lunedì 29 gennaio 2024

Andrés Neuman - LE COSE CHE NON FACCIAMO - SUR

 
Andrés Neuman
LE COSE CHE NON FACCIAMO
traduzione di Silvia Sichel
SUR
pp. 155, euro 15,00
maggio 2017
ISBN 9788869980657

Una coppia in lite, amici che diventano amanti e al tempo stesso traditori, relazioni così armoniche e simmetriche da sembrare fasulle, la confusione che può generare la nascita di un figlio, lo smarrimento e l’impotenza di quando un genitore se ne va. Sono solo alcune delle scene dipinte dallo scrittore argentino Andrés Neuman in questa raccolta. Storie quotidiane, apparentemente semplici e infinitamente complesse come tutto ciò che è noto, dalle quali emerge, potentissima, la realtà che ci circonda.
La prosa di Neuman trova nella forma racconto la sua maggiore compiutezza: questa raccolta è un vero e proprio omaggio alla brevità, che pur permette all’autore di disegnare personaggi a tutto tondo e di dar vita a un’opera di ampio respiro, onesta e mai scontata.
Questa nuova edizione in brossura è arricchita da un saggio inedito sull’arte del racconto.

Andrés Neuman
(1977) è nato a Buenos Aires, dove ha trascorso l’infanzia. Figlio di musicisti argentini, è cresciuto a Granada, dove è stato professore di letteratura latinoamericana. È autore di romanzi: Frammenti della notte, La vida en las ventanas, Una volta l’Argentina, Il viaggiatore del secolo e Parlare da soli; raccolte di racconti: El que espera, El último minuto, Alumbramiento y Hacerse el muerto; poesie: Métodos de la noche, El jugador de billar, El tobogán, La canción del antílope, Mística abajo, No sé por qué y Patio de locos; aforismi: El equilibrista, Barbarismos y Caso de duda; e di un libro di viaggio sull’America Latina: Cómo viajar sin ver. Le sue poesie sono raccolte nel volume Década. Il suo blog Microrréplicas è stato selezionato tra i migliori blog letterari da El Cultural. È stato tra gli autori scelti per Bogotá 39 ed è stato selezionato dalla rivista Granta tra i migliori giovani scrittori in lingua spagnola.  Ha vinto, tra gli altri, il Premio de la Crítica, il Premio Hiperión de poesía e il Premio Alfaguara de novela. È stato finalista del Premio Herralde e del Rómulo Gallegos, è entrato nella shortlist dell’IMPAC Dublin Literary Award e ha ricevuto una Menzione Speciale dalla giuria dell’Independent Foreign Fiction Prize. L’antologia dei suoi racconti tradotti in inglese è stata premiata negli Stati Uniti con il Firecracker Award, concesso dalla Community of Literary Magazines and Presses insieme all’Associazione dei Librai Statunitensi. I suoi libri sono tradotti in più di venti lingue.

Dror Mishani - TRE - E/O

Dror Mishani
TRE
Traduzione di Alessandra Shomroni
E/O, collana Dal Mondo
pp.256, euro 18,00
marzo 2020
ISBN 9788833571447


Per mesi in testa alla classifica dei bestseller in Israele, un thriller sorprendente.
Una donna, insegnante di liceo sulla quarantina, cerca un po’ di conforto, dopo che il marito ha abbandonato lei e suo figlio. Tramite un sito internet per divorziati conosce Ghil, piacente avvocato, e intreccia con lui una relazione. Un’altra donna, una badante lettone immigrata in Israele, cerca una casa e anche un segno da parte di Dio, che le dica se è sulla buona strada. Anche lei, come la prima donna, fa conoscenza di Ghil, a cui si rivolge per una consulenza sul permesso di soggiorno. Una terza donna cerca qualcosa di completamente diverso. Si chiama Ella ed è la giovane madre di tre bambine piccole alla ricerca di una fuga dalla soffocante realtà domestica. Incontra Ghil in un bar. Tutte e tre trovano lo stesso uomo. Sono molte le cose che non sanno di lui, poiché l’uomo non dice la verità. Ma anche lui non sa tutto di loro.

Dror Mishani
, nato nel 1975 a Holon, nel distretto di Tel Aviv, è diventato noto a livello internazionale grazie ai suoi romanzi gialli con protagonista l’ispettore Avi Avraham: Un caso di scomparsa (Guanda 2013, diventato un film con Vincent Cassel) e Un’ipotesi di violenza (Guanda 2015), da cui verrà tratta una serie tv. Oltre che autore, Mishani è anche studioso di letteratura, specializzato in storia del romanzo giallo. Tre segna per lui un punto di svolta: in Israele il romanzo è diventato un fenomeno letterario da decine di migliaia di copie, è stato pubblicato in dieci paesi ed è rimasto per 10 settimane nella best seller list dello Spiegel. Dror Mishani vive con la sua famiglia a Tel Aviv.

Don Robertson - L'UOMO AUTENTICO - Nutrimenti

Don Robertson
L'UOMO AUTENTICO
(The Ideal, Genuine Man, 1987)
Traduzione di Nicola Manuppelli
Introduzione di Stephen King
Nutrimenti
pp.304, euro19,00
ottobre 2016
ISBN: 9788865944608

Nella sua prima traduzione italiana, una delle opere più sorprendenti e sconosciute della letteratura americana, il tenebroso thriller di uno scrittore riscoperto dopo anni di oblio.
In un’intervista del 2015 al New York Times, alla domanda su chi fosse il suo scrittore preferito di tutti i tempi, Stephen King ha risposto: Don Robertson. Alcuni anni prima, aveva ospitato nel catalogo della sua casa editrice questo libro crudo e scioccante, l’inclemente testamento di un autore dal percorso irregolare, celebrato e poi trascurato, difficile da classificare, se non rifugiandosi nella definizione che ne ha dato lo stesso King nella sua introduzione al romanzo: “Uno dei più grandi scrittori meno conosciuti degli Stati Uniti”.
L’uomo autentico è il libro di un Robertson quasi sessantenne, e forse non a caso parla di vecchiaia, di illusioni tradite, di domande rimaste fatalmente senza risposta. Lo fa aggirandosi tra i fumi di petrolio di Houston, in Texas, per raccontare la storia di Herman Marshall, un uomo semplice, uno come tanti, che realizza con orrore, nell’ultima stagione della vita, di aver raccolto soltanto sconfitte e stanchezza. Ha ucciso i tedeschi in guerra, è stato piantato per anni sul sedile di un camion, ha visto un figlio soffrire le pene dell’inferno e andarsene; ora passa il tempo ad accudire la moglie malata e a bere birra insieme a un gruppo di vecchi come lui. Annientato dall’ennesimo dolore, Herman Marshall decide di mettere in atto il suo personale regolamento di conti, la sua disperata vendetta contro la vita, in un finale duro e feroce, che lascia senza respiro.

Quello che amo di più nei romanzi e negli scrittori è la generosità, la disponibilità a mettersi completamente a nudo, nel cuore e nella mente, e Robertson lo ha sempre fatto. - Stephen King

Uno scrittore incredibile. - The New Yorker

Un tessitore impareggiabile di trame. - Kirkus Reviews

Don Robertson
(Cleveland, 1929-1989) è stato autore di diciotto libri e ha goduto a lungo di un grande successo negli Stati Uniti. All’attività di scrittore, per la quale ricevette il Putnam Award e il Cleveland Arts Prize for Literature, ha sempre affiancato il lavoro di giornalista. Con il tempo si è allontanato dall’ambiente letterario, anche a causa di gravi problemi di salute, fino a venirne dimenticato. Nutrimenti ha iniziato la riscoperta della sua opera pubblicando L’uomo autentico (2016), con l’introduzione di Stephen King, a cui sono seguiti L’ultima stagione (2017), Paradise Falls. Il paradiso (2018) e Paradise Falls. L’inferno (2019), Julie (2019), Il più grande spettacolo del mondo (2020), La somma e il totale di questo preciso momento (2021).

domenica 28 gennaio 2024

Omer Friedlander - L'UOMO CHE VENDEVA L'ARIA IN TERRASANTA - NNE

 
Omer Friedlander
L'UOMO CHE VENDEVA L'ARIA 
IN TERRASANTA
Traduzione di Irene Abigail Piccinini
NNE
pp.240, euro 18
2023
ISBN 9791280284785

Israele è il paese dove la geografia e la storia sono inscritte in ogni pietra, si respirano in ogni vento e intrecciano inesorabilmente i destini di uomini e donne, capaci di sfuggire alla violenza con un’immaginazione potente e sconfinata. Così, tra i vicoli di Tel Aviv, un truffatore e sua figlia vendono bottiglie di “aria santa” a turisti creduloni per non arrendersi all’evidenza della povertà; in un aranceto di Giaffa un vecchio coltivatore ebreo riconosce negli occhi neri di una donna lo sguardo dell’amico palestinese che ha dovuto tradire; in una Beirut devastata da una guerra logorante, si avverano gli ultimi desideri di tre giovani soldati, per mano di una donna affascinante che si fa chiamare Sheherazade. L’uomo che vendeva l’aria in Terrasanta è una costellazione di fiabe capovolte in cui la realtà opaca si colora delle tinte accese della fantasia, come in un quadro di Chagall. L’esordio letterario di Omer Friedlander è un libro intenso e delicato, una raccolta di racconti che, sulla scia dei romanzi di Eshkol Nevo, disegna una mappa dell’animo umano, un luogo vulnerabile e imperfetto ma sempre aperto alle possibilità della speranza.
Questo libro è per chi sfida la vertigine per godersi un panorama inaccessibile, per chi non si stanca mai di leggere Le mille e una notte, per chi combatte le proprie paure scrivendole sui post-it, e per chi a volte si rifugia nella sua stanza dei sogni, un luogo minuscolo e fragile con le pareti ricoperte di conchiglie marine, dove sentirsi al sicuro.

Omer Friedlander
è nato a Gerusalemme nel 1994, è cresciuto a Tel Aviv e attualmente vive a New York. Ha studiato a Cambridge e alla Boston University, dove è stato sostenuto dalla Saul Bellow Fellowship. I suoi racconti hanno vinto numerosi premi e sono stati pubblicati in Stati Uniti, Canada, Francia e Israele. L’uomo che vendeva l’aria in Terrasanta ha vinto l’Association of Jewish Libraries Fiction Award, il Sophie Brody Medal Honor Book ed è stato selezionato per il Wingate Prize. NNE pubblicherà anche il suo primo romanzo

Jan Brokken - LA SUITE DI GIAVA - Iperborea

 
Jan Brokken
LA SUITE DI GIAVA
(De tuinen van Buitenzorg)
Traduzione di Claudia Cozzi
Iperborea, collana Gli Iperorei 374
pp. 256, euro 17,50
ottobre 2023
ISBN 9788870916744

Jan Brokken dedica un libro alla storia di sua madre Olga e al suo lungo soggiorno nelle Indie Orientali olandesi a partire dal 1935.
È il 1935 quando Olga, poco più che ventenne, arriva in Indonesia, allora colonia olandese. Insieme al marito Han trascorre dieci anni tra Giava e Sulawesi e torna nei Paesi Bassi solo dopo la Seconda guerra mondiale, con due figli al seguito. Nel 1949 darà alla luce lo scrittore Jan Brokken. Gli anni della madre a Giava sono sempre rimasti avvolti nel silenzio, ma la storia torna a incuriosirlo quando, ormai adulto, un mattino di tarda estate rimane folgorato da una sonata per pianoforte ascoltata alla radio, I giardini di Buitenzorg, dalla Suite di Giava di Leopol'd Godovskij. Buitenzorg, oggi Bogor: la città in cui Olga ha vissuto, nei cui giardini ha passeggiato accompagnata dal fruscio delle palme. Chi era Olga prima di diventare sua madre? E chi era Godovskij? Grazie alle lettere ereditate dalla zia, Jan Brokken ricostruisce la storia intima di una donna curiosa e infaticabile, che ha imparato la lingua makassar e insegnato alle giavanesi a usare la macchina per cucire, ha conosciuto il dolore della perdita di un figlio ed è sopravvissuta alla prigionia in un campo giapponese. E accanto alla vita di Olga scopre quella di Godovskij, «anima baltica» che dalla Lituania viaggia per l’Europa e l’America impressionando con il suo talento di virtuoso del pianoforte, per poi innamorarsi dell’Indonesia. Nell’intrico di culture e fedi dell’arcipelago asiatico, tra i ritmi delle danze di Borobudur e i suoni del gamelan, Jan Brokken disvela le storie di scrittori e compositori, da Hella Haasse a Paul Seelig, che hanno guardato al mondo intorno a loro senza l’avidità predatoria del colonizzatore, ma con la curiosità e l’apertura del viaggiatore. Proprio come Olga.

Jan Brokken
, scrittore e viaggiatore olandese, noto per la capacità di raccontare le vite di personaggi fuori dall’ordinario e i grandi protagonisti del mondo letterario e musicale, ha pubblicato numerosi libri che la stampa ha avvicinato a Graham Greene e Bruce Chatwin, come Jungle Rudy, il suo primo successo internazionale. Iperborea ha inoltre pubblicato Nella casa del pianista, sulla vita di Youri Egorov; Il giardino dei cosacchi, sul periodo siberiano di Dostoevskij; il bestseller Anime baltiche, viaggio in un cruciale ma dimenticato pezzo d’Europa; Bagliori a San Pietroburgo, dedicato alla grande città della musica e della poesia russa; I Giusti, ritratto di un eroe che ha trovato il coraggio di opporsi alla brutalità del Nazismo; L’anima delle città, che racconta le esplorazioni dello scrittore sulle orme dei grandi protagonisti dell’arte e della cultura, tra Europa e Giappone.


Ayelet Gundar-Goshen - DOVE SI NASCONDE IL LUPO - Neri Pozza

 
Ayelet Gundar-Goshen
DOVE SI NASCONDE IL LUPO
traduzione di Raffaella Scardi
Neri Pozza, collana Bloom
pp. 304, euro 19
2022
ISBN 9788854524750

«Vedo ancora quelle minuscole dita di neonato e cerco di capire se siano diventate le dita di un assassino». Il mondo di Lilach Shuster sta crollando. Tutto è cominciato il giorno in cui un uomo afroamericano armato di machete è entrato nella sinagoga riformata di Palo Alto e ha versato il sangue di innocenti. Lilach pensava di avere tutto: una casa con piscina nel cuore della Silicon Valley, un marito di successo, un impegno nel volontariato e la sensazione di vivere in un luogo dove non è necessario difendersi sempre, come nel loro paese d’origine, Israele. La vita sotto il sole carezzevole della California non aveva nulla a che vedere con quella condizione di allarme permanente in cui sono nati Lilach e suo marito Michael, ma in cui non volevano crescere il loro figlio Adam. Dopo i fatti di Palo Alto, quella sensazione di pericolo è tornata, come se fosse sempre stata lì. La preoccupazione per Adam, quell’adolescente introverso e gracile come un uccellino, è diventata ansia protettiva, terrore per la sua incolumità. Ogni sera Lilach scruta il volto del figlio in cerca di uno spiraglio in quel guscio che lo racchiude, con la domanda inespressa tra le labbra: cosa hai fatto, figlio mio, nelle lunghe ore in cui siamo stati separati? 
Poi una sera, a una festa, un compagno di scuola di Adam, Jamal Jones, muore e c’è chi pensa che sia stato lui a ucciderlo. Sui muri della scuola compaiono scritte antisemite che lo accusano. Lilach non sa più chi è suo figlio, ma teme di conoscere più di un motivo per cui Adam avrebbe voluto uccidere Jamal. 
Ayelet Gundar-Goshen costruisce il suo nuovo romanzo intorno alla paura, la paura del futuro, la paura dell’altro, ma anche la paura di chi ti sta più vicino e può rivelarsi estraneo, il lupo nella tua casa. Un romanzo in cui non ci sono confini netti tra innocenza e colpa, sopruso e giustizia, e la verità appare complessa e inafferrabile come nella vita vera.
 
Ayelet Gundar-Goshen
è nata in Israele nel 1982 e si è laureata in Psicologia clinica all’università di Tel Aviv. Ha lavorato in uno dei principali quotidiani israeliani ed è autrice di sceneggiature che hanno riscosso successo di critica e vari premi, tra cui il Berlin Today Award e il New York City Short Film Festival Award. In Italia ha pubblicato Una notte soltanto, Markovitch (che ha vinto in Israele il Premio Sapir per la migliore opera prima), Svegliare i leoni e Bugiarda. 

Erri De Luca - LE REGOLE DELLO SHANGAI - Feltrinelli

 
Erri De Luca
LE REGOLE DELLO SHANGAI
Feltrinelli
Collana I Narratori
pp. 112, euro 13,30
maggio 2023

Lei è una giovane gitana in fuga dalla famiglia per sottrarsi al matrimonio combinato con un uomo anziano, lui è un orologiaio che sta campeggiando sul confine e la accoglie nella propria tenda. L’incontro inaugura un’intesa fatta di dialoghi notturni sugli uomini e sulla vita, uno scambio di saperi e di visioni – lei che crede nel destino, nei segni, nel dio delle cose, lei che addestrava un orso e lo amava come il migliore degli amici; lui che si sente un ingranaggio dentro la macchina del mondo e che quel mondo interpreta secondo le regole dello Shangai, come se giocare fosse un modo per mettere ordine nel caos. Un’intesa che durerà a lungo, anche da lontano, e finirà per modificare l’esistenza di entrambi: uno scarto nel gioco, un bastoncino che si muove.
Erri De Luca si mette su piste poco battute, su vite che si annodano e si sciolgono. Lo fa con una storia densa e lieve, dove ogni parola schiude significati più profondi, ogni frase è una porta di accesso prima di tutto a sé stessi, e nel farlo ci invita a un gioco calmo, paziente e lucido, nel quale anche una mossa impercettibile può cambiare il corso della partita.

Uno vede la vita come un fiume, uno come un deserto, un altro come una partita a scacchi con la morte. Io la vedo sotto forma di un gioco di Shangai fatto da solo.”

Erri De Luca
è nato a Napoli nel 1950. Ha pubblicato con Feltrinelli: Non ora, non qui (1989), Una nuvola come tappeto (1991), Aceto, arcobaleno (1992), In alto a sinistra (1994), Alzaia (1997, 2004), Tu, mio (1998), Tre cavalli (1999), Montedidio (2001), Il contrario di uno (2003), Mestieri all’aria aperta. Pastori e pescatori nell’Antico e nel Nuovo Testamento (con Gennaro Matino; 2004), Solo andata. Righe che vanno troppo spesso a capo (2005), In nome della madre (2006), Almeno 5 (con Gennaro Matino; 2008), Il giorno prima della felicità (2009), Il peso della farfalla (2009, ed. illustrata 2020), E disse (2011), I pesci non chiudono gli occhi (2011), Il torto del soldato (2012), La doppia vita dei numeri (2012), Ti sembra il Caso? (con Paolo Sassone-Corsi; 2013), Storia di Irene (2013), La musica provata (2014; il libro nella collana "I Narratori", nella collana "Varia" il dvd del film), La parola contraria (2015), Il più e il meno (2015), il cd La musica insieme (2015; con Stefano Di Battista e Nicky Nicolai), Sulla traccia di Nives (2015), La faccia delle nuvole (2016), La Natura Esposta (2016), Morso di luna nuova. Racconto per voci in tre stanze (2017), Diavoli custodi (2017; con Alessandro Mendini), Pianoterra (2018), Il giro dell'oca (2018), Anni di rame (2019), Impossibile (2019), A grandezza naturale (2021); per la collana “Feltrinelli Comics” L’ora X. Una storia di Lotta Continua (2019; con Paolo Castaldi e Cosimo Damiano Damato) e, nella serie digitale Zoom, Aiuto (2011), Il turno di notte lo fanno le stelle (2012), Il pannello (2012) e Pagine europee (2019). Per i "Classici" dell'Universale Economica ha tradotto l’Esodo, Giona, il Kohèlet, il Libro di Rut, la Vita di Sansone, la Vita di Noè ed Ester; ha curato L'ospite di pietra. L'invito a morte di don Giovanni. Piccola tragedia in versi, di Aleksandr Puškin e Canto del popolo yiddish messo a morte, di Itzhak Katzenelson (2019). Sempre per Feltrinelli ha tradotto e curato L'ultimo capitolo inedito de La famiglia Mushkat. La stazione di Bakhmatch di Isaac B. Singer e Israel J. Singer (2013).

Alberto Fuguet - MISSING - La Nuova Frontiera

 
Alberto Fuguet
MISSING
traduzione di Chiara Muzzi
La Nuova Frontiera
collana Liberamente
pagine 392, euro 19
maggio 2012
ISBN 9788883732126

 
Uno si può perdere in molti modi pur restando alla luce del sole, ma perdersi davvero, tagliare i ponti, sparire, è un’altra cosa. È comunque un atto di grande coraggio o l’esatto contrario. Non so, non l’ho fatto, non lo farò. È, senza dubbio, il tipico atto impulsivo che finisce per segnarti per tutta la vita.

Una mattina Carlos Fuguet, il figlio difficile, la pecora nera che ogni famiglia sembra dover avere, sparisce. Prende le sue cose e scompare dalla faccia della terra. Un immigrato latino, perso nell’immensità del Nord America diventa un fantasma, un nome sussurrato nei pranzi di famiglia, un telefono che squilla e nessuno che risponde, una serie di ipotesi lasciate in sospeso. Trent’anni dopo, suo nipote Alberto decide di ritrovarlo e inizia a rimettere assieme i tasselli della sua vita intraprendendo un viaggio fisico e psicologico che lo porterà da Santiago del Cile alle sconfinate pianure statunitensi. Alberto Fuguet mescola, somma, sottrae, gioca con la finzione e la realtà per fare di una storia familiare il suo romanzo più audace e personale.
Grazie davvero per Missing: è un gran romanzo che mette a nudo la verità. Quanto più inventa tanto più ci descrive la realtà. Fuguet rimane in equilibrio dondolando sulle spalle del miglior Bolaño. È bello vederlo ballare così, con la sua verità tra le braccia. - Rodolfo Fogwill

Alberto Felipe Fuguet de Goyeneche
 (Santiago del Cile, 7 marzo 1963) è uno scrittore, giornalista e regista cileno. Alberto Fuguet è nato a Santiago del Cile ma la sua famiglia si trasferì ben presto ad Encino, in California, dove ha vissuto fino all'età di 13 anni.
La sua famiglia tornò definitivamente in Cile nel 1975, durante gli anni della dittatura di Augusto Pinochet. Per il giovane Fuguet il ritorno in patria fu particolarmente traumatico: non parlava spagnolo e si dedicò profondamente alla lettura al fine di conoscere al meglio la lingua e di riuscire ad integrarsi in un nucleo sociale radicalmente differente da quello statunitense. Il primo libro da lui letto in spagnolo fu Papelucho, un libro per bambini di Marcela Paz, che sarebbe poi stato fondamentale per costruire Matías Vicuña, il protagonista del suo primo romanzo, Mala Onda.
Dopo un anno di studi di sociologia si laureò quindi in giornalismo all'Università del Cile. All'attività giornalistica, Fuguet ha sempre alternato quella di critico musicale e cinematografico, di scrittore e di sceneggiatore. Inoltre, la sua opera ha avuto una certa influenza su molti scrittori contemporanei, soprattutto per via della sua opposizione al realismo magico latinoamericano e la scelta di dedicarsi ad una letteratura più realista ed urbana.
L'America Latina, secondo Fuguet, non riguarda soltanto immagini caricaturali come quelle dei "tucani parlanti e delle nonnette volanti", ma piuttosto una forte realtà, che ha tentato di trasporre nei suoi testi. Va in questo senso l'intero movimento letterario McOndo, che si ispira all'omonima raccolta di racconti redatta dallo Alberto Fuguet nel 1996 e che tenta di superare le convenzioni del realismo magico attraverso le modalità narrative dei mezzi di comunicazione di massa, contestualizzando le opere nella civiltà urbana con elementi provenienti dalla cultura pop, soprattutto statunitense.
Fuguet pubblicò una prima raccolta di racconti nel 1990 (Sobredosis, che vuol dire "overdosi"). La raccoltà ebbe un successo incredibile in Cile, sebbene la sua consacrazione sarebbe venuta solo con il romanzo Mala Onda ("Onda Cattiva", 1991), che racconta la storia di un giovane di Santiago e della sua vita sotto la dittatura militare di Pinochet.
A questo romanzo hanno fatto seguito Por favor, rebobinar ("Per favore, riavvolgere", 1994) e Tinta roja ("Inchiostro rosso", 1998), che come il precedente si basavano su personaggi provenienti dal mondo metropolitano di Santiago.
Nel 1999 la rivista Time e la CNN lo hanno inserito nella lista dei 50 leader latino-americani del XXI secolo.
Nel 2003 ha pubblicato un libro semi-autobiografico: Las películas de mi vida ("I film della mia vita"), nel quale un sismologo analizza la propria vita attraverso i film che lo hanno più colpito.
Il suo romanzo Tinta roja è stato portato al cinema nel 2000 dal cineasta peruviano Francisco Lombardi. Fuguet ha poi scritto la sceneggiatura del film Dos hermanos, diretto da Martín Rodríguez e poi, nel 2005, ha diretto il suo primo film, Se arrienda.
Nel 2011 è stato premiato al Festival internazionale del cinema di Valdivia con il film Música campesina con il premio per il miglior lungometraggio.
Nel 2015 ha pubblicato un nuovo romanzo, No ficción, nel quale esplora il mondo dell'omosessualità.