sabato 5 luglio 2025

Al Festival dei Due Mondi di Spoleto una nuova produzione: Novecento. Il duello

 

Domani domenica 6 luglio alle 21 la Piazza del Duomo di Spoleto ospita lo spettacolo Novecento. Il duello: nella nuova produzione realizzata per il Festival dei Due Mondi, il famosissimo testo di Alessandro Baricco è raccontato dal suo autore e interpretato dal pianista Stefano Bollani insieme al trombettista Enrico Rava. Baricco torna ancora una volta a Spoleto dopo il successo delle sue lezioni di musica nel 2024 e dello spettacolo Atene contro Melo nel 2023. Lo spettacolo è trasmesso anche in diretta su Rai 5.
Un pianista che si chiama come il secolo e che riconduce il mondo conosciuto al suo pianoforte: Novecento, testo teatrale di Alessandro Baricco diventato poi libro, film, fumetto e persino playlist, continua a produrre storie, suoni e visioni.
Nell’arte, diceva Stevenson, conta solo la polvere magica. Di questa polvere magica, Alessandro Baricco è, per così dire, il concessionario per la narrativa. Che parli di musica o che danzi di architettura, la sua arte affabulatoria crea ogni volta l’incanto, la fantasmagoria. Lavorando su testo e musica, Baricco e Bollani portano in scena una sfida all’ultimo colpo che Bollani descrive come «un confronto diretto tra parole e sonorità». Ad arricchire questo confronto, interviene anche il trombettista Enrico Rava, jazzista italiano fra i più conosciuti e apprezzati a livello internazionale.
Da una parte c’è Novecento, personaggio esplicitamente emblematico sintesi della molteplicità scintillante di quei tempi, capace di cogliere ogni stimolo, dal jazz a Debussy, dal folk alle musiche extraeuropee, ricreando tutto in modo pazzesco. Dall’altro Jelly Roll Morton, pianista americano inventore del jazz che sale a bordo del transatlantico per sfidare quel bizzarro Novecento la cui fama gli è insopportabile. «Evocarlo alla tastiera sarà come entrare nel mito», commenta Stefano Bollani.
Chi ne uscirà vincitore, come già sappiamo, è Novecento. Che mette al tappeto Morton non solo con la sua immaginifica bravura, ma anche perché, all’aggressività irosa di Jelly Roll, contrappone la forza della curiosità. Morton duella per vincere, Novecento per voglia di imparare qualcosa di nuovo dall’avversario.

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