domenica 3 novembre 2019

Biblioteca Sormani: presentazione del numero 16 di TRADUZIONETRADIZIONE


Milano, Biblioteca Sormani
Martedì 5 novembre, ore 17.30
TRADUZIONETRADIZIONE - numero 16



Presentazione del n° 16 di TRADUZIONETRADIZIONE - Quaderni internazionali di traduzione letteraria e teoria della traduzione diretti da Claudia Azzola.
Yearlong Poetry
Saranno presenti Claudia Azzola, Mariano Bargellini, Steven Grieco-Rathgeb, Mara Cantoni, Chiara Catapano, Silvia Pio, Elena Mutinelli 

Gli autori e i traduttori di questo numero
Paolo Febbraro poeta e saggista, con testi in originale e traduzione in inglese di Adam Elgar
Mariano Bargellini scrittore, con estratti in prosa tradotti in francese dalla poetessa Sylvie Durbec
Steven Grieco-Rathgeb poeta americano-svizzero-italiano, scrive in inglese e in italiano, versione di un poema in neogreco a cura di Chiara Catapano
Nanni Cagnone poeta e saggista, avrà testi letti in italiano e versione inglese di Stephen Sartarelli
Mara Cantoni cantautrice, drammaturga e regista, con una composizione visuale e poesie-canzoni
Chiara Catapano poetessa, bizantinista, studiosa della lingua neogreca, con un testo poetico in italiano e in inglese
Ugo Foscolo in versione inglese di Adam Elgar 
Silvia Pio anglista e traduttrice, in dialogo sulle lingue e la comunicazione
Elena Mutinelli scultrice e autrice dell’opera di copertina

Tre titoli di e su Alda Merini: conversazione alla Biblioteca Sormani



Lunedì 4 novembre 2019, ore 17,30
Milano, Biblioteca Sormani - Sala del Grechetto
Conversazione con Annarita Briganti, Ornella Spagnulo e Riccardo Redivo in occasione della pubblicazione dei volumi
 
Alda Merini. L’eroina del caos di Annarita Briganti, Cairo editore
Confusione di stelle di Alda Merini. A cura di Ornella Spagnulo e Riccardo Redivo, Einaudi
E gli angeli sono distanti di Ornella Spagnulo, Casa editrice L’Erudita

Modera Benedetta Centovalli

Alda Merini. L'eroina del caos
Una poeta, non una poetessa. Rock, ribelle, sopra le righe, contro ogni forma di convenzione e d'ipocrisia. Due matrimoni, quattro figlie, e una guerra mondiale, ricoveri in manicomio, telefonate notturne, amori celebri e indimenticabili furori, cicche di sigaretta, scrittura, solitudini. Alda Merini è impossibile da contenere entro i bordi di una pagina perché i suoi versi e la sua storia esondano, invadono la vita. Questa è una sua storia, narrata per le strade di Milano, tra le pareti della sua casa, nelle pieghe di decenni in cui le donne cambiavano, e con loro l'Italia. Grazie ad affascinanti ricostruzioni dell'epoca e a molte preziose interviste - agli amici, ai colleghi artisti, al fedele fotografo, alla figlia Barbara e a tanti altri - le voci di chi c'era si uniscono a quella dell'autrice per raccontare gli aneddoti, i pensieri, i retroscena, in presa diretta. Annarita Briganti ci offre su Alda Merini uno sguardo originale, ricco di sfumature e di dettagli. E ne illumina la vita con un taglio sghembo e partecipe, come il sole che tramonta sui Navigli cari all'artista, facendo brillare l'acqua e regalando ai nostri giorni ordinari una nuova magia.

Annarita Briganti, giornalista culturale e scrittrice. Napoletana globetrotter, felicemente espatriata a Milano, scrive di libri su Repubblica e Donna Moderna, dove ha anche un blog. Si occupa di qualsiasi cosa abbia a che fare con la letteratura. Ama presentare i libri suoi e degli altri, collezionare libri autografati, fare fotografie, leggere, mangiare, bere e gli Artisti. La trovate su Twitter e Instagram – @annaritab72 –, su Facebook e ovunque ci sia connessione. Con Non chiedermi come sei nata (Cairo, 2014), il suo primo romanzo, una storia vera d’amore e fecondazione assistita, ha vinto il Premio Comoinrosa, ha girato l’Italia e lo sta portando a teatro. L’amore è una favola è il suo secondo romanzo, con la stessa protagonista, #Gioia


Confusione di stelle di Alda Merini A cura di Ornella Spagnulo e Riccardo Redivo, Giulio Einaudi editore
Gli anni Ottanta, dopo il ricovero manicomiale, sono stati il periodo d'oro per la poesia di Alda Merini, e proprio al quadriennio 1982-85 risale la settantina di poesie ritrovate nella corrispondenza di Oreste Macrí, qui raccolte insieme a quattro racconti e quattro originalissime autointerviste. "?Si mutarono in sogni (e morti) i migliori pensieri; un'eccezione ancora intatta è quella per te dovuta alla tua nascita di sogno senza risveglio, e non d'altra sostanza è fatta d'amore la follia che unisce l'universo" Gli anni Ottanta, dopo il ricovero manicomiale, sono stati il periodo d'oro per la poesia di Alda Merini, basti pensare a due raccolte-capolavoro come La Terra Santa , pubblicata da Scheiwiller nel 1984, e Testamento , pubblicata da Crocetti nel 1988 a cura di Raboni. E proprio al quadriennio 1982-85 risale la settantina di poesie ritrovate nella corrispondenza di Oreste Macrí da Riccardo Redivo e Ornella Spagnulo, insieme a molte lettere della poetessa che si rivolgeva all'amico critico sia per questioni letterarie sia per questioni legate alla sua complicata vita familiare. E infatti una parte di queste poesie trattano in versi gli stessi argomenti delle lettere: in particolare il rapporto con il secondo marito, il poeta e medico Michele Pierri. Le poesie sono dunque del miglior livello nella vasta produzione della poetessa e non risentono di quel certo automatismo del periodo piú tardo. Ad accompagnarle nel volume anche quattro racconti e quattro originalissime auto-interviste.


Ornella Spagnulo è nata a Taranto il 31 marzo 1982, è vissuta a Firenze e a Madrid e attualmente la sua casa è a Roma. Si è laureata in critica letteraria alla Sapienza, è dottoressa di ricerca in italianistica all’università Tor Vergata e ha frequentato il master in scrittura creativa Luiss Writing School. È autrice della raccolta di poesie L’avvio e la perdizione, Sillabe di Sale, 2015, del prosimetro ispirato a Calvino Sottili, continue, nascoste, invisibili. Riscrittura delle Città Invisibili di Italo Calvino, pubblicato nel Catalogo degli Atti del Convegno La Città, Universitalia, 2015, del prosimetro Nuove terzine, uscito nel 2016 con l’editore Fuorilinea, e della raccolta di poesie Come una tigre, Eretica Edizioni, 2018. Come saggista è autrice di quella che al momento è l’unica monografia italiana sulla scrittrice Isabel Allende, Il reale meraviglioso di Isabel Allende, Aracne, 2009. Ha collaborato e collabora con giornali, siti culturali, blog letterari e riviste accademiche. Ha realizzato eventi con la biblioteca Elsa Morante di Ostia, con l’associazione anti-stigma Alda Merini e con il programma Libriamoci. Fa parte della direzione scientifica del festival Primavera Poetica di Venosa (associazione Alda Merini).
Riccardo Redivo Nato a Trieste nel 1978. Ha pubblicato La letteratura morale. Piccolo saggio su due libri di Boris Pahor (2008); Alda Merini. Dall’orfismo alla canzone. Il percorso poetico (2009); Chiaulis. Un paese da preservare (2009); Doppio canto. La poesia cantata della letteratura italiana (2012); e la raccolta di poesie Uvala (2017).


Alda Merini, mia madre di Emanuela Carniti
Alda Merini ̀ la poetessa pìù amata del Novecento italiano, perché ha saputo sublimare la sua dolorosa esperienza biografica in poesia pura. Per questa ragione è stata elogiata da importanti critici letterari e insieme adorata da lettrici e lettori. Una vita, la sua, appassionante e appassionata, drammatica ed eccezionale: il precoce talento e la frequentazione fin da giovanissima dei maggiori intellettuali, la malattia mentale e i ricoveri in manicomio, i due matrimoni e i grandi amori, la celebrità arrivata tardi, il quartiere-mondo dei Navigli a Milano... In questo libro Emanuela, la figlia maggiore di Alda, per la prima volta ricostruisce la storia della madre, e la racconta nella quotidianità e nella dimensione domestica, con la sua generosità e le sue eccentricità; e nelle vicende letterarie ed editoriali, fatte di anni di silenzio e altri di successo. Viene fuori un ritratto franco e intenso di una donna, una mamma, un’artista che, pur tra mille momenti bui, non si ̀ mai data per vinta.
Emanuela Carniti È nata a Milano nel 1955, prima figlia di Alda Merini e Ettore Carniti. Ha lavorato come infermiera psichiatrica. Vive ad Omegna.

venerdì 1 novembre 2019

Roberta Pedrotti - STORIA DELL'OPERA LIRICA - Odoya


Roberta Pedrotti
STORIA DELL’OPERA LIRICA
Un immenso orizzonte
dalle origini ai nostri giorni
prefazione di Azio Corgi
premessa di Francesco Lanzillotta
Odoya Edizioni
Collana Library
pp.288, novembre 2019, Euro 20,00, brossura, illustrato

Un Libro, quello di Roberta Pedrotti, che guarda all’opera lirica come un genere vivo e cosmopolita, con l’intento di svelarne la storia, i contenuti e i mondi paralleli.” Azio Corghi dalla prefazione
Si sono scritte opere per quattro secoli e ancora se ne scrivono, ogni opera cerca di interpretare il proprio tempo e nel farlo capita che vada oltre e colga temi universali ed eterni” Roberta Pedrotti

La presentazione dell'editore:
Se l’autrice non fosse un’ottima prosatrice, questo sarebbe un titolo ambizioso. Invece Roberta Pedrotti − che da anni con il suo L’ape musicale è diventata un punto di riferimento per i melomani nazionali ed è stata recentemente premiata per la diffusione dell’opera rossiniana nel mondo per il suo Le donne di Gioachino Rossini − è realmente riuscita a racchiude secoli di rappresentazioni in questo scritto elegante come un’aria mozartiana. La missione che con lei ci poniamo è quella di diffondere la passione per l'opera fornendo informazioni utili per la fruizione al cinema, in tv e soprattutto dove nasce la magia: nei teatri.
Questo libro dischiude l’orizzonte immenso (per dirla con il Guillame Tell) di un’arte che per sua stessa natura va oltre il ripetibile: rinasce in nuova forma tutte le volte mai identica a sé stessa. Con incedere cronologico, ma dovizia di approfondimenti (dalla “moda dei castrati”, all’Opera al cinema, dalla storia dei teatri e dei cantanti ai supporti, etc) in meno di trecento pagine illustrate questo prezioso volume parte dalle origini del melodramma per arrivare ai giorni nostri. In quattro macro capitoli che partono dai primi recitar cantando rinascimentali per arrivare fino alle opere di Britten e Messiaen, in questo volume si omaggia un’arte che nasce in Italia e nella quale l’Italia è sempre stata un punto di riferimento. Un’arte a ogni modo internazionale che ha sempre visto il confronto tra corti, grandi produzioni e teatri.  Con un capitolo finale dedicato agli “appunti per un glossario” e ad altre cose da sapere, per esempio come affrontare “il librettese”, l’inedito di Roberta Pedrotti è lo strumento più prezioso per chi si accosta al melodramma o per chi intende approfondire in vista di una notte all’opera. Una vera e propria strenna natalizia da leggere, consultare (grazie anche all’utile indice dei nomi), regalare (adatto per ragazzi che stanno studiando al conservatorio) e consigliare agli amici che adorano musica, bel canto, trame appassionanti e messe in scena maestose.

Azio Corghi (1937) è uno dei più importanti compositori italiani dell’ultimo secolo. Autore di brani vocali e strumentali come di numerose opere liriche, in collaborazione con lo scrittore e premio Nobel José Saramago ha realizzato importanti lavori fra cui Blimunda (1990), Divara (1993), Cruci- Verba (2001) e Il dissoluto assolto (2005). Come musicologo ha firmato l’edizione critica dell’Italiana in Algeri di Rossini. 

Francesco Lanzillotta (1977) è fra i direttori d’orchestra italiani più interessanti della sua generazione. Già direttore musicale della Fondazione Toscanini di Parma, ricopre dal 2017 la medesima carica allo Sferisterio di Macerata. Affianca con passione l’attività di interprete a quella di compositore.
Per informazioni e materiali Papetti@odoya.it 3397223639 Telefono fisso: 0753758159



Daniela Lojarro - IL SUONO SACRO DI ARJIAM (2 voll.) - GDS


Daniela Lojarro
FAHRYON. Il suono sacro di Arjiam. Parte prima
GDS
Collana Aktoris
pp.312, febbraio 2016, Euro 25,00, brossura


"È al cammino che hai davanti che devi guardare, non a quello che hai già compiuto. Il Suono Sacro è la Conoscenza. In esso troverai la via per sollevare il velo che nasconde la verità immutabile."Per il regno di Arjiam si profila una terribile minaccia: il nobile Mazdraan, Primo Cavaliere del Re, ha scoperto che, impadronendosi del Cristallo del Tempo, potrà controllare le vibrazioni del Suono Sacro, il principio creatore dell'universo, e mutare a suo piacimento la Legge che regola il ciclo della vita. Il cammino di Fahryon, neofita dell'Ordine sapienziale dell'Uroburo, sembra incrociarsi per caso con quello di Mazdraan, dell'anziano saggio Tyrnahan e di Uszrany, Cavaliere dell'Ordine militare del Grifo. Durante la sua iniziazione ai misteri del Suono Sacro però, Fahryon comprenderà il suo ruolo nella vicenda in cui si è trovata coinvolta e, dopo averlo coscientemente scelto, riuscirà a trasformare le sue apparenti debolezze nell'arma vincente per impedire che il Mondo precipiti nel caos.


Daniela Lojarro
IL RISVEGLIO DI FAHRYON. Il suono sacro di Arjiam. Parte seconda
GDS
Collana Aktoris
pp.336, aprile 2016, Euro 25,00, brossura

"Nulla è solo ciò che sembra"Fahryon, neofita dell'Ordine dell'Uroburo, fugge dalla capitale del regno di Arjiam insieme ad Uszrany, cavaliere dell'Ordine del Grifo, per evitare di cadere nelle mani del potente nobile Primo Cavaliere del regno, il nobile Mazdraan, segretamente adepto della Malia, l'insidiosa magia legata al Silenzio e al Vuoto. Tuttavia, durante la precipitosa fuga, il nobile Mazdraan cattura Uszrany; Fahryon, invece, è tratta in salvo da Vehltur, un misterioso Magh. Mentre Uszrany, prigioniero del nobile Mazdraan, scopre sconcertanti segreti sulla storia del regno e impara a convivere con i fantasmi del suo passato, Fahryon, sotto la guida di Vehltur, inizia il cammino iniziatico che, prova dopo prova, la prepara al confronto con il suo avversario, il nobile Mazdraan.

L’autrice
Daniela Lojarro Rascher è nata a Torino in una famiglia con radici napoletane, spagnole e piemontesi. Accanto agli studi classici, ha iniziato quelli musicali che l'hanno portata sui maggiori palcoscenici italiani ed europei, lavorando con Maestri di fama internazionale e registi come F. Zeffirelli che la scelse per interpretare la colonna sonora del suo film "Il giovane Toscanini". Alcuni brani da lei incisi sono stati inseriti anche nel film di M. Scorsese "The Departed". Dedica una parte del suo tempo a una forma di rieducazione della voce e dell'ascolto, l'Audio-Psico-Fonologia, per aiutare persone con difficoltà nello sviluppo della lingua sia parlata che scritta oppure attori, cantanti, commentatori televisivi, insegnanti, manager che, lavorando molto con la voce, possono attraversare periodi di stress vocale.