CHIAMATEMI CASSANDRA
(llàmenme Casandra, 2018)
traduzione di Giulia Zavagna
Sellerio, Il Contesto
pp. 236, 2022, Euro 16
ISBN 9788838944093
Il libro
Rauli
è un ragazzino di dieci anni che vive in un mondo decisamente
ostile. Adora leggere, ha un amore sfrenato per i miti greci, conosce
perfettamente l’Iliade,
ma a Cuba tra gli anni Settanta e Ottanta questo connubio di passioni
fa di lui un bersaglio di derisione e disprezzo. La sua intelligenza
e il suo temperamento, così lontano dal machismo che prescrive ruoli
e comportamenti, gli rendono la vita difficile con i compagni di
scuola, con il padre che non lo capisce, con il fratello maggiore che
spesso è violento.
Non solo si riconosce diverso, Rauli, ma è
convinto di essere la reincarnazione della profetessa Cassandra,
figlia di Priamo re di Troia, a cui il dio Apollo ha donato la
facoltà della preveggenza. Come lei, da quando è piccolo avverte il
futuro e il de-stino delle persone che gli stanno intorno, ma se li
svelasse nessuno gli crederebbe. Ha visto, o ha solo creduto di
vedere, quando moriranno il padre, la madre, il fratello. Sa, o crede
di sapere, che lui stesso morirà a diciannove anni, nell’esercito
cubano inviato in Angola. Per le persone che gli stanno attorno Rauli
è un camaleonte che si può trasformare a piacere. La madre lo veste
come la sorella scomparsa, il suo capitano lo paragona alla moglie
lontana, i soldati del reggimento lo chiamano tutti Marilyn Monroe.
Lui si sente Cassandra.
Muovendosi tra l’infanzia e
l’adolescenza di Rauli nella città di Cienfuegos, tra i campi di
battaglia in Angola e le spiagge dell’antica Troia, questo è il
romanzo di un personaggio che scopre la voracità della bellezza e la
brama della fantasia, e da questa fame può essere salvato o
distrutto. È la ricerca di un desiderio di libertà, la libertà di
scoprire se stessi e diventare quello che davvero si vuole essere,
contro ogni destino già segnato. È una storia in cui la forza
dell’immaginazione è capace di rompere le gabbie che si celano
nello sguardo degli altri, e di creare una voce con il potere di
raccontarsi fino in fondo. È un romanzo antico e modernissimo, al
confine tra il vecchio mondo e un mondo che si accinge a nascere.
L'autore
Marcial Gala è nato a L’Avana nel 1965. Poeta, romanziere e architetto, oltre a Chiamatemi Cassandra ha scritto i romanzi Rocanrol, La Catedral de los Negros e Sentada en su verde limón, tradotti in molti paesi del mondo. Vive tra Buenos Aires e Cienfuegos
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