S.J. Naudé
PADRI E FUGGITIVI
(titolo originale Fathers and Fugitives, 2023)
traduzione dall’inglese di Silvia Montis
Edizioni E/O
collana Dal Mondo
gennaio 2025
pp. 224, € 18,50
ISBN 9788833578460
S.J. Naudé è l’astro nascente
della letteratura sudafricana. Sulla scia di grandi scrittori
connazionali come Damon Galgut (Booker Prize), J.M. Coetzee e Nadine
Gordimer (ambedue premi Nobel), questo autore cinquantenne si sta
imponendo a livello internazionale come un nuovo, sorprendente
rappresentante di questa narrativa, segnata dalle esperienze
dell’apartheid, dell’esilio, del confronto razziale, della
frontiera.
Il protagonista del romanzo è un uomo gay
sudafricano. A Londra, dove vive, incontra in una galleria d’arte
due uomini serbi. Tra i tre si crea un rapporto strano. Non si
capiscono bene le intenzioni dei due serbi: vogliono semplicemente
fare amicizia oppure stanno architettando una truffa? I due si
sistemano in casa del sudafricano e vivono a sue spese. Ci sono
relazioni sessuali fra i tre uomini. Ma il sesso non sembra essere al
centro del loro rapporto. Lo convincono a seguirlo in una vacanza in
Serbia e il sudafricano si trova coinvolto in un’inquietante
avventura a Belgrado. Poi l’azione si sposta a Città del Capo,
dove il protagonista reincontra il ricco padre che lo aveva
diseredato anni prima. Il vecchio sta morendo e propone al figlio, se
vuole avere la sua eredità, di occuparsi di un cugino che vive in
una remota regione del Sudafrica. L’inatteso incarico lo porterà a
confrontarsi, prima con le gravi tensioni razziali che sussistono nel
suo paese, poi, a seguito di un ennesimo colpo di scena, con una
situazione ancora più straniante, in Giappone.
Tra atmosfere
kafkiane, avventure esistenziali, scenari internazionali, Naudé
racconta una storia piena di sorprese, di spiazzamenti, di personaggi
inattesi, ed entra dalla porta principale nel novero dei grandi
scrittori di oggi.
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