III. LA CROCE
(traduzione di Andrea Berardini)
Utopia Editore
Collana Letteraria Europea
gennaio 2025
pp.504, € 18
ISBN 979-1280084927
(traduzione di Andrea Berardini)
Utopia Editore
Collana Letteraria Europea
gennaio 2025
pp.504, € 18
ISBN 979-1280084927
Nella Norvegia medievale, il matrimonio tra Erlend e Kristin è minacciato da vicissitudini economiche e politiche. Quando la coppia, assieme ai numerosi figli, si trasferisce a Jørundgård, nella tenuta paterna della donna, la tensione tra Erlend e il cognato Simon, un tempo innamorato di Kristin e ora compagno di sua sorella, sfocia in una lite di famiglia che causa la separazione tra la protagonista e il marito. L’amore è forte, ma i caratteri restano incompatibili e così, tra discussioni e tentativi di riavvicinamento, ingiurie e chiarimenti, la vita trascorre su un uomo e una donna che si sentono sempre più distanti dalla gioventù. A mano a mano che attorno a lei le persone più care vengono a mancare, Kristin si isola dal mondo, rasserenata dalla fede. Ormai anziana e stanca, decide di chiudersi in convento. Quando la peste inizia a mietere vittime, si adopera per aiutare gli ammalati, nella speranza di ottenere il perdono per una vita piena di errori e peccati. A cent’anni dall’uscita in Norvegia e a pochi mesi dalla ripubblicazione dei primi due capitoli in Italia, torna in una nuova traduzione il terzo volume della trilogia che valse a Sigrid Undset il premio Nobel, uno dei capolavori della letteratura mondiale.
Sigrid Undset nacque nel 1882 e crebbe a Oslo. Una serie di vicissitudini familiari, tra cui la morte prematura del padre, non le consentì una formazione scolastica serena e regolare. Iniziò a scrivere molto presto e divenne, ancora giovane, una delle voci più autorevoli della letteratura norvegese ed europea. Si distinse come autrice di romanzi storici, saghe e agiografie, spesso di ambientazione medievale.
A soli quarantasei anni, nel 1928, fu insignita del premio Nobel per la letteratura, che ne consolidò la fama internazionale. Mente cosmopolita e instancabile viaggiatrice, soggiornò in Germania e in Italia. Fu tra i primi intellettuali al mondo a esporsi contro il fascismo e il nazismo. Quando i tedeschi invasero la Norvegia, fu costretta perciò a fuggire negli Stati Uniti. Morì nel 1949 in patria, dove era rientrata alla fine della guerra.
Le sue opere, classici della contemporaneità tradotti in tutto il mondo, sono in corso di pubblicazione nel catalogo di Utopia.
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