Claudio Morici
LA MALATTIA DELL'OSTRICA
Fandango Libri
ottobre 2024
pp. 156, Euro 13
ISBN 9791256360369
Una notte Claudio Morici viene svegliato dal figlio per parlare di dove si finisce quando si muore. Il bambino ha sei anni e il padre – giustamente – comincia a capire quanto sia impegnativo essere un bambino, ma anche essere padre.
Inizia davvero a preoccuparsi quando il figlio gli comunica di voler diventare scrittore, come lui, anzi come Michael Ende.
Solo che la vita di Ende più che ricordare La storia infinita è stata la sfiga infinita. Da qui prende il via una ricerca appassionata ed esilarante sulle vite di scrittrici e scrittori, una specie di indagine: Che facevano? Chi frequentavano? Quando scrivevano? Dove abitavano? Quindi Ende, Pavese, Poe, Woolf, Salgari, Wallace, Levi, Vonnegut, Rosselli…
Insomma, per Morici padre gli autori amati sono quasi tutti suicidi, molti finiti folli o alcolisti, tutti di sicuro inabili alla vita: pessimi modelli per un figlio.
Con una lingua ironica e una scrittura che riesce a collegare lingua parlata, ricerca storica ed episodi della vita famigliare, Morici scrive un libro capace di raccontarci i grandi autori che amiamo e pensavamo di conoscere, lasciandoci la possibilità di scoprire in fondo quanto fossero umani e quanto la letteratura sia stata per loro uno straordinario strumento di sopravvivenza.
Che continua a salvare anche noi.
Claudio Morici è scrittore, attore e content creator. Ha pubblicato cinque romanzi tra cui La terra vista dalla luna (Bompiani, 2009), L’uomo d’argento e Confessioni di uno spammer (E/O, 2012 e 2015). I suoi spettacoli girano nei circuiti off di tutta Italia. Pochi giorni prima del lockdown, ha partecipato alla finale di Italia’s Got Talent, con un pezzo comico in cui recensiva l’elenco telefonico di Roma del 2012. Con i suoi video satirici è stato ospite di Propaganda Live, Internazionale, Repubblica. it, Unione Buddhista Italiana e collabora dal 2021 con Play Books, il programma sui libri di RaiPlay. La malattia dell’ostrica è diventato un monologo prodotto dal Teatro Metastasio di Prato.
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