lunedì 30 dicembre 2024

Grande successo a Nuoro di “Un’isola e i suoi libri”, già in calendario il bis dell’evento dell’Associazione editori sardi per la prossima primavera

 

Oltre cinquemila visitatori, ottimi dati di vendita, grande affetto di una comunità da sempre legata alla lettura. La Fiera regionale del libro sardo “Un’isola e i suoi libri”, la prima interamente autogestita dagli editori, ha fatto centro a Nuoro, dove la cultura libraria ha trovato casa dal 27 al 29 dicembre e dove, visto lo straordinario successo, tornerà nella prossima primavera. Il centralissimo spazio di corso Garibaldi 82 è stato invaso per tre giorni da oltre cinquemila nuoresi e visitatori dell’hinterland, che hanno dimostrato di apprezzare la formula proposta dall’AES - Associazione Editori Sardi, e da 27 case editrici di tutta l’isola. «Non possiamo che essere contenti del risultato di un appuntamento allestito in poche settimane – spiega la presidente dell’AES Simonetta Castia –. La risposta è stata importante, in una città vicina al mondo del libro e appassionata in particolare del libro sardo. Siamo giustamente orgogliosi anche della soddisfazione letta nei volti degli editori presenti, che hanno concorso al positivo risultato dell’iniziativa, segnata da un grande riscontro di vendite e da un approccio unitario e condiviso».
La fiera editoriale “Un’isola e i suoi libri” è stata realizzata con il sostegno della Regione Sardegna e del Consiglio regionale sardo e il patrocinio del Comune di Nuoro. Per tre giorni si sono alternati appuntamenti non solo letterari, che hanno registrato tutti un grande afflusso di pubblico. Dodici i volumi presentati, tra narrativa, arte, saggistica anche su casi di scottante attualità, letteratura sportiva e focus sulle lingue minoritarie, nel segno della diversità culturale e della bibliovarietà: Mario Pes. La modernità fra tradizione e utopia (Ilisso), Gigi Riva di Mario Fadda e Umberto Oppus (Carlo Delfino), Salvatore Rubeddu. Il poeta maledetto di Annico Pau (Paolo Sorba), Is sordaos  desulesos in sa Prima Gherra Mondiale di Maria Lai (Alfa), L’arte di essere figli di Luciana Satta (Carlo Delfino), Ciusa di Elena Pontiggia (Ilisso), Spice di Mauro Pusceddu (Il Maestrale), I rintocchi di Galusé di Roberto Brughitta (Amicolibro), Il Consiglio regionale della Sardegna, a cura di Antonello Mattone e Salvatore Mura (Ilisso), L’imprevedibile accade di Giorgio La Spisa (Arkadia), Un mondo che cambia all’improvviso di Gisella Rubiu (Taphros), Il caso Volpe 132 di Pier Giorgio Pinna (Mediando). 
Molto seguite anche le manifestazioni collaterali: la tavola rotonda “Letteratura italiana o degli italiani. Il caso della Sardegna e gli strumenti plurilingue” con Luciano Piras e Francesco Paolo Berria, il recital “Mio fratello Nino” di e con Marta Proietti Orzella e Luca Pauselli, la performance letteraria “Pane e fiabe” di e con Enedina Sanna, l’osservazione delle meraviglie celesti “Sotto un cielo gocciolante di stelle” al castello di Sant’Onofrio a cura della Società Astronomica Turritana. Ancora, il suggestivo excursus “Lèghere in sardu e àteras limbas, mannos e minores”, attorno alle più recenti produzioni dell’editrice Papiros  con Diego Corraine e, infine, il pranzo deleddiano “Colazione con Grazia”, un vero e proprio viaggio letterario ed enogastronomico, al ristorante Sandalia con Tommaso Sussarello (Accademia del lievito madre), la presidente AES Simonetta Castia, Salvatore Ticca del ristorante Sandalia e lo storico della cucina e giornalista Giovanni Fancello, autore di Grazia Deledda e il cibo (Arkadia). 
Nel corso della tre giorni è stato anche annunciato il nome della vincitrice del Premio “Lorem Ipsum” istituito dal Festival letterario “Mediterranea” e assegnato ai professionisti dell’editoria che lavorano dietro le quinte, andato quest’anno alla bibliotecaria Maria Stella Rasetti, indiscusso riferimento in campo nazionale.
Le case editrici che hanno partecipato sotto l’ombrello dell’AES alla Fiera sono Alfa, AM&D, Amicolibro, Archivi del Sud, Arkadia, Camena, Carlo Delfino, Catartica, Della Torre, Domus de Janas, Edes, Ediuni, Enrico Spanu, G.C., Grafica del Parteolla, Il Maestrale, Ilisso, Imago, Iskra, Isolapalma, La Zattera, Mediando, Paolo Sorba, Papiros, PTM Editrice, Soter, Taphros.


sabato 28 dicembre 2024

Il premio “Lorem ipsum” 2024 a Maria Stella Rasetti. L’annuncio durante la Fiera regionale del libro di Nuoro, con AES 30 editori per tre giorni di presentazioni ed eventi

La direttrice delle Biblioteche di Pistoia Maria Stella Rasetti (nella foto) è la vincitrice del premio “Lorem ipsum” 2024, assegnato dall’Associazione Editori Sardi e dal festival “Mediterranea” ai mestieri del libro, gli operatori dell’editoria. Il premio, nato nel 2022, è stato assegnato nella sua prima edizione al grafico Maurizio Ceccato, mentre nel 2023 il riconoscimento alla carriera era andato all’agente letterario Marco Vigevani. La vincitrice di quest’anno è stata annunciata a Nuoro dalla presidente di AES Simonetta Castia in apertura della seconda giornata della Fiera regionale del Libro sardo “Un’isola e i suoi libri”, il primo appuntamento fieristico interamente gestito dagli editori in Sardegna. L’evento si tiene dal 27 al 29 dicembre nello spazio del corso Garibaldi 82 e ha raccolto l’adesione di 30 case editrici da tutta l’isola, con il sostegno della Regione Sardegna e del Consiglio regionale sardo e il patrocinio del Comune di Nuoro. 
Maria Stella Rasetti lavora nella pubblica amministrazione dal 1988, prima come bibliotecaria, poi come responsabile e direttrice in diverse biblioteche pubbliche toscane, fino ad arrivare al Comune di Pistoia nel 2008 come dirigente del Servizio Biblioteche e attività culturali. Dal 2022 è dirigente del Servizio Cultura e tradizioni, turismo e informatica e responsabile della transizione digitale per il Comune di Pistoia. È stata membro dello staff ristretto che ha messo a punto il dossier di candidatura per Pistoia Capitale italiana della Cultura 2017, risultata poi vincente. Ha pubblicato inoltre 10 volumi monografici e oltre 130 saggi su libri e riviste specializzate. Ha rappresentato l’Italia in numerosi convegni internazionali di settore. Grazie al suo impegno, la Biblioteca San Giorgio può disporre della collaborazione gratuita di circa 250 professionisti che mettono a disposizione della città le loro competenze.
La fiera del libro si conclude domani, domenica 29 dicembre, con la terza e ultima giornata di un evento che ha già registrato un’ottima affluenza di pubblico e la bontà dell’offerta culturale, a testimonianza della grande tradizione culturale del capoluogo barbaricino. Nell’ampio spazio di corso Garibaldi, il programma prevede l’alternanza di presentazioni di libri, performance musicali, dibattiti sulla lettura. Due gli eventi collaterali: sabato l’osservazione delle meraviglie celesti “Sotto un cielo gocciolante di stelle” al parco di Sant’Onofrio, a cura della Società Astronomica Turritana, e la performance gastronomico-letteraria “Colazione con Grazia”, domenica 29 alle 13,30 al ristorante dell’Hotel Sandalia, per la cui partecipazione è prevista la prenotazione obbligatoria via mail a associazioneaes@gmail.com o al numero 3287694678. Sono previste inoltre le presentazioni dei libri I rintocchi di Galusé (Amicolibro), Il Consiglio regionale della Sardegna (Ilisso), L’imprevedibile accade (Arkadia), Un mondo che cambia all’improvviso (Taphros), Il caso Volpe 132 (Mediando), la presentazione della recente produzione della casa editrice Papiros e la performance letteraria “Pane e fiabe” di e con Enedina Sanna, in collaborazione con l’editrice Archivi del Sud.

lunedì 23 dicembre 2024

Adriana Valenti Sabouret - RIVOLUZIONARI SARDI IN FRANCIA - Arkadia

 
Adriana Valenti Sabouret
RIVOLUZIONARI SARDI IN FRANCIA
Arkadia Editore
collana Historica
dicembre 2024
pp. 152, Euro 18
ISBN 978 88 68515263
 
In una Europa teatro di sconvolgimenti politici, guerre e rivoluzioni che muteranno per sempre il volto e il futuro del Vecchio continente, a cavallo tra la fine del Settecento e i primi anni dell’Ottocento, una miriade di personaggi – chi più, chi meno conosciuto – ha affollato la scena della storia, contribuendo ognuno con il proprio agire a tale cambiamento. Tra questi ecco emergere la figura di Giovanni Maria Angioy, figlio della piccola nobiltà terriera sarda, postosi a capo di un movimento che chiedeva per la sua isola eguaglianza sociale e progresso. Finirà, la sua avventura, con un esilio doloroso, il distacco dalla famiglia, l’oblio politico. Accanto a lui tanti grandi e piccoli protagonisti della sua epoca, dal cardinale Joseph Fesch, ecclesiastico di spicco nella Francia napoleonica e zio di Napoleone Bonaparte, a Francesco Sanna Corda, da Gioacchino Mundula e Michele Obino a Letizia Ramolino. Adriana Valenti Sabouret, grazie a una meticolosa ricerca d’archivio, alla rivisitazione di nuove e inedite fonti storiche, traccia in questo saggio non solo un bilancio complessivo del periodo ma illumina di nuova luce la caratura dello stesso Angioy e di coloro che ruotarono intorno al suo mondo, ricostruendo con minuzia di particolari fatti e vicende sepolti nei recessi di carteggi impolverati e oramai dimenticati.

Adriana Valenti Sabouret, nata a Siracusa, laureata in Lingue e letterature straniere, si appassiona in particolar modo al francese e alla sua vasta produzione letteraria. Insegnante, a 25 anni decide di trasferirsi in Francia diventando docente presso l’Istituto Statale Italiano Leonardo da Vinci a Parigi e il Liceo Internazionale di Saint Germain-en-Laye. Dopo aver svolto diversi incarichi per conto del Ministero degli Affari Esteri italiano, si cimenta nell’ambito della traduzione e inizia la collaborazione con alcune riviste. Nel 2019 esordisce in Francia con il romanzo Le rêve d’Honoré (Éditions du Panthéon). Con Arkadia Editore ha pubblicato i romanzi storici Madame Dupont (2021), La ragazza dell’Opéra (2023), Le nobili sorelle Angioy (2024) e il saggio Rivoluzionari sardi in Francia (2024). Ha al suo attivo numerosi articoli e interventi di carattere letterario.

venerdì 20 dicembre 2024

Nasce a Nuoro la Fiera regionale del libro sardo. Dal 27 al 29 dicembre “Un’isola e i suoi libri”; con AES e la Regione trenta editori da tutta la Sardegna



Le feste di fine anno portano in dono la Fiera regionale del libro sardo. Dal 27 al 29 dicembre Nuoro ospiterà “Un’isola e i suoi libri”, salone regionale del libro per la prima volta totalmente autogestito dagli editori per valorizzare la ricchezza della produzione libraria isolana. A organizzare l’evento è l’AES - Associazione Editori Sardi che rappresenta la stragrande maggioranza delle case editrici, con il sostegno della Regione Sardegna e del Consiglio regionale sardo e il patrocinio del Comune di Nuoro. Nello spazio allestito nei centralissimi locali di corso Garibaldi 82 si alterneranno per tre giorni presentazioni di libri e momenti culturali, con la partecipazione di circa 30 case editrici indipendenti di tutta l’isola.
«La grande novità della rassegna – spiega la presidente AES Simonetta Castia (nella foto) – è che si tratta della prima fiera indipendente e finalmente organizzata dagli editori, una manifestazione a reale beneficio della categoria e di tutti i soggetti della filiera. In questa tre giorni di Nuoro, eletta a sede per la centralità culturale che riveste il capoluogo della Barbagia, si porranno le basi di una manifestazione che traccerà la strada per il 2025». L’appuntamento vuol essere un percorso di conoscenza della produzione editoriale isolana in rapporto all’arte, all’archeologia alla letteratura e alla cultura sarda, lungo focus tematici coerenti con l’idea di un viaggio alla scoperta del libro sardo e della bibliodiversità, con l’intento di creare un saldo legame di comunità con la città e l’intera isola. Durante la tre giorni sarà inoltre svelato il vincitore del premio “Lorem Ipsum”, ideato dal Festival Mediterranea e dall’Associazione Editori Sardi e dedicato ai mestieri del libro, mettendo in risalto il determinante apporto dato da tutte le figure professionali che, spesso dietro le quinte, concorrono alla sua realizzazione e diffusione. 
L’inaugurazione della Fiera è fissata per venerdì 27 dicembre alle 17. Segue la presentazione del volume Mario Pes. La modernità fra tradizione e utopia con Antonello Cuccu ed Enrico Pinna, in collaborazione con Ilisso. Spazio poi a Gigi Riva, con Mario Fadda e Umberto Oppus, autori della biografia del grande calciatore (Carlo Delfino). Luciano Piras e Francesco Paolo Berria dialogano poi con Alberto Pinna su “Letteratura italiana o degli italiani, il caso della Sardegna e gli strumenti plurilingue”, in collaborazione con EDES. Chiude la prima giornata il recital Mio fratello Nino, di e con Marta Proietti Orzella e Luca Pauselli.
Sabato 28 si inizia alle 10,50 con la presentazione del libro Salvatore Rubeddu. Il poeta maledetto, curato da Annico Pau (Paolo Sorba). Si parla di storia con Is sordaos desulesos in sa Prima Gherra Mondiale, di Maria Lai, che dialoga con Giampiero Liori e Giancarlo Casula (Alfa), prima di L’arte di essere figli, di Luciana Satta con Alba Ortu (Carlo Delfino). Alle 17 Anna Pau e Christian Deiola presentano Ciusa, il volume di Elena Pontiggia pubblicato da Ilisso e dedicato al grande scultore nuorese. Si passa al romanzo giallo con Spice di Mauro Pusceddu con Giovanni Runchina (Il Maestrale) prima di Ballata di eretici e marinai di Fabio Forma e Michele Piras (Arkadia). Alle 20 ci si trasferisce al Parco di Sant’Onofrio per un’osservazione delle meraviglie celesti con “Sotto un cielo gocciolante di stelle”, a cura della Società Astronomica Turritana.
Domenica 29 alle 10,50 Roberto Brughitta presenta il romanzo I rintocchi di Galusè (Amicolibro). A seguire, la performance letteraria “Pane e fiabe” di e con Enedina Sanna in collaborazione con Archivi del Sud. Antonello Mattone e Salvatore Mura presentano poi Il Consiglio regionale della Sardegna con Gianfranco Locci (Ilisso). Alle 13,30 l’Hotel Sandalia in via Einaudi ospita la performance gastronomico-letteraria “Colazione con Grazia” con Tommaso Sussarello (Accademia del lievito madre), la presidente AES Simonetta Castia, Salvatore Ticca del ristorante Sandalia e lo storico della cucina e giornalista Giovanni Fancello, autore di Grazia Deledda e il cibo (Arkadia). Per la partecipazione è richiesta la prenotazione obbligatoria via mail a associazioneaes@gmail.com o chiamando al numero 3287694678.
Nel pomeriggio si torna in corso Garibaldi alle 15,30 per la presentazione di L’imprevedibile accade di Giorgio La Spisa (Arkadia) e di Un mondo che cambia all’improvviso, di Gisella Rubiu, con Gianfranco Sotgiu (Taphros). Spazio poi al libro-inchiesta Il caso Volpe 132 di Pier Giorgio Pinna, con Angelo Altea (Mediando). Chiuderà la tre giorni Diego Corraine che presenta la recente produzione in lingua sarda della casa editrice Papiros in “Lèghere in sardu e in àteras limbas, mannos e minores”.

mercoledì 18 dicembre 2024

Il 20 dicembre a Martina Franca la presentazione del volume sui 50 anni del Festival della Valle d'Itria

 
Venerdì 20 dicembre alle ore 19 presso l'Auditorium della Fondazione Paolo Grassi di Martina Franca, si terrà la presentazione del libro celebrativo delle 50 edizioni del Festival della Valle d’Itria.
Il volume è composto da raccolte fotografiche delle più significative produzioni operistiche rappresentate nelle edizioni dello storico Festival, ed è impreziosito dai contributi dello storico e musicologo Giancarlo Landini, dagli scrittori martinesi Donato Carrisi, Mario Desiati e Marco Ferrante, dalla storica dell’arte e archeologa Cristina Ancona e dagli studenti Ludovica Semeraro del Liceo Classico “Tito Livio” di Martina Franca e Giovanni Fedele del Politecnico di Bari.
“In queste pagine – scrive nel libro Michele Punzi presidente della Fondazione Paolo Grassi –, non c’è solo il racconto, per immagini e parole, della storia del Festival della Valle d’Itria, ma indirettamente c’è la narrazione di una società che è, naturalmente, mutata con il trascorrere del tempo, e che è stata segnata da una visione culturale e da un progetto artistico coraggioso (e un po’ folle), iniziato nel 1975. Credo che in queste pagine il lettore non avrà difficoltà a ritrovare la passione, l’entusiasmo e l’impegno di Alessandro Caroli, Franco Punzi e Paolo Grassi, dei tanti artisti che hanno calcato questi palcoscenici, e di coloro che, da ‘dietro le quinte’, hanno consentito che tutto ciò accadesse.
Ma guardando con più attenzione, traspariranno anche le difficoltà, le delusioni e le ostiche battaglie che hanno reso la storia del Festival della Valle d’Itria straordinaria e meritevole non solo di essere raccontata, ma anche di essere difesa e portata avanti. E allora con questa pubblicazione, con la bellezza delle immagini e delle parole, vogliamo rendere omaggio ai protagonisti di questo viaggio utopistico, a chi, con azioni e intuizioni, ha tracciato il lungo percorso, e oggi non è più con noi, e a tutti quelli che, con ostinazione e un pizzico di incoscienza, continuano a immaginare e costruire il futuro di questo, nostro, affascinante Festival ‘di mezza età’”.
La pubblicazione è stata realizzata grazie al contributo della Direzione generale Educazione, Ricerca e Istituti culturali, e con il sostegno di Werent e Marraffa.
 
L’ingresso alla presentazione è libero fino ad esaurimento posti

domenica 8 dicembre 2024

ENNIO MORRICONE, IL GENIO, L’UOMO, IL PADRE - Presentazione del volume di Marco Morricone e Valerio Cappelli (Sperling & Kupfer)

 
Gli studi interrotti dopo la terza media, le serate a suonare per i soldati americani, la spiritualità, gli incontri con Sergio Leone, Joan Baez, Clint Eastwood. E poi il successo, gli Oscar, la passione per la Roma, l’ostracismo subito dal mondo accademico. Il ritratto inedito di uno dei più grandi geni musicali italiani. L’uomo più che il musicista, la persona più che il personaggio. "Ennio Morricone. Il genio, l’uomo, il padre" (Sperling & Kupfer) rappresenta un ritratto profondo e autentico del celebre compositore.
Scritto dal primogenito Marco Morricone e dal giornalista e commediografo Valerio Cappelli, il libro ripercorre la vita del Maestro attraverso ricordi intimi e riflessioni, offrendo uno spaccato unico di una delle figure più influenti della musica mondiale. Arricchito dalla prefazione di Aldo Cazzullo, il libro contiene anche un QR code per l’ascolto di un brano inedito di Ennio Morricone, composto per la commedia "Ci sono giorni che non accadono mai".
«Era un uomo austero, intransigente, rigoroso, però tante volte l’ho visto commuoversi, piangere, mettere a nudo le sue fragilità nel momento in cui le stava vivendo. Ha avuto una vita meravigliosa, e nello stesso tempo sofferta, piena di dolori trattenuti e inespressi. E sempre pensando in musica.» Da una porta socchiusa, un bambino guarda di nascosto un uomo curvo sopra una scrivania. Ha grandi occhiali quadrati e un maglione a girocollo, è profondamente assorto, traccia segni sopra un pentagramma: il suo corpo è lì, al centro della stanza, ma la mente e lo spirito che lo abitano sembrano proiettati altrove, lontano. «Era mio padre, ma tra me e lui c’era una distanza siderale.» È a partire da questo nucleo profondo di mistero che decenni dopo, quel bambino, Marco Morricone, il primogenito di Ennio, prova ad annodare i fili dei ricordi con quelli di Valerio Cappelli, storica firma del Corriere della Sera e amico di una vita del compositore, per restituirci un ritratto inedito, sorprendente e autentico, d’uno dei più grandi geni musicali che il nostro Paese abbia mai avuto. Gli studi interrotti dopo la terza media, le serate passate a suonare per i soldati americani, l’ossessione per la musica, l’intenso rapporto con il maestro Petrassi, la spiritualità, gli incontri con Sergio Leone, Joan Baez, Clint Eastwood, il successo, gli Oscar, le dolcezze e le durezze di padre (la proibizione per i figli di ascoltare musica in casa), la passione per la Roma, la golosità per i cioccolatini che la moglie Maria gli nascondeva, l’ostracismo subito dal mondo accademico. Un viaggio lungo una vita, tra resoconti di prima mano e retroscena svelati. Un Ennio Morricone come mai è stato raccontato prima.
 
Marco Morricone, imprenditore, è il primo dei quattro figli di Ennio Morricone. È nato a Roma nel 1957 e, dopo aver completato gli studi classici, si è iscritto alla facoltà di Giurisprudenza presso l’Università La Sapienza di Roma. È sposato con Monica dal 1986 ed è padre di due figlie, Francesca e Valentina. Ha lavorato per trent’anni alla Società Italiana Autori ed Editori e, a partire dagli anni Novanta, ha seguito l’attività concertistica di suo padre Ennio, accompagnandolo in tutto il mondo. Dal 2017 si occupa di iniziative legate al terzo settore ed è il Presidente di Armonica, una Onlus da lui fondata assieme alla moglie e alle figlie.
 
Valerio Cappelli, nato a Roma nel 1958, è laureato in Storia dell’Illuminismo. Ha cominciato a lavorare alla redazione Spettacoli del Corriere della Sera a vent’anni, nel 1978. Scrive dei principali avvenimenti italiani e internazionali di cinema e di musica classica. Ha condotto programmi su Radio 2 e lavorato a Mixer su Rai 2. È autore di sei commedie (per cui ha collaborato con attori e registi come Sergio Castellitto, Isabella Ferrari, Sergio Rubini, Massimo Popolizio, Pier Luigi Pizzi), di un libro-intervista con Renzo Piano sulla nascita dell’Auditorium Parco della Musica - Ennio Morricone e del romanzo Ci sono amori che non accadono mai.

mercoledì 4 dicembre 2024

Roberto Franchini - GRAMSCI E IL JAZZ - Edizione Bibliotheka

 
Si terrà venerdì 6 dicembre alle 18 al Ridotto del Teatro Pavarotti-Freni (ingresso libero fino a esaurimento posti) l’ultimo appuntamento con Pagine di Musica, la rassegna che il teatro dedica alle novità editoriali e ai loro autori. Per l’occasione, Roberto Franchini presenterà il suo ultimo libro, Gramsci e il Jazz (edizione Bibliotheka), insieme al giornalista Michele Smargiassi. Già direttore dell’Agenzia di informazione e comunicazione della Regione Emilia-Romagna, presidente della Fondazione Collegio San Carlo di Modena e del Festival filosofia, Roberto Franchini ha pubblicato di recente Il secolo dell’orso (Bompiani), Prigioniero degli altipiani (La nave di Teseo), L'Ultima nota - Musica e musicisti nei lager nazisti (Marietti 1820) e Magone - Declinazioni di uno stato d’animo (Oligo 2024).
Quella sinfonia dell’irrequietezza, di sottane corte e gambe in aria, che Josephine Baker trasforma in selvaggia seduzione, si presenta agli osservatori e ai critici come un’orgia di suoni e di movimenti, di evasione e di irrazionalità. Gramsci, che nei suoi scritti dedica al jazz solo due appunti occasionali, sembra tuttavia intuirlo perfettamente: in quegli anni a Parigi si gioca l’egemonia culturale dell’intero paese e, considerata la rilevanza della Francia, anche dell’intera Europa, spiega il giornalista e saggista Roberto Franchini nel libro. “Egli teme – spiega l’autore - che finisca per prevalere una cultura elementare e ripetitiva, poco incline alla riflessione, capace di impadronirsi del corpo prima ancora che della mente. Teme una società massificata, consumista, semplificata, meccanizzata, dove il jazz si intreccia con le fabbriche tayloristiche e le città americane popolate di grattacieli”.