Claudio Meldolesi
FRA TOTO' E GADDA
Sei invenzioni sprecate dal teatro italiano
Prefazione di Laura Mariani
Cue Press
Collana I Saggi
settembre 2024
Euro 24,99
Lungo sei saggi di mirabile acutezza critica, Claudio Meldolesi racconta la storia di alcune idee che risultarono fin troppo all’avanguardia e che furono osteggiate e «scoraggiate dal teatro italiano negli anni Trenta-Cinquanta». Spaziando dalla versatilità comica di Totò alla regia d’avanguardia del giovane Strehler, dalla natura anomala di una stagione di Eduardo alla cultura attorica ricompresa da Apollonio, dalla trasmutabilità del teatro di Pirandello, fino alla drammaturgia al confine con il romanzo di Gadda, il volume ripercorre una stagione all’insegna del conflitto tra il conservatorismo di sistema e l’innovazione di singoli artisti. Il teatro emerge come disciplina «pienamente inserita nel tessuto delle scienze umane» che può ritrovare «con l’ausilio anche dell’antropologia e della sociologia, della letteratura e delle arti visive» nuova linfa vitale.
Claudio Meldolesi (nella foto di Rossella Vitti da Teatro e storia), nato nel 1942 e deceduto nel 2009, è stato professore di Drammaturgia e di Storia dell’attore presso l’Università di Bologna e socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei.
Allievo di Giovanni Macchia e attore diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico, ha scritto saggi fondativi sull’attore, la regia, la drammaturgia, i rapporti tra teatro e scienze umane (in particolare la sociologia e la letteratura) e il teatro di interazioni sociali.
È stato tra i fondatori delle riviste Teatro e Storia e Prove di drammaturgia e del bolognese Centro la Soffitta (1988).
Si è occupato di Brecht anche in Il lavoro del dramaturg (con Renata M. Molinari, Ubulibri, 2007).
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