In francese, la parola "Livresse" non esiste: è un po' come se in italiano dicessimo "librità". Abbiamo però pensato che non ci dispiaceva utilizzarla come titolo della nostra prossima mostra, che ospita i libri di un maestro dell'illustrazione come Jean-Michel Folon.
Folon ha
attraversato la seconda metà del secolo scorso con l'inconfondibile
leggerezza dei suoi acquerelli: quelle tinte tenui, rosate, celesti,
verdine, che fanno da sfondo a uomini e donne privi di un'identità
precisa, ma legati tra loro da un costante senso di poesia. È questo
il sentimento che si trasmette in tutte le infinite applicazioni cui
l'artista ha messo mano: copertine e illustrazioni di libri e
riviste, certo, ma anche di dischi e agende... e poi un gran numero
di manifesti e di oggetti sparsi che vanno da magnifiche ceramiche
Ginori ai francobolli per il bicentenario della rivoluzione
francese.
Vedere sparsi per la Kasa questi colori nelle loro
svariate manifestazioni ci ha fatto amare anche questa parola nuova
che evoca leggerezza e libertà, e che con la sola aggiunta di un
apostrofo diventa l'ivresse: una ebbrezza che ti fa sentire nella
giusta atmosfera di sogno che merita il viaggio in queste
opere. Livresse apre martedì prossimo, 28 ottobre, alle
18.00.
K.

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