martedì 23 maggio 2023

Peter Cameron - CHE COSA FA LA GENTE TUTTO IL GIORNO ? - Adelphi

Peter Cameron
CHE COSA FA LA GENTE TUTTO IL GIORNO ?
(titolo originale Aria, 2023)
traduzione di Giuseppina Oneto
Adelphi, collana Fabula, 390
2023, 2ª ediz.
pp. 188, € 18
isbn: 9788845937880

IN COPERTINA
Ben McLaughlin, Shadow Fox (2005). Collezione privata.
ben mclaughlin

Ad eccezione di What do people do all day| apparso in One way or another, i racconti presenti in questa raccolta sono usciti sulle seguenti riviste: Just Relax su «Rolling Stone », The Secret Dog e Freddie’s Haircut su «The Kenyon Review», Slowly, The Winter Bazaar e Jump or Dive su «The New Yorker », The Meeting and Greeting Area su «The Antioch Review», The Half You Don’t Know su «Bostonia», Archeology su «Grand Street », A Decent Family su «Amica » e «The Yale Review» e Aria su «The Yale Review»


RISVOLTO
Che cosa fa la gente tutto il giorno? Nel mondo dei racconti di Peter Cameron, che assomiglia terribilmente al nostro, cerca sé stessa, rimpiange qualcuno che ha perso, fa i conti con un perenne senso d’inadeguatezza, si sforza – spesso invano – di trovare un modo per comunicare con le persone vicine. Conduce una vita ordinaria, insomma, che però d’un tratto può conoscere una svolta spiazzante. Accade all’uomo che preferisce far credere alla moglie di avere una relazione anziché rivelarle che tiene una cagnolina nascosta in un ripostiglio, e che ogni notte esce per portarla a spasso; alla giovane inquieta che avverte un inatteso soffio di calore domestico nel più artefatto degli ambienti: un parco a tema per turisti; ad adolescenti invischiati nelle dinamiche disfunzionali degli adulti ma non ancora contaminati dalla loro ipocrisia; a donne che si aggirano sole in case diventate di colpo gelide e vuote. Nel mondo di Peter Cameron, sospeso in un’atmosfera rarefatta e straniante, piccoli e grandi drammi familiari, amorosi, esistenziali si consumano in sordina, mentre una vena sotterranea di dolore invade la realtà e finisce inesorabilmente per travolgerla e stravolgerla. Quanto a noi, saremo accompagnati a lungo da un sottile turbamento, una volta chiuso il libro – e dovremo arrenderci all’evidenza che ancora una volta Cameron ci ha messi a nudo e raccontati, come solo lui sa fare.

L'INCIPIT
È cominciato tutto all’aeroporto. Mia madre aveva promesso di venirmi a prendere e invece non c’era. Poi dalla compagnia aerea mi hanno comunicato di aver smarrito la mia valigia in qualche punto fra lo Zaire e New York e proprio quando avevo $nito di compilare le tre pagine del modulo reclami sono comparsi mia sorella minore Daria e Charles, il suo ragazzo, dai quali ho saputo che la mamma era diventata attrice e aveva venduto casa, e io potevo stare da loro, per una decina di giorni, dopodiché dovevo trovarmi un altro posto oppure andare a Los Angeles a vivere con mio padre. Quindi si sono messi a litigare su come tornare a casa: lei voleva prendere un taxi ma lui pensava che sarebbe stato meglio un particolare autobus diretto. Si sono arrabbiati a tal punto che Daria è salita su un taxi e Charles sull’autobus, e prima che io potessi seguire l’una o l’altro se n’erano già andati. Ho incontrato un uomo d’affari argentino con il quale abbiamo diviso il taxi per andare a Manhattan; a metà strada lui ha chiesto all’autista di accostare e nel parcheggio di un centro commerciale del Queens lui e l’autista hanno tirato della coca che il tizio aveva appena fatto passare attraverso la dogana. È stato allora che sono cominciati a mancarmi i Peace Corps.

I PROSSIMI APPUNTAMENTI CON PETER CAMERON




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