere nella promozione della lettura». «Gli editori del territorio guardano con fiducia al consolidamento di questa iniziativa, nella speranza che possa cementare una maggiore coesione, scambio di competenze e crescita professionale – spiega Simonetta Castia, presidente AES –. Gli interlocutori presenti condivideranno le proprie esperienze e visioni perché dal confronto scaturiscano nuovi modelli di interscambio e accordi operativi. La piccola editoria regionale ha oggi più che mai bisogno di essere supportata in questo percorso di sviluppo aziendale, considerate le gravi difficoltà economiche in cui versa il settore».
La prima giornata del Forum, giovedì 21 settembre dalle 17,30 all’Hotel Catalunya, sarà aperta dall’intervento di Simonetta Castia (Quale futuro per il libro nelle regioni. Azioni positive e buone pratiche), cui seguiranno la vicepresidente ADEI Della Passarelli (Sostenere la traduzione della produzione italiana all’estero: gli impegni di Adei), il consigliere ADEI delegato alle politiche regionali Alberto D’Angelo (ADEI e le Associazione Regionali Editori.Una strada comune in nome della bibliodiversità), Sara Speciani, direttore generale di Book Pride (Book Pride e le Associazioni Regionali Editori: un binomio possibile), Francesca Segato dell’editrice Camelozampa (Libri italiani in traduzione: opportunità e sfide nell’esperienza di una casa editrice indipendente per ragazzi) e gli ospiti stranieri: Barbara Pregelj (nella foto) della casa editrice Malinc di Lubiana (La traducción como una herramienta para agrandar las lenguas con número reducido de hablantes) e Manuel de Jesus Romero con Marian Val dell’Associazione editori della regione valenciana (Les editorials valencianes i el mercat internacional). Livio Muci, dell’editrice Besa Muci, concluderà la serata con uno sguardo al’editoria balcanica.  La seconda giornata, venerdì 22 dalle 9,30 nella sala conferenze della Fondazione Alghero, sarà dedicata al workshop operativo cui si aggiungeranno Mauro Grabuglia (Edì Marca), Alessandro Polidoro (Associazione campana editori), Elena Costa (Associazione editori abruzzesi) e Salvatore Granata (Associazione siciliana editori). Scopo della giornata è attivare un interscambio professionale tra gli operatori attraverso tavoli tematici che ruotino anche attorno ai temi trattati la sera precedente, per programmare le azioni da intraprendere per il futuro del comparto insieme ad ADEI.
La mostra
. Le antiche carte nautiche, in particolare della Sardegna e del Mediterraneo, torneranno a farsi ammirare nella Torre di Sulis dal 19 al 28 settembre. Le mappe erano già state al centro di una mostra organizzata da AES in partenariato con la Biblioteca universitaria di Sassari e l’Università “L’Orientale” di Napoli, già ospitata a Sassari tra ottobre e novembre dello scorso anno proprio alla Biblioteca di piazza Fiume. Saranno esposti alcuni tra i pezzi più importanti del fondo cartografico universitario, tra cui la celebre “Carta nautica del Mediterraneo” di fattura spagnola cinque-seicentesca. La mostra, nata da un’idea di Simonetta Castia e Roberta Morosini, docente dell’Università di Napoli “L’Orientale”, si avvale anche dei contributi di Giovanni Fiori e Antonello Mattone, che hanno collaborato alla definizione del percorso espositivo, allestito dagli architetti Stefano Serio e Fulvio Serio. Sarà visitabile a ingresso gratuito tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20.

martedì 12 settembre 2023

DANTE E IL CINEMA, cura di Antonio Sorella - Franco Cesati Editore

DANTE E IL CINEMA
A cura di Antonio Sorella
Franco Cesati Editore
Pagine 223, 2023
Isbn: 979-12-5496-065-3
Collana: Italianistica.it, numero 7

Dante Alighieri ha da sempre catturato l’interesse del mondo del cinema: complesso e ambizioso il progetto di dare vita, attraverso la pellicola, alle visioni forti e ai drammi umani della Commedia. Ci hanno provato diversi sceneggiatori e registi, con alterne fortune, ultimo l’italiano Pupi Avati.
Il volume indaga le tentazioni dantesche, più o meno riuscite negli Stati Uniti, in Germania, nei Paesi balcanici e in quelli scandinavi.
Intenso e affascinante il rapporto tra Fellini e Dante: due maestri, due artisti che il critico cinematografico Brunetta accosta quando scrive: «Dante ha scritto la Vita nova, Fellini, nel mezzo del cammin della sua vita, realizza La dolce vita e Otto e mezzo, con ogni probabilità i film più danteschi della storia del cinema».
Ma forte anche il legame tra un altro attore/regista italiano con Dante: Roberto Benigni, cui nel volume è dedicato un capitolo. Benigni legge magistralmente Dante e lo “narra” sulle pubbliche piazze, con forse l’inconfessato disegno di dedicare al “sommo poeta” una sua prossima pellicola.


giovedì 31 agosto 2023

Novità in Codice - Settembre "green" | 10 scienziate per l'ambiente | Faune, romanzo post apocalittico di climate fiction | Festivaletteratura

 

Dopo una breve pausa estiva, tornano a settembre i grandi festival e le novità editoriali: le iniziative targate Codice Edizioni di questo mese saranno tutte legate tra loro dal filo rosso (anzi verde) dell'attenzione per l'ambiente e il clima. 
Il 6 settembre inaugura infatti la nuova edizione del Festivaletteratura Mantova, e tra gli appuntamenti della prima giornata segnaliamo l'incontro SCIENZA E DIPLOMAZIA DEL CLIMA in cui Giacomo Destro (autore per Codice di RAGIONE DI STATO, RAGIONE DI SCIENZA) dialogherà con il diplomatico Grammenos Mastrojeni di scienza e trattati internazionali, per spiegare come funziona (o dovrebbe funzionare) la diplomazia del clima. L'incontro si terrà mercoledì 6 settembre presso l'Aula Magna dell'Università a partire dalle ore 19:15. 
Gli scienziati hanno un'idea abbastanza precisa di ciò che sta succedendo al clima. A grandi linee, concordano anche su quello che andrebbe fatto per iniziare a trovare soluzioni alla crisi climatica. Ad applicare queste misure però dovrebbe essere la politica, e qui la cosa si fa più complessa. Interessi nazionali, "breveterminismo", guerre culturali, fratture sociali, disuguaglianze globali sono tutti fattori che contribuiscono al fatale disallineamento tra l'evidenza scientifica e l'azione politica sul clima in molti paesi. Info https://www.festivaletteratura.it/it/2023/eventi/17-scienza-e-diplomazia-del-clima-3944
Il 6 settembre sarà anche la data ufficiale di uscita delle prossime novità editoriali di saggistica e narrativa, dalle storie di dieci straordinarie scienziate ambientali a un romanzo post apocalittico in cui la natura lotta per sopravvivere, a costo di mutare in modo irrimediabile le creature viventi, esseri umani inclusi.
Con il saggio divulgativo PRIME. DIECI SCIENZIATE PER L'AMBIENTE curato da Mirella Orsi e Sergio Ferraris esploriamo dieci storie di scienziate che con il loro lavoro hanno ampliato le nostre conoscenze sull’ambiente: Dian Fossey, Rachel Carson, Dana Meadows, ma anche la “regina del sole” Maria Telkes, Jane Goodall e altre. Realizzato con i contributi di Paola Bolaffio, Giorgia Burzachechi, Simona Falasca, Sergio Ferraris, Ivan Manzo, Matteo Martini, Davide Mazzocco, Giorgia Marino, Mirella Orsi e Gabriele Vallarino. Prefazione di Maurizio Melis. 
Nel romanzo FAUNE dell'autrice canadese Christiane Vadnais la biologa Laura si muove tra fiumi inquinati, sotto lune verde tossico, tra città formate da relitti di barche e uomini e donne diventati ormai ibridi tra umano e animale. Il suo obiettivo è catalogare le nuove forme di vita, e comprendere una natura che lotta per sopravvivere al cambiamento climatico e recuperare uno stato selvaggio. In questa sensuale e onirica opera di climate fiction, Christiane Vadnais spalanca una finestra su un ipotetico futuro non troppo lontano, se continueremo a maltrattare il nostro pianeta.

Saggistica
PRIME. DIECI SCIENZIATE PER L'AMBIENTE 
a cura di Mirella Orsi e Sergio Ferraris
Parlando di ambiente, la prima donna che viene in mente è Greta Thunberg. Ma se qualcuno vi chiedesse il nome di una scienziata ambientale, quale sarebbe la vostra risposta? Dalle invenzioni “solari” di Mária Telkes alla primavera silenziosa di Rachel Carson, dalle esplorazioni sottomarine di Sylvia Earle all’effetto serra teorizzato da Eunice Newton Foote, innumerevoli studi, scoperte e ricerche rivoluzionarie condotte da donne di scienza hanno segnato un punto di svolta nella comprensione della natura. In questo libro, un gruppo di professioniste e professionisti della comunicazione ambientale ripercorre dieci di questi momenti cruciali attraverso le vite e le esperienze delle scienziate che ne sono state protagoniste. Pagina dopo pagina scoprirete che dietro il nome di un fiore si può celare un’avventura straordinaria, leggerete di una futuristica casa nel bosco, immaginerete la metamorfosi delle farfalle, capirete perché non usiamo più il DDT e vi ritroverete nella giungla africana, nel pieno del conflitto tra genere umano e natura. Con le storie di Maria Sibylla Merian, Jeanne Baret, Eunice Newton Foote, Rachel Carson, Mária Telkes, Sylvia Earle, Dian Fossey, Laura Conti, Jane Goodall, Dana Meadows.


Narrativa
FAUNE di Christiane Vadnais
«Corre voce che nei boschi di Shivering Heights le specie si diradano, alcune muoiono mentre altre si adattano a una velocità accelerata. È perduta la certezza di comprendere fino in fondo le astuzie delle volpi e lo sguardo sospettoso dei corvi; a quanto pare, tra diversi gruppi di insetti s’instaurano singolari connivenze. Ciò che un tempo era nominato, classificato, ordinato in diverse branche e sottobranche, ora risulta sconosciuto.» Christiane Vadnais
Nella costellazione di frammenti narrativi che compongono Faune ci ritroviamo immersi in un mondo devastato da inondazioni e inquinamento, e popolato da un parassita che uccide le creature che attacca. A dominare in questo panorama c’è una natura rigogliosa e brutale, allo stesso tempo affascinante e terrificante, che cancella i confini con l’uomo e ne invade ogni spazio. La biologa Laura si muove tra fiumi che straripano, sotto lune verde tossico, tra villaggi ricavati da relitti di imbarcazioni e uomini e donne diventati ormai ibridi tra umano e animale. Il suo obiettivo è catalogare queste nuove forme di vita, e comprendere una natura che per sopravvivere al cambiamento climatico recupera e impone un proprio stato selvaggio. In questa sensuale e onirica opera di climate fiction, che ricorda le atmosfere della Trilogia dell’Area X di Jeff VanderMeer, Christiane Vadnais spalanca una finestra su una trasformazione ecologica irreversibile innescata dall’arroganza degli uomini e dalla violenza esercitata sull’ambiente e sulle altre specie che lo abitano. 

RAGIONE DI STATO, RAGIONE DI SCIENZA. Storie di scienza, spionaggio e politica internazionale
Autore ospite al Festivaletteratura Mantova il 6 settembre 
Una leggenda narra che la prima ambasceria dell’impero romano in Cina portasse in dono all’imperatore celeste carapaci di tartarughe, pietre preziose, stoffe e… un trattato di astronomia. La conoscenza scientifica è stata sempre utilizzata dalle società anche come strumento per relazionarsi con le altre comunità, e dalla seconda metà dell’Ottocento scienza e politica internazionale si sono sempre più legate in un rapporto tanto complesso quanto simbiotico. In Ragione di Stato, ragione di scienza Giacomo Destro ripercorre i grandi temi globali in cui la scienza si intreccia con le relazioni tra le nazioni, come le questioni ambientali ed energetiche e i confini etici della ricerca. E lo fa raccontando storie di scienziati che spiano e vengono spiati, di diplomazia spaziale e neocolonialismo, di crimini efferati e cooperazioni internazionali. Un viaggio avventuroso e suggestivo che ci porterà nei luoghi più significativi della diplomazia scientifica, per capire come questo tema sia molto più vicino alle nostre vite di tutti i giorni rispetto a quanto si possa immaginare.

domenica 30 luglio 2023

Dal 1 al 6 agosto Liberevento approda a Calasetta per una settimana ricca di prestigiosi autori. Appuntamento anche a Iglesias con Michele Zatta e alcuni attori della serie “Mare fuori”. In arrivo lo psichiatra Crepet


 
Per il dodicesimo anno consecutivo, il Festival Liberevento torna a Calasetta, luogo dove tutto ebbe inizio.
Dal 1 al 6 agosto davanti alla Torre Sabauda, cuore pulsante della manifestazione culturale si alterneranno autori prestigiosi del mondo dell’editoria. Tutte le presentazioni in programma a Calasetta si svolgeranno a partire dalle ore 22.
Una delle grandi novità di quest’anno è rappresentata dall’ideazione di un festival nel festival. Prenderà avvio la prima edizione di “MusikEvento”, il festival musicale del festival Liberevento, nel comune di Calasetta, che porterà tanti ospiti prestigiosi del panorama musicale, per una serie di concerti nei luoghi più suggestivi della cittadina.
Gli appuntamenti calasettani partono il 1 agosto con la serata di premiazione dei vincitori della terza edizione di “A vuxe de Câdesédda”, concorso letterario intitolato a Bruno Rombi, poeta, scrittore, critico letterario e artista nato a Calasetta nel 1932, vissuto a Genova per oltre 60 anni e venuto a mancare nel 2020. Nel corso della serata verrà assegnato anche il premio alla carriera al giornalista e scrittore Giacomo Mameli. Presenterà Giuliano Marongiu, con concerto di Gavino Murgia (sassofono).
Il 2 agosto invece, si terrà il concerto d’estate della banda musicale “G. Puccini di Calasetta”. Il 3 agosto arriva Pino Corrias con il suo “Hanno fermato il Capitano Ultimo” (Chiarelettere 2023), per un’intensa chiacchierata con Claudia Sanna sull’uomo che ha arrestato Totò Riina e ha fatto tremare i palazzi del potere.
A seguire il concerto con “Natasha Capurro Gold Pink Band (voce, tastiera, fisarmonica, basso e percussioni) dal titolo “Ispirazioni Sonore”. Pino Corrias terrà anche un appuntamento il 2 agosto presso la Tonnara di Portoscuso.
Maria Francesca Chiappe sarà invece l’ospite del 4 agosto. In dialogo con Fabio Marcello, presenterà la sua ultima fatica “Ostaggio” (Castelvecchi 2023). Firma di punta dell’Unione Sarda, la Chiappe “costruisce un perfetto meccanismo a orologeria e, con una scrittura puntuale e accurata, ci conduce in un giallo in cui nulla può dirsi scontato e gli equilibri possono saltare da un momento all'altro”.
A seguire, dalle 23, la degustazione enogastronomica in collaborazione con la Cantina di Calasetta.
In contemporanea, il 4 agosto Liberevento sarà anche ad Iglesias. Al Chiostro di San Francesco arriva Michele Zatta, autore di “Forse un altro” (Arkadia 2023). La serata sarà moderata dal giornalista Andrea Corda, con la partecipazione straordinaria di alcuni attori della serie Tv “Mare Fuori”.
Il 5 agosto la Torre Sabauda, ospiterà invece Rossana Copez per la presentazione in dialogo con Elena Pau, del suo libro “Cercandocieli”, (Il Maestrale 2022). Sarà un viaggio esistenziale tra follia, gioie, delusioni, amore e morte. La serata si chiuderà con un concerto firmato MusikEvento, con Gavino Loche alla chitarra in “Guitar Fingerpicking”.
Il sipario su Calasetta calerà il 6 agosto con lo psichiatra Paolo Crepet che parlerà del suo libro “Prendetevi la luna” (Mondadori 2023). Crepet “torna sui temi a lui più cari, l’educazione, la scuola, la famiglia, con un intento chiaro: fornire uno strumento per orientarsi oltre la coltre di nubi che oscurano la luna, ovvero la speranza. Modera la serata il giornalista Vito Biolchini. Crepet replicherà la presentazione il giorno dopo ad Iglesias.
 
Per partecipare agli eventi è necessaria la prenotazione, fatta eccezione per quelli in programma a Calasetta e Portoscuso
 
Per info e prenotazioni: www.liberevento.it
 
Liberevento è organizzato dall’Associazione Contramilonga.
Direzione artistica: Claudio Moica.
Direzione Organizzativa e progettazione: Maura Porru
Coordinamento eventi musicali: Fabio Furia
 

Con il contributo di: Regione Sardegna Assessorato alla Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport - Fondazione di Sardegna, Alice S.r.l, Comuni di Cagliari, Calasetta, Carbonia, Gonnesa, Iglesias, Piscinas, Portoscuso, Masainas, Sant’Antioco, Teulada, Villamassargia e il patrocinio di Rai Sardegna, del Salone Internazionale del Libro di Torino.
 
In collaborazione con: Associazione Nazionale dei Presidi del Libro, Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis, Cantine Aru-Iglesias, Cantine di Calasetta, Janas Escursioni, Sogaer, Cagliari Airport Library, Soc. Coop. Euralcoop, Salone del Libro di Torino
Media partner: Rai Radio 3, Rai Cultura, Radiolina, Radio Arcobaleno, Ajò Noas.

mercoledì 26 luglio 2023

Marco Polo e Ibn Battuta ne “Le Vie della seta”, di Stefano Berra

 “Ibn Battuta viene considerato il Marco Polo arabo – scrive Stefano Berra nel libro dal titolo Le Vie della seta.Duemila anni di storia e storie da Costantinopoli a Xian. Il giovane veneziano prima e il giovane marocchino poi percorsero infatti alcune delle stesse rotte, le stesse Vie della seta verso Oriente. La scansione cronologica dei rispettivi viaggi fa pensare addirittura a un immaginario scambio di testimone: Marco Polo morì nel 1324 e Ibn Battuta iniziò il suo viaggio nel 1325. Tra i due, però, sussistono grandi differenze. In primis, bisogna ricordare che Marco Polo era un mercante mentre Ibn Battuta era un giurista intenzionato, in un primo momento, a compiere un pellegrinaggio religioso. Marco Polo viaggiava attraverso mondi e lingue a lui sconosciuti, mentre Ibn Battuta si trovò quasi sempre a farlo attraverso terre governate da sovrani musulmani. (…)
Sia Ibn che Marco Polo, però, poterono approfittare della stabilità della Pax Mongolica, grazie alla quale le strade e le vie dei commerci sotto il dominio mongolo divennero più sicure, anche se quando Ibn Battuta viaggiava la Pax era in fase di declino.
Entrambi furono poi accomunati dal fatto che storici e studiosi hanno messo e continuano a mettere in dubbio la veridicità delle loro testimonianze e dal fatto che entrambi sono gli autori di due tra le imprese più lunghe e memorabili della storia e grazie ai loro libri – il Milione di Marco Polo e Rihla di Ibn Battuta – ci restano due documenti di testimonianze tra i più importanti sulla cultura e la società del tempo”.
Per conoscere meglio le vicende di questi famosi viaggiatori e di tanti altri che nel corso dei secoli hanno percorso le Vie della seta segnaliamo l’incontro con l’autore organizzato il prossimo mercoledì 2 agosto a ROVERETO (TN), presso la libreria Ubik, via Felice e Gregorio Fontana 16, ore 19,00.
 
Il libro:
Le Vie della seta. Duemila anni di storia e storie da Costantinopoli a Xian
Stefano Berra
Infinito Eizioni
(€ 17,00 – pag. 216)
 
L’autore
Stefano Berra, classe 1984, milanese di nascita ma cittadino del mondo di adozione, ama i libri, i cammini, la natura e per mestiere fa viaggiare gli altri. Responsabile commerciale di un tour operator specializzato in Asia, la terra ove sorge il sole, ha viaggiato a lungo nella geografia e nella storia dell’Oriente, appassionandosi dei tempi in cui la sorte degli imperi stava in bilico sulla punta delle lance. Da sempre, però, sogna un mondo governato dalla penna dei sapienti.

Mediterranea. Culture. Scambi. Passaggi, il viaggio non finisce. Tra agosto e settembre nuove tappe alla Maddalena e ad Alghero

Una nuova tappa alla Maddalena prima di Ferragosto, la quarta edizione del forum dell’editoria e l’allestimento di una mostra ad Alghero: il viaggio di Mediterranea. Scambi. Culture. Passaggi non finisce e dopo il successo del festival letterario appena concluso è pronto a ripartire per nuove destinazioni da qui a dicembre. La prossima sarà l’arcipelago della Maddalena, dove l’11 agosto per la sezione “Isole di confine” sarà presentato il libro Essere Mille – Guida allo sbarco in Sicilia per aspiranti garibaldini di Stefano Cascavilla (Exòrma edizioni). Dal 18 al 26 settembre si torna ad Alghero, alla Torre di Sulis, per la mostra Carte. Isole. Confini, e la stessa città catalana ospiterà il 21 e 22 settembre la quarta edizione dell’importante summit “Tutti i libri del mondo”, il forum sull’editoria del territorio promosso con ADEI-Associazione nazionale degli editori indipendenti.

Mediterranea, col festival letterario che ha archiviato la sua terza edizione dal 12 al 18 luglio, si conferma un luogo privilegiato e prezioso di confronto per raccontare il mare e la sua corposa liquidità, grande anima delle infinite storie delle genti del mare nostrum. Durante sette intense giornate, la manifestazione partecipata e apprezzata dal pubblico nonostante il gran caldo ha portato al centro dell’attenzione la multiforme declinazione del tema, grazie alla presenza di esperti e autori di fama, da Carlo Vecce con il suo best seller Il sorriso di Caterina a Egidio Ivetic, che con il suo Grande racconto del Mediterraneo ha saputo restituire una visione dinamica della vasta koiné culturale del “mare di mezzo”, a Roberta Morosini, che ha proposto una rilettura non scontata della napoletanità di Domenico Rea e Giovanni Boccaccio, attraverso una geografia letteraria e totalizzante del suo mare e del suo cielo. 

Al festival si è affiancata quest’anno la tre giorni della Summer school “Leggere il Mediterraneo”, in collaborazione con l’Università di Napoli “L’Orientale”, che ha consentito agli iscritti di confrontarsi non soltanto con una diversa realtà storica e geografica, ma anche con i tanti autori e docenti invitati. Per una settimana Alghero è stata teatro di approfondimenti legati alla poetica del Mediterraneo e a dibattiti su sostenibilità ambientale e dialogo interculturale. È emersa la visione di comunità legate, più che divise, all’interno di una dimensione di scambi e condivisioni, di isole mobili che si pongono in costante relazione con l’altrove e “il mare intorno”, parafrasando il titolo dell’opera di Giulio Angioni che è stata al centro del reading con Flavio Soriga, Raffaele Sari, Salvatore Maiore e Marcello Peghin, principale focus della prossima edizione del festival.



nelle foto, dall'alto in basso
1. La presidente AES Simonetta Castia con Roberta Morosini per "Il Mediterraneo in barca” di Georges Simenon alla Villa romana di Sant’Imbenia
2. Carlo Vecce presenta "Il sorriso di Caterina" all'ex mercato civico con Alessandro Marongiu
3. Il reading su Giulio Angioni con Flavio Soriga, Raffaele Sari, Salvatore Maiore e Marcello Peghin al nuraghe Palmavera  


martedì 25 luglio 2023

FESTIVAL PUCCINI- MERCOLEDI 26 LUGLIO LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI PIER LUIGI PIZZI


Mercoledì 26 luglio (ore 19.00) in occasione della “prova generale” del nuovo allestimento di Madama Butterfly del Festival Puccini 2023 nel Giardino del Teatro la presentazione del volume “Non si può mai stare tranquilli- Incontri di vita e di teatro”. Una pubblicazione di EDT a cura di Mattia Palma che raccoglie le memorie di Pier Luigi Pizzi, regista, scenografo e costumista tra i più importanti di ogni tempo.
Nel cartellone del Festival Puccini 2023 un nuovo allestimento di Madama Butterfly, capolavoro senza tempo affidato alla maestria di Pier Luigi Pizzi che dello spettacolo cura regia, scene e costumi. Madama Butterfly sarà in scena al Festival Puccini 2023 per quattro rappresentazioni, la prima venerdì 28 luglio. Alla vigilia della prima l’omaggio del Festival Puccini a Pizzi con la presentazione del volume in cui il maestro raccoglie le memorie dl suo glorioso percorso artistico; racconti che attraversano poco meno di un secolo di storia del teatro e del nostro Paese. A dialogare con Pier Luigi Pizzi il presidente della Fondazione Festival Pucciniano Luigi Ficacci e Carla Moreni critico di Il Sole 24 Ore
“Sarà una occasione eccezionale per me dialogare in pubblico con Pier Luigi Pizzi, insieme a Carla Moreni – afferma il presidente della Fondazione Luigi Ficacci-. Basti pensare che inesauribile spettacolo letterario è il racconto degli “incontri di vita e di teatro” che rendono straordinaria la sua esperienza. Quelle sue avvincenti pagine consentono di comprendere la ragione della eterna giovinezza e attualità dei miti del palcoscenico che le popolano e che in “non si può mai stare
tranquilli” trovano il loro ineguagliabile autore. Questo libro è una forza esplosiva di splendore, capace di trasmettere il desiderio di teatro che lo anima e restituirle in pubblico. Sono certo dei suoi effetti, sui quali anche noi potremo dire, come il grande Fulco “si stava meglio domani”.

sabato 22 luglio 2023

Lunedì 24 presentazione del libro CAGLIARI 1943. LA GUERRA DENTRO CASA a cura di Pierpaolo Piludu, AIPSA Edizioni

Cagliari 1943. La guerra dentro casa
Racconti e percorsi teatrali. 
La memoria attraverso gli occhi e le voci dei bambini del '43
a cura di Pierpaolo Piludu
AIPSA Editore, nuova edizione 2023
pp. 248
ISBN: 9791281352049
Euro 25,00








Il 24 luglio 2023, ore 20:00 presso la Chiesa di Sant'Anna, Cagliari, presentazione della nuova edizione del libro Cagliari 1943. La guerra dentro casa. a cura di Pierpaolo Piludu, illustrato da Sabrina Anna Piras, con contributi di Maria Giacobbe e di Giulio Angioni e Marco Mostallino.
Sarà presente Pierpaolo Piludu, curatore del libro
Interverranno: Annamaria Baldussi, Presidente di AIPSA Edizioni e Tatiana Cossu, antropologa dell'Università di Cagliari
Letture di Alessandro Lay e Alessandro Mascia del Cada Die Teatro

A seguire verrà proiettata una versione breve del documentario Quando scappavamo con il cappotto sul Pigiama di Pierpaolo Piludu, una produzione RAI Sede Regionale per la Sardegna – cada die teatro
illustrazioni in stop-motion di Sabrina Anna Piras
il brano originale Casteddu 43 è di Dr.Dreier e CRC Posse
montaggio audio video Marco Gallus
editing audio Gampietro Guttuso
regia Pierpaolo Piudu e Cristina Maccioni
I racconti dei testimoni sono tratti dal video-archivio realizzato dal cada die teatro in collaborazione con la Cattedra di Antropologia Culturale dell’Università di Cagliari, la Fondazione Sardegna e l’ISRE di Nuoro.
Un ringraziamento particolare a Don Franco Matta e a “is piciocheddas e is piciocheddus de su 43” che coi loro racconti hanno contribuito a mantenere viva la memoria di una città che è stata capace di rinascere dopo la tragedia della guerra.

Al Festival Culturale LiberEvento approdano Luca Bianchini e Piera Maggio. Due nuovi appuntamenti già “SOLD OUT” con Roberta Bruzzone

La XII edizione del Festival Culturale LiberEvento 2023, manifestazione organizzata dall’Associazione Culturale ContraMilonga, fiore all’occhiello della promozione culturale isolana e annoverato tra le cinque grandi manifestazioni letterarie riconosciute dalla Regione Sardegna, chiude il mese di luglio con tre grandi ospiti: Luca Bianchini, Piera Maggio e Roberta Bruzzone.
Il 24 e 25 luglio Luca Bianchini presenterà rispettivamente a Carbonia (Area Archeologica di Cannas di Sotto ore 21.30) ed Iglesias (Chiostro di San Francesco) il suo libro “Le mogli hanno sempre ragione” (Mondadori 2022). Bianchini scrive una commedia davvero impeccabile dove racconta una storia di indagine, sospetti e malelingue che è scossa dal vento di grecale. Il pubblico sarà travolto in un’avventura, nella sua amata Polignano, ricca di colpi di scena.
Entrambe le serate saranno moderate dal giornalista e storico d’arte Marco Loi.
Il 26 luglio l’appuntamento è di nuovo a Carbonia con Roberta Bruzzone. La criminologa presenterà la sua ultima fatica: “La ragazza del bosco. La verità oltre l’inganno: Il caso Serena Mollicone”. A moderare l’incontro sarà il giornalista Carlo Floris.
Fulcro della serata sarà la vicenda di Serena Mollicone, la ragazza di Arce scomparsa a metà mattina del primo giugno del 2001 e ritrovata cadavere nella tarda mattinata del 3 giugno 2001 in località Fonte Cupa, a Fontana Liri, in provincia di Frosinone.
La Bruzzone condurrà il pubblico in un viaggio fatto di bugie, depistaggi, misteri e omissioni. La criminologa ricostruirà nei dettagli la vicenda entrando nella mente di chi ha commesso tale crimine. Venerdì 28 luglio invece, presso i Giardini di Casa Casula a Villamassargia, il Festival ospiterà per un incontro “a tu per tu con l’autore”, Piera Maggio che presenterà a partire dalle ore 22, in dialogo col giornalista Giampaolo Meloni, il suo libro: “Denise. Per te con tutte le mie forze” (Piemme 2023). Durante la serata si parlerà della storia di una vita segnata dall’angoscia dell’assenza e di una battaglia incessante per far luce, con la forza dell’amore materno, su uno dei misteri italiani più bui.
La rassegna letteraria ritorna per il secondo anno consecutivo a Masainas. Il 29 luglio alle 21.30, Piera Maggio presenterà, presso la piazza Belvedere, in dialogo con il giornalista Carlo Floris la sua ultima fatica, con la partecipazione della criminologa Roberta Bruzzone.
Piera Maggio replicherà la presentazione, il giorno dopo a Gonnesa, presso S’Olivariu a partire dalle ore 21.30 sempre in dialogo con Carlo Floris. Prima della presentazione sarà possibile effettuare un’escursione (a pagamento) a Porto Paglia a cura di Janas Escursioni.
L’ultimo appuntamento di luglio con Liberevento sarà con Roberta Bruzzone il 31 luglio nell’eclatante Villaggio Asproni ad Iglesias alle ore 21. Dopo la presentazione del libro “Yara. Autopsia di un’indagine” in dialogo con Carlo Floris, seguirà alle 21.45 il Concerto “Al chiaro di Luna” con Piero di Egidio al pianoforte, in collaborazione con ARTango&jazz Festival a cura dell’Associazione Anton Stadler. Chiuderà la serata una degustazione enogastronomica. L'incontro è già SOLD OUT.
Si ricorda che prima dell'evento sarà possibile, dalle ore 19.30 effettuare una visita guidata al sito minerario.
 
*La strada per arrivare al Villaggio è fortemente dissestata. Se non si ha un mezzo adeguato come fuoristrada o jeep, è NECESSARIO prenotare il servizio di “Transfer in fuoristrada” durante la prenotazione, al costo di 20€ a persona.
Per partecipare agli eventi è necessaria la prenotazione, fatta eccezione per quelli in programma a Calasetta e Portoscuso

lunedì 17 luglio 2023

Mediterranea. Culture. Scambi. Passaggi. - Il festival letterario si chiude a Lo Quarter tra preistoria, cinema e poesia. Tra gli ospiti Lavinia Mannelli, Alberto Moravetti e Alessandro Zara

Si conclude domani, 18 luglio, nella sala conferenze di Lo Quarter la terza edizione di Mediterranea. Culture. Scambi. Passaggi, il festival letterario organizzato ad Alghero dall’AES – Associazione Editori Sardi. L’ultima giornata si aprirà con la presentazione del libro Domus de janas. Arte e religione nelle tombe ipogeiche della Sardegna (Carlo Delfino Editore) con Giorgio Murru, direttore del Menhir museum di Laconi, l’archeologo e docente Alberto Moravetti e il fotografo Nicola Castangia. A seguire, Alessandro Zara, autore sassarese al suo primo libro, presenta la raccolta di poesie PerLe mie radici (Carlo Delfino Editore) con Maria Elena Sini, Antonello Grimaldi – di cui sarà proiettato il cortometraggio “Terra” – Gabriele Desole, Paolo Valle, Marco Piras e Mario Chessa dei Bertas. La serata si concluderà con la presentazione del libro L’amore è un atto senza importanza, opera prima dell’autrice Lavinia Mannelli, edito da 66thand2nd.
Un millennio di Mediterraneo, la Napoli di Rea e Boccaccio. 
La serata del 16 luglio, la seconda nell’area archeologica della Villa Romana di Sant’Imbenia, si è aperta con la presentazione del volume The sea in the middle – The Mediterranean world, che racconta mille anni del Mediterraneo, dal 650 al 1650. Come ha spiegato Brian Catlos, docente all’Università del Colorado e autore del libro insieme a Thomas Burman e Mark Meyerson, le vicende che ruotano intorno al “mare di mezzo” vanno inquadrate con una prospettiva diversa da quella utilizzata dalla storiografia tradizionale. Se è vero che in un millennio ci sono stati molti conflitti tra le grandi civiltà che hanno vissuto lungo le sponde del Mediterraneo – gli Ebrei, i Cristiani e i Musulmani – è anche vero che per la maggior parte del tempo i tre popoli hanno vissuto in pace, scambiandosi informazioni, mutuando le reciproche culture e i costumi. Molti testi, ha spiegato l’autore dialogando con la medievista catalana Roser Salicrù i Lluch, sono scritti in doppia lingua e anche gli oggetti di uso comune, come le monete, erano simili. L’interesse a dividere le popolazioni, rappresentarle in lotta anziché in pace, era piuttosto un’esigenza delle élite, per mantenere il potere e sviluppare in questo modo quell’idea di nazione che prenderà piede dopo il 1600.
Un racconto diverso rispetto alla tradizione è anche quello che propone Roberta Morosini (nella foto), docente all’Università di Napoli L’Orientale e autrice per Mediando di I cieli naviganti, un viaggio nella città partenopea così come raccontata da Domenico Rea e di Giovanni Boccaccio. Secondo Morosini, che riprende la concezione dell’autore di Ninfa plebea, la descrizione di Napoli è ancora immersa negli stereotipi tradizionali che non aiutano a conoscerne realmente la natura. È giusto raccontare la vita dei “bassi”, anche l’umile povertà di chi li abita, ma senza scadere nel compatimento, nella commiserazione troppo spesso presenti anche in grandi autori come Eduardo de Filippo. Domenico Rea, ha spiegato l’autrice nell’incontro con Raffaele Sari, raccontava la sua Nofi proprio come Boccaccio – che a Napoli aveva vissuto in giovane età, apprezzandone la cultura letteraria allora ben più avanzata di quella fiorentina – raccontava le sue novelle, con uno sguardo neutrale e senza giudizi morali. Al tempo di Boccaccio, ha spiegato Morosini, Napoli era l’America del tempo perché il Mediterraneo portava ricchezza. Oggi non è così e la città resta la prima vittima di sé stessa.
La serata è stata conclusa con il concerto-reunion degli Elva Lutza, il duo composto da Nico Casu (voce e tromba) e Gianluca Dessì (chitarra), insieme alla voce di Ester Formosa e alle percussioni di Bruno Piccinnu: un ensemble che ben sintetizza in musica le tante influenze che il Mediterraneo ha visto incrociarsi, dalla Catalogna al Medio Oriente, dal Nordafrica alla Sardegna, e condensate nel cd Cancionero.

domenica 16 luglio 2023

Mediterranea. Culture. Scambi. Passaggi - Domani al nuraghe Palmavera Enrico Spanu e il reading su Giulio Angioni

Sarà incentrata sulla figura dello scrittore Giulio Angioni (nella foto sotto) e sui suoi personaggi tra passato e presente la quinta giornata di Mediterranea. Culture. Scambi. Passaggi, il festival letterario organizzato ad Alghero dall’AES – Associazione Editori Sardi, che lunedì 17 luglio si sposta al complesso archeologico di Palmavera. La serata sarà aperta alle 20 dalla presentazione di Attaccati alle radici – vol. II, la seconda parte del viaggio fotografico condotto da Enrico Spanu, che ne è anche editore, insieme a Lello Caravano. Dalle 21, introdotto dalla presidente AES Simonetta Castia, è in programma il reading Il mare intorno: a pochi anni dalla scomparsa, le voci narranti di Flavio Soriga e Raffaele Sari spiegheranno come Giulio Angioni (1938-2017) abbia provato a raccontare il passato, entrando nei vari secoli con i suoi personaggi di Fraus, sempre uguali e sempre sorprendenti. I due lettori saranno accompagnati dal violoncello di Salvatore Maiore e dalla chitarra a 10 corde di Marcello Peghin.

Sotto le stelle del Mediterraneo. La serata del 15 luglio, la prima alla Villa romana di Sant’Imbenia, è stata aperta dal dialogo tra Simonetta Castia e Roberta Morosini, docente all’Università di Napoli L’Orientale, sul volumetto Il Mediterraneo in barca, di Georges Simenon. Il padre di Maigret stavolta lascia sulla terraferma il suo commissario e racconta di una breve crociera realizzata nel Mediterraneo occidentale, nell’estate del 1934. Lo fa con lo sguardo, trasognato e talvolta cinico, di un uomo del Nord che descrive, da una goletta capitanata da un equipaggio italiano, ritmi e umoralità della grande comunità che si affaccia sul mare nostrum, un bacino o ‘corso’ controllato da venti e caratterizzato anche da una profonda solidarietà interna che pervade l’indolente ‘tribù’ allargata delle famiglie dei marinai e che si sofferma volutamente su un’altra familiarità, quella dei suoi habitué. Tanti gli spunti offerti dalla discussione, cui hanno partecipato i numerosi turisti e gli allievi della Summer school “Leggere il Mediterraneo. Carte. Isole. Confini.” tenuta al Parco di Porto Conte dal 13 al 15 luglio in collaborazione con l’Università di Napoli L’Orientale.

Dal Piccolo principe a Su printzipeddu lo spazio è breve: l’editrice Papiros, ha ricordato il direttore editoriale Diego Corraine affiancato dalla traduttrice Carla Valentino, ha pubblicato ben 14 versioni nelle lingue minoritarie sarde e non solo del capolavoro di Saint-Exupéry, che ad Alghero è ospitato un museo, il MASE, diretto da Massimiliano Fois, anche lui presente a Sant’Imbenia. L’incontro è stato introdotto dal direttore del Parco, Mariano Mariani, che ha lodato l’iniziativa itinerante dell’AES, auspicando una sempre maggiore collaborazione e chiedendo inoltre una maggiore consapevolezza in merito all’ambiente che ci circonda. La serata si è conclusa con l'osservazione delle stelle condotta dagli esperti dalla Società astronomica turritana tra miti e costellazioni, con l’invito agli interessati di recarsi a Siligo, nella sede della SAT, l’ultimo venerdì di ogni mese per un’osservazione più dettagliata grazie al telescopio più grande della Sardegna.

sabato 15 luglio 2023

Mediterranea. Culture. Scambi. Passaggi. A Sant’Imbenia tra i cieli di Napoli e la reunion degli Elva Lutza. La quarta giornata del festival con Brian Catlos e Roberta Morosini

Il Mediterraneo come relazioni e conflitti tra comunità e un viaggio malinconico nella Napoli di Domenico Rea e Boccaccio sono i temi della quarta giornata di Mediterranea. Culture. Scambi. Passaggi, il festival letterario organizzato ad Alghero dall’AES – Associazione Editori Sardi. La rassegna torna domani 16 luglio alla villa romana di Sant’Imbenia, nel territorio del Parco di Porto Conte, per un doppio appuntamento letterario e il concerto-reunion degli Elva Lutza.
Alle 20 la medievalista Roser Salicrú i Lluch incontra Brian Catlos, uno degli autori di The sea in the Middle. The Mediterranean World 650-1650 (University of California press) originale racconto dello sviluppo dell’Europa occidentale lungo un millennio in cui il mare che bagna tre continenti ha fatto incrociare ebrei, cristiani e arabi tra conflitti e collaborazioni. 
Alle 21 Raffaele Sari dialoga con Roberta Morosini, docente all’Università di Napoli L’Orientale e autrice di I cieli naviganti (Mediando), un viaggio filologico-letterario nella Napoli di Domenico Rea e Boccaccio attraverso il suo mare. La serata sarà conclusa dalla reunion di uno storico duo, gli Elva Lutza, composto da Nico Casu (tromba, voce) e Gianluca Dessì (chitarra) cui si aggiungono la voce di Ester Formosa e le percussioni arabe di Bruno Piccinnu.
Storie, amori e senso civico. La serata del 14 luglio all’ex Mercato si è aperta con le tante storie di François Beaune raccontate in La luna nel pozzo (Astarte) e raccolte lungo dieci anni di infiniti viaggi da una parte all’altra del mare: una galleria che racconta donne e uomini di etnie e opinioni diverse senza pregiudizi, un ritratto senza filtri del Mediterraneo sullo sfondo dei grandi temi, dal conflitto israelo-palestinese alle migrazioni in cerca di una vita migliore. 
Tutt’altro tipo di conflitto, stavolta generazionale, è quello tratteggiato da Gabriella Dal Lago in Estate caldissima (66th&2nd), romanzo che mette a confronto boomer e millennials sullo sfondo dell’estate più calda degli ultimi 200 anni. Come ha spiegato la giovane autrice, si tratta di una sorta di Decameron moderno in cui i sette protagonisti (più un bambino e una gatta) si chiudono in una villa in campagna per cercare, oltre al refrigerio, la strategia vincente per la loro agenzia di comunicazione. Le conseguenze, in un romanzo corale che si rivela una storia d’amore intergenerazionale, sono intrise delle ansie dei protagonisti che corrono parallele a quelle sul futuro del pianeta. La conclusione della serata è stata affidata a Claudia Conte e al suo La legge del cuore. Storia di assassini, vigliacchi ed eroi (Armando Curcio) preceduta dai saluti del sindaco di Alghero Mario Conoci, dell’assessore comunale alla Cultura Alessandro Cocco e di Umberto Fusco, già senatore. L’autrice ha tratteggiato la vicenda che narra di Domenico e Vito, il primo servitore dello Stato e il secondo vicino a un boss, ricordando l’esempio degli eroi dell’antimafia, primi tra tutti i giudici Falcone e Borsellino, in un romanzo introdotto dalla prefazione di Caterina Chinnici, figlia di Rocco, giudice ucciso da Cosa Nostra, e Federico Cafiero de Raho, già procuratore nazionale antimafia.


venerdì 14 luglio 2023

Mediterranea. Culture. Scambi. Passaggi - Domani alla Villa romana di Sant'Imbenia tre eventi guardando le stelle

 
In barca con Georges Simenon, guidati dalle stelle alla ricerca delle mille versioni del Piccolo principe. Domani, 15 luglio, il Festival letterario Mediterranea. Culture. Scambi. Passaggi organizzato ad Alghero dall’AES – Associazione Editori Sardi alza lo sguardo verso il cielo e si trasferisce dall’ex Mercato alla Villa romana di Sant’Imbenia, poco fuori dal centro abitato. Il luogo ideale per contemplare le stelle, con l’osservazione guidata a cura alla Società Astronomica Turritana che chiuderà la serata, al quale si arriva idealmente sulla goletta di Georges Simenon, autore del volumetto “Il Mediterraneo in barca” (Adelphi) di cui, dalle 20, parleranno Carlo Vecce e Roberta Morosini, docenti dell’Università di Napoli L’Orientale, insieme alla presidente AES Simonetta Castia. Alle 21 l’incontro con la poesia del Piccolo principe, capolavoro di Antoine de Saint-Exupéry, e le sue tante versioni anche nelle lingue minoritarie sarde, catalane e negli altri idiomi mediterranei con Diego Corraine, direttore editoriale dell’editrice Papiros, il direttore artistico del museo dedicato all’autore francese Massimiliano Fois e la traduttrice Carla Valentino, con la partecipazione del sindaco di Alghero Mario Conoci, del direttore del Parco di Porto Conte Mariano Mariani e dell’assessore comunale al Turismo Alessandro Cocco.

Lungo il Mediterraneo alla ricerca di Caterina. Nella prima giornata del festival, giovedì 13 luglio, all’ex Mercato civico il “mare nostrum” come luogo di unione di popoli e genti è stato disegnato dallo storico Egidio Ivetic, autore di Il grande racconto del Mediterraneo (Il Mulino), insieme a Roberta Morosini. «Scrivere un libro sul “mare di mezzo” senza usare un linguaggio accademico è stata per me una grande e affascinante sfida – ha detto Ivetic – su un “personaggio” come il nostro mare che non ha una data di nascita, c’è sempre stato e sempre ci sarà. Il Mediterraneo è il mare perfetto, è l’unico che unisce tre continenti e senza di lui la nostra civiltà non sarebbe potuta fiorire. Oggi, però, da “mare nostrum” si sta trasformando in “mare monstrum” a causa dei tanti naufragi di chi lo attraversa inseguendo una vita migliore». 
Lungo quello stesso mare ha viaggiato, contro la propria volontà, la madre di Leonardo da Vinci, protagonista del best seller Il sorriso di Caterina (Giunti), presentato da Carlo Vecce nell’unica sua tappa sarda. Il libro, un caso letterario, racconta in forma di romanzo la scoperta dell’autore, docente all’Orientale di Napoli, che studiando antichi documenti ha identificato in una donna circassa fatta schiava e portata in Italia la madre del più famoso artista e scienziato del Quattrocento. «Nelle mie ricerche ho scoperto il documento di un notaio fiorentino che nel 1452 scrive l’atto di liberazione di una certa Caterina, proprio nello stesso anno della nascita di suo figlio “Lionardo” – ha spiegato Vecce al critico Alessandro Marongiu – e lì ho capito di essere davanti a un’incredibile scoperta». Il romanzo, ha detto l’autore, è un’allegoria del presente: «Per questo ho deciso di avere in copertina una profuga dei nostri giorni, perché anche Caterina, la madre affezionatissima di un genio assoluto, non era altro che una delle tante teste che venivano contate quando venivano deportate dalle loro terre d’origine, considerate meno che esseri umani, come purtroppo avviene ancora oggi per i morti nel Mediterraneo».


giovedì 13 luglio 2023

Stintino Jazz&Classica, domani il reading musicale su Sergio Atzeni. Dalle 21 al MuT con la Compagnia teatrale Garcìa Lorca

Domani StintinoJazz&Classica si arricchisce di un reading musicale: nella sala conferenze del Museo della Tonnara alle 21 la Compagnia teatrale García Lorca di Nuoro propone “Passavamo sulla terra leggeri – Omaggio a Sergio Atzeni”. Il progetto, ideato dall’attrice e regista Patrizia Viglino, prende spunto dalla più nota opera dell’autore di Capoterra, in particolare ponendo l’accento sulla prima parte del racconto che traccia le origini della Sardegna prenuragica e nuragica, le invasioni dei popoli del mare, l’arrivo dei Fenici, degli Etruschi e dei Genovesi. Patrizia Viglino, nata a Nuoro, si è formata a Milano specializzandosi poi a Grosseto e alla Scuola superiore per attori ERT di Modena. Ha scritto diversi testi teatrali tra cui “Il Massacro”, ispirato alla cronaca del massacro del Circeo, “Noi, c’eravamo. Le donne nella Grande Guerra”, “Blast – Solitudini e Migrazioni” e “Resilienza - SAFE”. Ad accompagnare in musica il racconto sarà la pianista Antonella Chironi, nuorese, concertista e docente di Pianoforte al Liceo musicale “D. A. Azuni” di Sassari. La Compagnia Teatrale García Lorca, fondata a Nuoro nel 2013, nasce attorno ad un progetto culturale e teatrale dedicato alla figura del poeta e drammaturgo spagnolo Federico García Lorca e si orienta verso la ricerca teatrale ed artistica per valorizzare la funzione del teatro come mezzo di integrazione e di contaminazione. L’ingresso allo spettacolo è gratuito. Stintino Jazz&Classica è una rassegna curata dall’Associazione Culturale LABohème e realizzata in collaborazione con Fondazione di Sardegna, Museo della Tonnara e Comune di Stintino.

Mediterranea. Culture. Scambi. Passaggi. Le storie del Mediterraneo un’estate caldissima e gli eroi antimafia. Seconda giornata del festival letterario con François Beaune, Gabriella Dal Lago e Claudia Conte


Una raccolta di 157 storie vere che raccontano la vita intorno al Mediterraneo, una grande biografia collettiva che diventa racconto introspettivo. È La luna nel pozzo (Astarte) di François Beaune (foto in alto) il libro che aprirà domani, 14 luglio, la seconda giornata di Mediterranea. Culture. Scambi. Passaggi, il festival letterario organizzato ad Alghero dall’AES – Associazione Editori Sardi. 
L’autore francese è un artista dalla personalità poliedrica, ideatore di festival cinematografici e vari progetti culturali. La rassegna torna all’ex Mercato Civico dopo la giornata inaugurale con Carlo Vecce, autore di Il sorriso di Caterina (Giunti) e Il grande racconto del Mediterraneo (Il Mulino) di Egidio Ivetic. Gli appuntamenti di domani saranno tre a partire dalle 19: dopo la presentazione del libro di François Beaune con Raffaele Sari, alle 20 lo stesso Sari dialogherà con Gabriella Dal Lago (foto a sinistra), autrice del romanzo Un’estate caldissima (66thand2nd editore) un “Decameron senza la peste”: sette adulti, un bambino e una gatta si ritrovano in una casa di campagna per sfuggire all’estate più calda degli ultimi 200 anni, dando vita a un romanzo corale che ci guida in un mondo dove ognuno sta sulla soglia, in bilico, a immaginare un futuro non scritto. 
Chiuderà la giornata, alle 21, l’incontro tra Pier Giorgio Pinna e Claudia Conte (nella foto), autrice di La legge del cuore. Storia di assassini, vigliacchi ed eroi (Armando Curcio), in partenariato con il festival “Florinas in giallo”: una storia di mafia, spiega l’autrice, nata a vent’anni di distanza dalle stragi di Capaci e via D’Amelio, per ricordare gli eroi e dare un messaggio ai giovani contro i soprusi e le ingiustizie. La legge del cuore è un codice non scritto, la voce interiore che indica cosa fare e farla coincidere con la legge dello Stato.