venerdì 18 ottobre 2024

Mahmud Darwish - VORREI CHE QUESTA POESIA NON FINISSE MAI - emuse

 
Mahmud Darwish
VORREI CHE QUESTA POESIA NON FINISSE MAI
traduzione dall'arabo di Sana Darghmouni
Emuse editore
ottobre 2024
pp. 96, Euro 16
ISBN 9788832007787 

Nei versi contenuti in questa opera, il grande cantore della Palestina offre al lettore un’eredità preziosa, intrecciando le sue esperienze personali con i temi universali della vita e della morte e contemplando con lucidità l’avvicinarsi della fine.
Il poeta accetta l’inevitabilità del destino, consapevole del giudizio finale che la natura stessa impone. Non si limita a descrivere la fine, ma cerca di comprenderla e superarla, attraverso un’esplorazione del reale che si spinge oltre la circonferenza della tragedia palestinese e riflette lo sviluppo della poetica di Darwish.
Elias Khoury, curatore dell’edizione postuma, descrisse la poesia che dà il nome alla raccolta, probabilmente l’ultima sua poesia in ordine cronologico, con queste parole: «Un’opera poetica straordinaria, di quasi statura epica, l’apice del lirismo costruito da Darwish. Si può dire che questa sia davvero l’ultima parola pronunciata dal poeta. Il suo genio poetico raggiunge qui il culmine; il poeta combina coerenza, lirismo e qualità epica in una straordinaria fusione del suo rapporto con se stesso, le sue storie e la sua morte. […] Quest’uomo non è solo un poeta; respira parole, rende il ritmo parte della circolazione del suo sangue».
Pubblicata nella sua versione completa per la prima volta in italiano, questa raccolta è considerata il testamento poetico di Darwish e rappresenta una lucida ricerca di sé nell’ultimo tratto della vita e un viaggio straordinario nella parola.

Mahmud Darwish (1941-2008) è nato a al-Birwa, nell’alta Galilea.
Durante la costituzione dello stato di Israele nel 1948, il suo villaggio fu distrutto e la sua famiglia fuggì in Libano, rientrando in patria segretamente l’anno successivo.
Da giovane, dovette affrontare gli arresti domiciliari e la reclusione per il suo attivismo politico e per aver letto pubblicamente le sue poesie.
Per ventisei anni, fino al 1996, anno del suo rientro in Palestina, visse in esilio tra Mosca, il Cairo, il Libano, la Tunisia e Parigi.
Considerato il poeta più eminente della Palestina, e uno dei più grandi poeti arabi contemporanei, Darwish ha pubblicato una trentina di raccolte di poesie e prose, tradotte in più di ventidue lingue.

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