MEMORIE STORICHE
Traduzione e cura: Vincenzo Cannata
con cartine B/N
pp. 2256 (vol 1. 640 + vol 2. 528 + vol 3. 496 + vol 4. 592)
con cartine B/N
pp. 2256 (vol 1. 640 + vol 2. 528 + vol 3. 496 + vol 4. 592)
Luni Editrice
marzo 2024
Euro 150
ISBN: 9788879848220
Lo Shiji, in italiano Memorie storiche, del grande storico cinese Sima Qian, scritto a cavallo tra il II e il I secolo a.C., opera monumentale della storiografia e della letteratura mondiali, sovente accostata alle Storie del sommo Erodoto, ha incontrato in Occidente una singolare, se non unica, certamente rara sorte: è stato ed è oggetto di innumerevoli studi critici, i cui titoli coprono moltissime pagine di bibliografie, ma finora, non era stata pubblicata un’edizione unitaria completa in lingua occidentale dei 130 capitoli che lo compongono.
Lo Shiji, in italiano Memorie storiche, del grande storico cinese Sima Qian, scritto a cavallo tra il II e il I secolo a.C., opera monumentale della storiografia e della letteratura mondiali, sovente accostata alle Storie del sommo Erodoto, ha incontrato in Occidente una singolare, se non unica, certamente rara sorte: è stato ed è oggetto di innumerevoli studi critici, i cui titoli coprono moltissime pagine di bibliografie, ma finora, non era stata pubblicata un’edizione unitaria completa in lingua occidentale dei 130 capitoli che lo compongono.
Oggi questa mancanza è finalmente superata dalla
presente Opera: presentiamo ai lettori di lingua italiana
l’unica edizione integrale unitaria in lingua occidentale, in
quattro volumi, con trascrizione fonetica in Pinyin, del testo
fondamentale della storiografia dell’antica Cina.
Nelle
Memorie storiche l’uomo, con le sue qualità e i suoi difetti, è
sempre il protagonista della narrazione: lo si coglie nei momenti di
eventi leggendari, in quelli dello scontro serrato tra princìpi
etici contrastanti, in quelli in cui mostra attenzione e affetto
verso la donna e quelli in cui la ignora, quelli in cui mette in
evidenza grandi doti di strategia militare, o grande cinismo verso
gli altri.
Sima Qian ci fa sapere quanto apprezzata
fosse in quei tempi la musica, sia come momento ludico, che come
strumento di governo; quanta importanza fosse attribuita all’assetto
dei territori e allo sviluppo delle vie di comunicazione, alla
conoscenza del cielo e alla costruzione del calendario. In tutte le
narrazioni ed eventi l’uomo è sempre presente anche perché è
molto usata la tecnica del dialogo: aperto, sottile, crudele,
aggressivo, perfino disastroso in alcuni casi. Le Memorie storiche
sono la summa di tutte le conoscenze dell’antica Cina, la carta di
identità di un Paese descritto e definito nei dettagli più di 2000
anni fa, narrata dal più grande storico di quello straordinario
Paese.
Sima Qian (145-87 a.C.) è stato il primo
grande storico della Cina antica, maestro riconosciuto e imitato da
tutti gli storici imperiali venuti dopo di lui. Seguendo le orme
del padre, Sima Tan, fu astrologo e annalista alla corte
dell’imperatore Wu della dinastia Han. Dal padre ereditò anche la
passione per la storia del paese, dalle origini leggendarie ai suoi
giorni, che si concretizzò nel monumentale Shiji – Memorie
storiche. Nel 99 a.C. accadde qualcosa che per Sima Qian avrebbe
avuto conseguenze devastanti. Una sua incauta frase, giudicata
offensiva nei riguardi dell’imperatore, lo indusse ad accettare la
pena dell’evirazione, in alternativa a quella capitale, pur di
mantenere la promessa fatta al padre, di completare l’opera, alla
quale si dedicò fino agli ultimi suoi giorni.
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