mercoledì 20 marzo 2024

Sara Mesa - LA FAMIGLIA - La Nuova Frontiera

Sara Mesa
LA FAMIGLIA
(titolo originale La familia, 2022)
traduzione di Elisa Tramontin
La Nuova Frontiera
collana Liberamente
febbraio 2024
pp. 224, Euro 17,50
ISBN 9788883734489 

 “In questa famiglia non ci sono segreti”, proclama all’inizio del libro Damián, il padre, un uomo di idee e ideali granitici, ossessionato dalla rettitudine e che considera la sua famiglia “Il Progetto”. Ma questa casa senza segreti è in realtà piena di crepe, e l’atmosfera oppressiva che aleggia tra le sue mura creerà, alla lunga, ipocrisie, inganni, menzogne e, alla fine, un irrefrenabile desiderio di fuga.
Composta da due bambine, due bambini, una madre e un padre, questa famiglia apparentemente normale, di classe media e piena di buone intenzioni, è la protagonista di un formidabile romanzo corale che abbraccia diversi decenni.
Nel seguire le sue storie, da molteplici angolature, sentiamo battere forte il desiderio di libertà e la critica ai pilastri che tradizionalmente hanno sostenuto, e ancora oggi in parte sostengono, l’istituzione familiare: autoritarismo e obbedienza, vergogna e silenzio.
Sara Mesa dimostra ancora una volta di possedere uno sguardo estremamente lucido e penetrante grazie al quale mette a nudo i comportamenti umani, individua i traumi profondi e ritrae in tutta la loro complessità le fragilità, le contraddizioni e le debolezze che ci caratterizzano.
Uno stile di una purezza estrema: arriva al fondo delle cose con una chiarezza stupefacente. – Publishers Weekly

L'incipit
Guardala dall’occhio del sogno. Il corridoio come centro geogra!co e frontiera. Stanze sui due lati. Percorrilo senza essere vista, da un estremo all’altro. Oppure attraversalo, da una camera a quella di fronte, con un salto pulito. Arrischiati a entrare. Forse dentro c’è già qualcuno, non lo sai. Se così fosse, non !atare, desisti. In caso contrario, non mettere il chiavistello. Il chiavistello non c’è. Guardala bene, prima di svegliarti. I punti ciechi e le tane. Parole che signi!cano l’esatto contrario di ciò che sembrano, sibilline. Il pettine che traccia l’ordinata riga in mezzo e il groviglio di capelli sotto il materasso. Le ante dell’armadio che non si chiudono del tutto. La fessura che rimane. Gli occhi che spiano. Non smettere di guardare, ora che ce l’hai davanti, in !amme dietro le palpebre. Calcola quanti passi ci sono tra un angolo e quello opposto. Sii precisa, è importante. Cogli le differenze tra il clic del pomello quando si chiude e il clic di quando si apre. Identi!ca il ronzio del telefono un attimo prima che squilli. Calibra il volume della tua voce nella risposta, modula con cura la messinscena. Guarda la luce che entra dal vetro e colora il legno di pino dei mobili. Guarda come rimbalza e si scaglia sulla parete a buccia d’arancia, luccica nello specchio del santuario coniugale, si frammenta e torna a fuggire dal balcone, svelta e sfrontata. Guardala spargersi sui gerani, umida e fresca, verso la strada proibita, i marciapiedi di fango, i cani randagi e la birra fredda che bisogna bere fuori, mai dentro. Guarda con attenzione, ma non dire niente. Solo guarda e impara.

Sara Mesa
(Madrid, 1976) è una pluripremiata autrice spagnola di racconti e romanzi. Ha pubblicato Cuatro por cuatro, finalista del premio Herralde, Cicatrice (Bompiani, 2017), premio El Ojo Crítico de Narrativa e segnalato tra i libri dell’anno da El País, El Mundo, ABC, El Español, Un incendio invisible, Cara de pan, la raccolta di racconti Mala letra e la novella Silencio administrativo. Il suo ultimo romanzo, Un amore, uscito nel 2020, è stato acclamato dalla critica spagnola ed è in corso di traduzione in numerosi paesi. 

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