martedì 2 aprile 2024

Nagareyama Ryūnosuke e Takeda Rintarō - RIBELLI ALLA NORMA - Luni

 
Nagareyama Ryūnosuke e Takeda Rintarō
RIBELLI ALLA NORMA
Traduzione e curatela di Andrea Pancini
Luni Editrice
2024
pp. 128, Euro 17,00
ISBN: 9788879848831


Due prostituti travestiti nell’oscuro Giappone degli anni Trenta, due esistenze ai margini di ciò che è considerato “norma”. A Tokyo l’avvenente ed elegante Aiko, amante della vita di strada della metropoli e degli alti e bassi che può offrire; a Osaka una misteriosa «lei», alla disperata ricerca di un posto in un mondo squallido e segnato dalla povertà. Quale vita affrontavano le persone non conformi alle aspettative di genere in una società come quella giapponese, sull’orlo della Seconda guerra mondiale, sempre più militarizzata e pronta a sacrificare tutto?
Ribelli alla norma raccoglie due storie recentemente riscoperte.
La prima, creata dalla penna di Nagareyama Ryūnosuke nel 1931 è un intimo diario che racconta delle fugaci notti d’amore di studenti, impiegati, operai e vecchi gentiluomini in fuga dalla difficile realtà della depressione economica di Tokyo. La seconda, del 1933, è dello scrittore militante Takeda Rintarō e tratteggia un efficace ritratto di Kamagasaki, quartiere- baraccopoli di Osaka, dove i ricordi di un lontano passato si fondono con le vivide impressioni visive – e olfattive – di un’umanità variegata e tormentata di prostituti e vagabondi in lotta per la sopravvivenza.
Una doppia prospettiva, in grado di trasportare i lettori nella quotidianità incerta di coloro che si trovano a vivere, appunto, come ribelli alla norma, tra luci al neon di caffè, grandi magazzini e teatri di rivista, e la penombra di malconci vicoli.



Nagareyama Ryūnosuke scriveva sotto pseudonimo e la sua identità non è mai stata accertata. La sua unica opera, Ero-guro danshō nikki (1933), fu censurata e ritirata dal commercio appena un giorno dopo la sua pubblicazione.

Takeda Rintarō 
(1904-1946) si fece notare per i libri di denuncia sulle condizioni svantaggiate dei lavoratori delle grandi città come Osaka, dove nacque, e Tokyo.
Aderì all’unico gruppo di romanzieri che osò alzare la voce contro il mondo letterario giapponese per la scarsa coscienza politica mostrata tra gli anni Venti e Trenta, quello dei cosiddetti “scrittori proletari”. In seguito alla repressione del movimento nel 1934, abiurò finendo per trascorrere gli ultimi anni di vita come giornalista di regime in Indonesia. È noto anche per le sue traduzioni in giapponese moderno delle opere di Ihara Saikaku (1642-1693) e per aver rifondato la rivista letteraria Bungakukai nel 1933 assieme, tra gli altri, al premio Nobel Kawabata Yasunari (1899-1972).
 
 
Andrea Pancini
si è laureato in Scienze Storiche e Orientalistiche presso l’Università di Bologna e insegna lingua e storia del Giappone presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Pavia. Oltre alla didattica del giapponese si interessa di storia sociale e di genere.


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