LE NOTTI DELLA PESTE
(Veba Geceleri, 2021)
traduzione di Barbara La Rosa Salim
Einaudi Editore, Supercoralli
pp. 720, settembre 2022, Euro 25
ISBN 9788806251697
Il libro
Nell’aprile
del 1901 un piroscafo si avvicina silenzioso all’isola di Mingher,
«perla del Mediterraneo orientale». Dall’imbarcazione scendono
due persone: il dottor Bonkowski – il maggior specialista di
malattie infettive dell’Impero ottomano – e il suo assistente.
Bonkowski è lí per conto del sultano: deve indagare su un nemico
invisibile ma mortale, che rischia di mettere in ginocchio un Impero
già da molti definito il «grande malato d’Europa» e innescare
cosí una reazione a catena nei delicatissimi equilibri continentali.
Sull’isola di Mingher, si dice, c’è la peste. Il morbo viene
rapidamente confermato, ma imporre le corrette misure sanitarie
rappresenta la vera sfida, soprattutto quando le esigenze della
scienza e della medicina piú nuova si scontrano con le credenze
religiose. In quest’isola multiculturale dove musulmani e cristiani
ortodossi cercano di convivere pacificamente, la malattia funge da
acceleratore delle tensioni sociali e non solo: poco dopo aver
parlato con il governatore e chiesto che venga imposta la quarantena,
il corpo del dottor Bonkowski viene trovato senza vita in un
vicolo.
In un drammatico crescendo la peste dilaga, spingendo le
autorità a rafforzare le misure di contenimento: queste però
aumentano le frizioni tra le varie identità dell’isola (e
dell’Impero), tra chi le asseconda e chi nega l’esistenza stessa
della malattia, o l’efficacia della quarantena, gettando la
comunità nelle tenebre di una notte non soltanto sanitaria.
Le
notti della peste è un’opera-mondo grandiosa, universale,
attraversata da echi di Tolstoj, di Manzoni, del Conrad di Nostromo,
di Camus. Romanzo storico e allegorico (tra le righe si legge la
deriva di ogni nazionalismo verso l’autocrazia dell’uomo forte),
brulicante di personaggi e di storie, di guerre, amori e immortali
tensioni etiche. In cui il particolare – le esistenze dei singoli
individui travolti dalla Storia – si apre all’universale – il
rapporto tra paura e potere, tra vita e destini generali, tra fede e
ragione, tra modernità e tradizione.
L'autore
Orhan Pamuk è nato nel 1952 a Istanbul. Nel 2006 ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura. Tra i suoi libri, tutti pubblicati da Einaudi, ricordiamo: Il castello bianco, La nuova vita, Il mio nome è rosso, Neve, La casa del silenzio, Istanbul (anche in edizione illustrata nel 2017), Il libro nero, La valigia di mio padre, Il Museo dell'innocenza, Altri colori, Il Signor Cevdet e i suoi figli, Romanzieri ingenui e sentimentali, L'innocenza degli oggetti, La stranezza che ho nella testa, La donna dai capelli rossi e Le notti della peste.
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