Michele Antonio Piazza
FLORA SARDOA (1748-1788)
Saggio introduttivo, trascrizione del manoscritto autografo e note di Giancarlo Nonnoi
Edizioni di Storia e Letteratura
Collana Testi e studi di storia delle idee e della cultura n.235
marzo 2024
pp. vi-400 , Euro 45,00
ISBN 9788893598088
Opera del poliedrico chirurgo collegiato piemontese Michele Antonio Plazza (1720-1791) la Flora Sardoa, giunta fino a noi in forma manoscritta e di cui qui si propone la prima trascrizione integrale, è il più antico testo conosciuto di botanica sistematica sul mondo vegetale sardo. Vi vengono classificate oltre ottocento specie in base alla tassonomia e al metodo ideati da Linneo, una caratteristica che ne fa insieme un unicum tra gli studi floristici italiani del secondo Settecento.
Michele Antonio Plazza
(1720-1791), vissuto in Sardegna oltre trentacinque anni, si avvicinò al systema naturae linneiano nel corso di un soggiorno a Parigi e a Montpellier, dove frequentò con assiduità i giardini botanici ed ebbe modo di confrontarsi con alcuni dei principali fitologi e naturalisti francesi, tra cui Antoine e Bernard de Jussieu, Buffon, Guettard, d'Argenville, Bombard e Sauvages de Lacroix. Dopo un periodo trascorso a Torino, durante il quale fece parte dei circoli che animavano la nascente scienza sperimentale della capitale sabauda e fu tra i primi membri della neonata Società Privata Torinese, Plazza tornò a Cagliari nel 1759, per ricoprire la cattedra di chirurgia e dar vita alla relativa scuola. A partire da quella data, attraverso un lavoro di raccolta, di studio analitico e di documentazione, prese corpo il progetto della Flora Sardoa, alla quale il chirurgo-naturalista lavorò almeno fino al 1788, dedicandosi allo stesso tempo alla realizzazione del primo nucleo di un orto botanico con annessa un'accademia di agricoltura.
Giancarlo Nonnoi
è stato professore di Storia della filosofia moderna e di Storia della scienza all'Università di Cagliari. La sua attività di studio ha toccato molteplici tematiche e seguito diversi percorsi, con particolare attenzione per le intersezioni tra scienza e cultura. Con un gruppo di giovani collaboratori, ha creato il primo nucleo di documentazione in formato digitale sulla circolazione delle idee scientifiche e filosofiche nella Sardegna dell'età moderna. Tra le sue pubblicazioni Saggi galileiani. Atomi, Immagini e Ideologia (Am&D, 2000). Ha curato Circolazione d’idee, parole, libri, uomini e culture: Sardegna, Corsica, Toscana (CUEC, 2009) e, con Carlo Mulas, Riflessioni intorno ad alcuni mezzi per rendere migliore l’isola di Sardegna (1755-56) di Michele Antonio Plazza (Centro di studi filologici sardi, 2016).
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