Shifra Horn
GATTI – Una storia d'amore
(Cats, a love story, 1998)
Traduzione di Elisa Carandina
Fazi
Collana Le Meraviglie
pp. 192, ottobre 2019 Euro 10, brossura
Il libro
Un
libro unico. Una prova narrativa originale da parte di una grande
scrittrice per tutti gli amanti dei gatti e degli animali in
genere.
Gatti, gatti e ancora gatti. I piccoli, amatissimi felini
sono i veri protagonisti di questo libro che con la loro
imprevedibilità ci regalano momenti di puro divertimento e
avventura, pur confinata, spesso, all’interno delle sole pareti
domestiche.
Zelda, la micia a tre colori, Neko-chan, la gatta
giapponese senza coda, Sheeshee, l’himalaiano dagli occhi blu, così
come Zizi, nera come il carbone, o Levana, una micia bianca a cui
piace guardare i documentari in TV: sono loro i gatti della storia,
di tutte le razze e di tutti i paesi, ma soprattutto i gatti di
Shifra Horn. Fin dall’infanzia, la scrittrice israeliana ne ha
collezionati parecchi portandoseli dietro anche negli spostamenti più
difficili di donna impegnata in varie cause, da Tel Aviv al Giappone
e poi di nuovo a Gerusalemme.
A metà tra il diario e il
racconto, Gatti è
la storia di una passione invincibile. I mici, tuttavia, non sono gli
unici animali presenti nel libro: pappagalli chiassosi, cani
pasticcioni, topi impavidi, formiche intraprendenti fanno da comparse
in queste storie spassose che fissano sulla pagina le manie feline
rendendo onore alla capacità dei gatti di cogliere stati d’animo e
umori dei loro padroni. Il quadro che ne esce ci racconta i tanti
aspetti della secolare convivenza uomo-gatto ed è la testimonianza
di un amore senza confini, capace di attraversare vicissitudini,
trasferimenti, traslochi, e, in questo caso, anche missioni
diplomatiche, quasi a dimostrazione del fatto che dietro una grande
donna c’è sempre un grande gatto.
«Tutti noi abbiamo bisogno di un amico del cuore. Uno che ci prenda per come siamo, che sia sempre a casa ad aspettarci e ci accolga con gioia, che ci ami di un amore incondizionato, che abbia sempre tempo per noi, che ci capisca senza bisogno di parole, che stia ad ascoltare le nostre pene senza caricarci delle sue, che sappia esprimere con teneri mugolii il piacere per le nostre carezze e dimostrarci riconoscenza ogni qual volta indovini le attenzioni di cui lo colmiamo. Un solo amico è così: il gatto».
L’autore
È nata nel 1951 a Tel Aviv da madre sefardita e padre russo e ha trascorso la sua infanzia a Gerusalemme. Dopo aver concluso la Hebrew University laureandosi in Studi biblici e Archeologia, ha proseguito la formazione approfondendo l’ambito della comunicazione di massa. Negli anni universitari è stata funzionario didattico per l’Unione Mondiale degli Studenti Ebrei. In seguito, ha trascorso cinque anni in Giappone come corrispondente dall’Estremo Oriente per il quotidiano «Maariv».
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