Traduzione di Maurizio Gatti
O barra O Edizioni
Collana: in-Asia/Cambogia
O barra O Edizioni
Collana: in-Asia/Cambogia
marzo 2024
pp. 144, Euro 14,00
ISBN: 978-88-6968-145-5
I due romanzi brevi qui presentati per la prima volta in Italia, Sophat di Rim Kin e La rosa di Pailin di Nhok Them, sono le pietre miliari della letteratura cambogiana del Novecento, i testi che hanno dato inizio alla narrativa khmer contemporanea.
Entrambi fotografano l’immobilismo socio-culturale della Cambogia degli anni Trenta, un Paese dove vige l’assoluta deferenza nei confronti dei genitori e degli appartenenti alle classi superiori, giustificata dai valori della tradizione come la pietà filiale e dalla nozione buddhista di karma.
Le vicende di Sophat e Chet, i giovani orfani protagonisti dei due romanzi, conquistano i lettori cambogiani perché scardinano questa idea di destino predeterminato e immutabile, dimostrando come l’istruzione, la modestia e la dedizione possano essere strumenti di emancipazione e di riscatto sociale.
Il successo di questi romanzi è altresì dovuto al fatto che sono due appassionanti storie d’amore piene di colpi di scena, dove anche le donne, da sempre in condizioni di subalternità e ossequio alla volontà paterna, cominciano finalmente ad avere una voce e a decidere della loro vita.
pp. 144, Euro 14,00
ISBN: 978-88-6968-145-5
I due romanzi brevi qui presentati per la prima volta in Italia, Sophat di Rim Kin e La rosa di Pailin di Nhok Them, sono le pietre miliari della letteratura cambogiana del Novecento, i testi che hanno dato inizio alla narrativa khmer contemporanea.
Entrambi fotografano l’immobilismo socio-culturale della Cambogia degli anni Trenta, un Paese dove vige l’assoluta deferenza nei confronti dei genitori e degli appartenenti alle classi superiori, giustificata dai valori della tradizione come la pietà filiale e dalla nozione buddhista di karma.
Le vicende di Sophat e Chet, i giovani orfani protagonisti dei due romanzi, conquistano i lettori cambogiani perché scardinano questa idea di destino predeterminato e immutabile, dimostrando come l’istruzione, la modestia e la dedizione possano essere strumenti di emancipazione e di riscatto sociale.
Il successo di questi romanzi è altresì dovuto al fatto che sono due appassionanti storie d’amore piene di colpi di scena, dove anche le donne, da sempre in condizioni di subalternità e ossequio alla volontà paterna, cominciano finalmente ad avere una voce e a decidere della loro vita.
Rim Kin (1911-1959) è considerato uno dei fondatori della moderna letteratura khmer. Esordì con alcuni racconti seriali sulla rivista «Ratri Thnai Saur». Il suo romanzo Sophat, uscito nel 1942, fu il primo testo in prosa mai pubblicato in Cambogia. Ha lasciato raccolte di poesie, testi teatrali, quattordici romanzi e alcune traduzione dal francese. Dal 1955 al 1957 fu presidente dell’Associazione degli Scrittori Khmer. Fu anche attore di teatro e cinema e fondò una compagnia di produzione cinematografica.
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