pp. 88, euro 14
ISBN 979-12-80447-48-7
La nuova caccia all’ebreo di Pierluigi Battista, un pamphlet in cui il noto giornalista e scrittore raccoglie le sue riflessioni e i suoi scritti dal 7 ottobre 2023 in avanti.
È a partire da quella fatidica data che in Occidente ha preso il via una sorprendente e incessante caccia all’ebreo: Hamas ha lanciato un pogrom contro Israele uccidendo oltre mille civili e sequestrandone più di trecento. Un’ondata di antisemitismo, alimentata dal contrattacco israeliano a Gaza, si è abbattuta sul mondo intero: sinagoghe bruciate, studenti ebrei cacciati dalle università, passeggeri ebrei inseguiti negli aeroporti. L’autore passa così in rassegna gli eventi che si sono succeduti nell’ultimo anno e chiarisce le radici culturali di questo odio verso gli ebrei che, in Occidente, sembrava superato e sparito con la Shoah.
«È scoccato quel giorno l’inizio di una nuova, tragica storia della sensibilità e della mentalità collettiva, che ha perduto uno dei cardini fondamentali capaci di reggere l’ordine morale per almeno ottant’anni», scrive Battista. Una storia imprevista e terrificante «in cui la cultura democratica ha abdicato al suo ruolo, accettando passivamente lo scatenamento di una nuova caccia all’ebreo».
La cultura democratica di fronte a tutto ciò ha taciuto e continua a tacere, a non avere una reazione forte e l’autore si chiede, con grande preoccupazione, se ciò non voglia dire che l’antisemitismo, camuffato da antisionismo, non sia stato sdoganato: «Non eravamo uniti dal “mai più” declamato dai sepolcri imbiancati del Giorno della Memoria che oramai è soltanto un giorno senza più memoria?».
Pierluigi Battista tiene per
«Huffington Post», e su tutte le piattaforme, il podcast quotidiano
di libri e cultura Winston.
Nessun commento:
Posta un commento