Arkadij e Boris Strugackij
LA SECONDA INVASIONE DEI MARZIANI
(titolo originale Второе нашествие марсиан, 1966)
traduzione di Marco Zapparoli
copertina di Andrea drBestia Cavallini
Marcos y Marcos
collana Gli Alianti
ottobre 2025
pp. 128, € 16,00
ISBN 9788892942257
Non lontano da Maratona accadono strani fenomeni: esplosioni, bagliori accecanti, vibrazioni del suolo simili a un grande terremoto. Mentre si sparge la voce che il Paese è stato invaso dai marziani, assieme al panico prende piede una strana insurrezione rivoluzionaria. I cittadini, più che agli extraterrestri, sembrano interessati a sfruttare nel migliore dei modi alcune singolari propensioni degli ‘invasori’. Fortissimi, generosi, parrebbero disposti a sborsare cifre ingenti per acquistare i succhi gastrici dei terrestri e diffondono una prodigiosa varietà di grano blu dotata di poteri nutritivi senza precedenti. Ma chi ha visto, realmente e da vicino, questi marziani? Chi ha avuto scambi con loro, che idea se ne è fatto? Esistono davvero, o si tratta di voci diffuse dal Regime, preoccupato di mettere a tacere le fazioni ribelli? Una potente allegoria contro il potere e il controllo dell’informazione. Un libro profetico, come molti dei fratelli Strugackij.
Arkadij e Boris Strugackij sono tra i massimi esponenti della narrativa del fantastico mondiale. Nato nel 1925, Arkadij si è dedicato al lavoro editoriale; Boris, nato nel 1933, alla ricerca astronomica. Insieme, i due grandi scrittori russi hanno raccontato scenari plausibili del futuro prossimo e lontano. Nel 1980 hanno pubblicato, dopo un lungo e tormentato conflitto con la censura istituzionale sovietica, il loro capolavoro, Picnic sul ciglio della strada, che ha ispirato a Tarkovskij uno dei suoi film più belli, Stalker. Anche È difficile essere un dio ha una straordinaria potenza immaginifica e ha ispirato a sua volta ben due film. Un miliardo di anni prima della fine del mondo, sempre pubblicato da Marcos y Marcos nella traduzione di Paolo Nori, racconta il pomeriggio di un astrofisico che in pieno agosto tenta invano di concentrarsi sulla sua ricerca, solleticato dalle più allettanti distrazioni. Arkadij è morto a Mosca nel 1991, Boris a San Pietroburgo nel 2012.
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