László
Darvasi
LA LEGGENDA DEI GIOCOLIERI DI
LACRIME
(A könnymutatványosok legendája, 1999)
Traduzione di Dóra Várnai
Il Saggiatore
Collana La Cultura 1339
pp. 656, giugno 2020, Euro 32, rilegato
Il libro
«Viaggiamo
nel deserto delle parole e delle frasi. E non sarà la strada, e
nemmeno il nostro desiderio, a determinare la fine di questo
viaggio. Forse lo farà un semplice nonnulla, una lacrima
appena.»
Cinque anime misteriose percorrono giorno dopo giorno una terra desolata, figlia di una lunga guerra. Hanno lasciato le loro case vuote e in silenzio sono diventati saltimbanchi, giocolieri di lacrime: dai loro occhi sgorgano a comando sangue, miele, ghiaccio, schegge di specchio, miracoli; sul loro carro sgangherato sventola dipinta una grande lacrima del blu più blu che ci sia. Ovunque passino portano in egual misura speranza e disperazione, prodigi e maledizioni, la vita e la morte. Attorno al loro spettacolo, come guidati da un identico incanto, si radunano uomini e donne dalle storie straordinarie, da Irina Schiaccianoci, il cui sesso è in grado di frantumare qualunque oggetto, al nano giramondo Velemir Pep, da Ferenc Pilinger, il cui pene è scomparso dopo aver ucciso un uomo, a Borbála, la strega delle paludi. Il loro tragitto disegna un quadro di malìa attorno alle forche delle esecuzioni pubbliche.
Ambientato in un’Ungheria lacerata in tre parti, durante i centocinquant’anni dell’occupazione ottomana tra il xvi e il xvii secolo, La leggenda dei giocolieri di lacrime è un romanzo visionario che mescola storia e letteratura, oralità e azione. Una favola grottesca in cui la violenza più reale convive con la magia e il soprannaturale, e in cui i cadaveri degli uccisi danzano accanto ai talami dei nuovi amanti.
L’autore
László Darvasi è nato nel 1962 a Törökszentmiklós, ha pubblicato più di venti volumi, molti dei quali tradotti in francese, tedesco, olandese. Dopo essersi laureato in storia e letteratura ungherese, ha lavorato per alcuni anni come insegnante, quindi come collaboratore e redattore culturale del quotidiano Délmagyarország. Ha scritto poesia (la sua prima raccolta viene pubblicata nel 1991), testi drammaturgici, ed è attualmente collaboratore del settimanale culturale Élet és Irodalom (Vita e Letteratura). Premio “József Attila” (tra i più importanti per la letteratura ungherese), dal 2011 è membro dell’Accademia Letteraria Digitale, l’archivio online dei più importanti scrittori moderni e contemporanei ungheresi.
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