mercoledì 3 aprile 2024

Tatiana Salem Levy - OSCURA FORESTA - La Nuova Frontiera

 
Tatiana Salem Levy
OSCURA FORESTA
(titolo originale Vista Chinesa, 2021)
traduzione di Annabella Campanozzi
La Nuova Frontiera
collana Liberamente
marzo 2024
pp. 128, Euro 16,50
ISBN 9788883734533

Pensandoci meglio, non è proprio una lettera. È più una testimonianza. Una testimonianza, no. Un testamento. Il testamento che non voglio lasciarvi.”
Rio de Janeiro, 2014: sono giorni di grande speranza ed euforia, con i Mondiali di calcio alle porte e la città nel pieno dei preparativi per le Olimpiadi. Júlia è socia di uno studio di architettura che sta lavorando ad alcuni progetti per il futuro Villaggio Olimpico. Un pomeriggio, prima di una riunione, va a correre nei pressi di Vista Chinesa, un belvedere all’interno della Floresta da Tijuca.
Lì, un uomo le punta una pistola alla testa, la porta in un luogo isolato e la violenta. Anni dopo, la protagonista decide di scrivere una lunga lettera ai figli per dare voce alla sua storia, in cui racconta il dolore e la vergogna, i tentativi della polizia di trovare il criminale in una società in cui basta essere poveri per venire sospettati di stupro, le luci e le ombre di una città la cui bellezza mozzafiato convive con le disparità sociali e l’emarginazione.
Con grande abilità letteraria e scongiurando ogni forma di morbosità, Salem Levy riflette sul tema del superamento del trauma, sul senso di giustizia e sul desiderio di vendetta, per restituirci il percorso vivido e struggente di chi lotta per riprendersi il proprio corpo e la propria storia.

L'incipit
Antonia e Martim, amori miei, mentre voi guardate un cartone animato, io mi domando come cominciare questa lettera. Scrivo, cancello, scrivo di nuovo, mi distraggo osservandovi. Mi vengono in mente così tante cose belle che esito a scavare nel passato. Vostro padre, se sapesse che ho preso la decisione di raccontare quanto mi è successo, direbbe lascia perdere. All’inizio, ho pensato che fosse possibile. Più di lui, più di tutti, considerai l’oblio come l’unica maniera per andare avanti. Passavo le ore inventando strategie per cancellare la realtà dei fatti, come se fossi potuta tornare a essere la stessa Júlia di prima. Ma ci sono cose che, anche dopo essere accadute, continuano ad accadere. Non ti permettono di dimenticare, perché si ripetono tutti i giorni. È per questo che non riesco a togliermi dalla testa che voi sapete. Avete abitato la mia pancia, avete succhiato dai miei seni, fate la doccia con me, vi addormentate tra le mie braccia, ci raggomitoliamo insieme sul divano, dunque voi sapete, come lo so io ogni volta che mi guardo allo specchio. Solo, non conoscete le parole. Ieri mi rigiravo insonne nel letto, chiedendomi, e se morissi senza averglielo detto? In un primo momento ho pensato che sarebbe meglio così. Poi mi sono convinta che, se dovesse succedere, un giorno vi arriverà qualche voce, scoprirete una parte della storia, forse un’altra e poi un’altra ancora, ma mancherà sempre un pezzetto. Mancherà la verità, perché così, come sto per raccontarlo ora, non l’ho mai raccontato a nessuno. Posso immaginare il vostro sconcerto se un giorno leggerete questa lettera. Non sarà facile vedere la propria madre in frantumi. Prima di tutto, voglio che comprendiate una cosa che io stessa ho impiegato molto ad accettare: se a un certo punto sembrerà che sia impazzita, sappiate che nessuno è sincero nella lucidità. Nessuno. Nemmeno vostra madre.
 
Tatiana Salem Levy è nata in Portogallo nel 1979, figlia di brasiliani in esilio durante la dittatura. Ha conseguito un dottorato di ricerca in letteratura e ha raggiunto la fama internazionale con il romanzo La chiave di casa (Prêmio São Paulo de Literatura, finalista al Premio Jabuti).
The Independent la annovera tra i migliori autori dell’attuale letteratura brasiliana. Ha scritto romanzi, saggi e libri per bambini tradotti in numerose lingue.

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