Alberto Fuguet
MISSING
traduzione di Chiara Muzzi
La Nuova Frontiera
collana Liberamente
pagine 392, euro 19
maggio 2012
ISBN 9788883732126
“Uno si può perdere in molti modi pur restando alla luce del sole, ma perdersi davvero, tagliare i ponti, sparire, è un’altra cosa. È comunque un atto di grande coraggio o l’esatto contrario. Non so, non l’ho fatto, non lo farò. È, senza dubbio, il tipico atto impulsivo che finisce per segnarti per tutta la vita.”
Una mattina Carlos Fuguet, il figlio difficile, la pecora nera che ogni famiglia sembra dover avere, sparisce. Prende le sue cose e scompare dalla faccia della terra. Un immigrato latino, perso nell’immensità del Nord America diventa un fantasma, un nome sussurrato nei pranzi di famiglia, un telefono che squilla e nessuno che risponde, una serie di ipotesi lasciate in sospeso. Trent’anni dopo, suo nipote Alberto decide di ritrovarlo e inizia a rimettere assieme i tasselli della sua vita intraprendendo un viaggio fisico e psicologico che lo porterà da Santiago del Cile alle sconfinate pianure statunitensi. Alberto Fuguet mescola, somma, sottrae, gioca con la finzione e la realtà per fare di una storia familiare il suo romanzo più audace e personale.
Grazie davvero per Missing: è un gran romanzo che mette a nudo la verità. Quanto più inventa tanto più ci descrive la realtà. Fuguet rimane in equilibrio dondolando sulle spalle del miglior Bolaño. È bello vederlo ballare così, con la sua verità tra le braccia. - Rodolfo Fogwill
Alberto Felipe Fuguet de
Goyeneche (Santiago del Cile, 7 marzo 1963) è
uno scrittore, giornalista e regista cileno.
Alberto Fuguet è nato a Santiago del Cile ma la sua
famiglia si trasferì ben presto ad Encino, in California,
dove ha vissuto fino all'età di 13 anni.
La sua famiglia tornò definitivamente in Cile nel 1975, durante gli anni della dittatura di Augusto Pinochet. Per il giovane Fuguet il ritorno in patria fu particolarmente traumatico: non parlava spagnolo e si dedicò profondamente alla lettura al fine di conoscere al meglio la lingua e di riuscire ad integrarsi in un nucleo sociale radicalmente differente da quello statunitense. Il primo libro da lui letto in spagnolo fu Papelucho, un libro per bambini di Marcela Paz, che sarebbe poi stato fondamentale per costruire Matías Vicuña, il protagonista del suo primo romanzo, Mala Onda.
Dopo un anno di studi di sociologia si laureò quindi in giornalismo all'Università del Cile. All'attività giornalistica, Fuguet ha sempre alternato quella di critico musicale e cinematografico, di scrittore e di sceneggiatore. Inoltre, la sua opera ha avuto una certa influenza su molti scrittori contemporanei, soprattutto per via della sua opposizione al realismo magico latinoamericano e la scelta di dedicarsi ad una letteratura più realista ed urbana.
L'America Latina, secondo Fuguet, non riguarda soltanto immagini caricaturali come quelle dei "tucani parlanti e delle nonnette volanti", ma piuttosto una forte realtà, che ha tentato di trasporre nei suoi testi. Va in questo senso l'intero movimento letterario McOndo, che si ispira all'omonima raccolta di racconti redatta dallo Alberto Fuguet nel 1996 e che tenta di superare le convenzioni del realismo magico attraverso le modalità narrative dei mezzi di comunicazione di massa, contestualizzando le opere nella civiltà urbana con elementi provenienti dalla cultura pop, soprattutto statunitense.
Fuguet pubblicò una prima raccolta di racconti nel 1990 (Sobredosis, che vuol dire "overdosi"). La raccoltà ebbe un successo incredibile in Cile, sebbene la sua consacrazione sarebbe venuta solo con il romanzo Mala Onda ("Onda Cattiva", 1991), che racconta la storia di un giovane di Santiago e della sua vita sotto la dittatura militare di Pinochet.
A questo romanzo hanno fatto seguito Por favor, rebobinar ("Per favore, riavvolgere", 1994) e Tinta roja ("Inchiostro rosso", 1998), che come il precedente si basavano su personaggi provenienti dal mondo metropolitano di Santiago.
Nel 1999 la rivista Time e la CNN lo hanno inserito nella lista dei 50 leader latino-americani del XXI secolo.
Nel 2003 ha pubblicato un libro semi-autobiografico: Las películas de mi vida ("I film della mia vita"), nel quale un sismologo analizza la propria vita attraverso i film che lo hanno più colpito.
Il suo romanzo Tinta roja è stato portato al cinema nel 2000 dal cineasta peruviano Francisco Lombardi. Fuguet ha poi scritto la sceneggiatura del film Dos hermanos, diretto da Martín Rodríguez e poi, nel 2005, ha diretto il suo primo film, Se arrienda.
Nel 2011 è stato premiato al Festival internazionale del cinema di Valdivia con il film Música campesina con il premio per il miglior lungometraggio.
Nel 2015 ha pubblicato un nuovo romanzo, No ficción, nel quale esplora il mondo dell'omosessualità.
La sua famiglia tornò definitivamente in Cile nel 1975, durante gli anni della dittatura di Augusto Pinochet. Per il giovane Fuguet il ritorno in patria fu particolarmente traumatico: non parlava spagnolo e si dedicò profondamente alla lettura al fine di conoscere al meglio la lingua e di riuscire ad integrarsi in un nucleo sociale radicalmente differente da quello statunitense. Il primo libro da lui letto in spagnolo fu Papelucho, un libro per bambini di Marcela Paz, che sarebbe poi stato fondamentale per costruire Matías Vicuña, il protagonista del suo primo romanzo, Mala Onda.
Dopo un anno di studi di sociologia si laureò quindi in giornalismo all'Università del Cile. All'attività giornalistica, Fuguet ha sempre alternato quella di critico musicale e cinematografico, di scrittore e di sceneggiatore. Inoltre, la sua opera ha avuto una certa influenza su molti scrittori contemporanei, soprattutto per via della sua opposizione al realismo magico latinoamericano e la scelta di dedicarsi ad una letteratura più realista ed urbana.
L'America Latina, secondo Fuguet, non riguarda soltanto immagini caricaturali come quelle dei "tucani parlanti e delle nonnette volanti", ma piuttosto una forte realtà, che ha tentato di trasporre nei suoi testi. Va in questo senso l'intero movimento letterario McOndo, che si ispira all'omonima raccolta di racconti redatta dallo Alberto Fuguet nel 1996 e che tenta di superare le convenzioni del realismo magico attraverso le modalità narrative dei mezzi di comunicazione di massa, contestualizzando le opere nella civiltà urbana con elementi provenienti dalla cultura pop, soprattutto statunitense.
Fuguet pubblicò una prima raccolta di racconti nel 1990 (Sobredosis, che vuol dire "overdosi"). La raccoltà ebbe un successo incredibile in Cile, sebbene la sua consacrazione sarebbe venuta solo con il romanzo Mala Onda ("Onda Cattiva", 1991), che racconta la storia di un giovane di Santiago e della sua vita sotto la dittatura militare di Pinochet.
A questo romanzo hanno fatto seguito Por favor, rebobinar ("Per favore, riavvolgere", 1994) e Tinta roja ("Inchiostro rosso", 1998), che come il precedente si basavano su personaggi provenienti dal mondo metropolitano di Santiago.
Nel 1999 la rivista Time e la CNN lo hanno inserito nella lista dei 50 leader latino-americani del XXI secolo.
Nel 2003 ha pubblicato un libro semi-autobiografico: Las películas de mi vida ("I film della mia vita"), nel quale un sismologo analizza la propria vita attraverso i film che lo hanno più colpito.
Il suo romanzo Tinta roja è stato portato al cinema nel 2000 dal cineasta peruviano Francisco Lombardi. Fuguet ha poi scritto la sceneggiatura del film Dos hermanos, diretto da Martín Rodríguez e poi, nel 2005, ha diretto il suo primo film, Se arrienda.
Nel 2011 è stato premiato al Festival internazionale del cinema di Valdivia con il film Música campesina con il premio per il miglior lungometraggio.
Nel 2015 ha pubblicato un nuovo romanzo, No ficción, nel quale esplora il mondo dell'omosessualità.
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