lunedì 22 maggio 2023

L’AES chiude il Salone del libro nel segno di Frida Kahlo. Ultima giornata tra poesia, sfide adolescenziali e identità sarda

 
Un vestito o un’acconciatura possono essere uno strumento per rivendicare i diritti di un popolo, nel Messico di Frida Kahlo ma anche nella Sardegna in cerca di una propria identità. Nell’ultima giornata del Salone internazionale del libro di Torino, l’interessante parallelismo è stato alla base dell’evento AES in sala Sardegna “Frida in Sardegna – L’abito tradizionale come memoria, tradizione e strumento di lotta”, ispirato al libro “Un nastro attorno a una bomba – biografia tessile di Frida Kahlo” di Rachel Viné Kruppa e le illustrazioni di Maud Guély. Il giovane editore Matteo Pinna, fondatore di WoM Edizioni, ha tracciato un legame tra gli iconici vestiti della pittrice messicana, sfoggiati anche per rivendicare i diritti delle donne e delle minoranze, e gli abiti della tradizione sarda, orgoglio di un popolo che troppo spesso, in passato, li ha indossati per onorare i potenti anziché per reclamare la propria identità. Ancora di identità sarda, ma anche delle minoranze piemontesi, si è parlato durante la presentazione del libro “S’intelligèntzia de Elias” di Giuseppe Corongiu (Janus) con Enzo Cugusi, Teresa Geninatti, rappresentante dei francoprovenzali e Giacomo Lombardo degli occitani: un mistery in sardo sullo sfondo di una Sardegna sovrana e indipendente.

Spazio anche ai più piccoli con il progetto benefico lanciato da Biagio Arixi “Mamma, leggiamo una fiaba” (La Zattera), i cui proventi andranno in parte ai figli di donne uccise per mano dei loro compagni e che si ritrovano totalmente soli. Dai bambini agli adolescenti, con i problemi legati a un’età difficile, con la presentazione di “La Teoria della Mela” di Michela Magliona (Catartica Edizioni) con Paola Demartini, Marco Demurtas e Andrea Pasotto: quattro ragazzi di estrazione sociale, educazione, aspettative diverse e che frequentano la stessa scuola e le cui storie si intrecciano nella lotta per realizzare i propri sogni.

Nessun commento:

Posta un commento