Elena Santagata
CON LE MANI IN TASCA
Guido Gozzano e il suo tempo
Edizioni di Pagina
Collana Duepunti, n. 90
no vembre2024
pp.150, euro 17
ISBN 9791256090600
«Con le mani in tasca» percorre le varie tappe della breve vita di Guido Gozzano, conosciuto principalmente per la sua raccolta I Colloqui, mettendone in evidenza luci e ombre e cercando di ricostruirne un profilo completo. Gozzano è ancora oggi uno dei nostri poeti più amati, ma anche più negletti: il poeta da recita scolastica, da bigliettino d’auguri, così caro alla tradizione popolare e allo stesso tempo così poco considerato dai critici di poesia. Lo scopo di questo lavoro non è solo di rivalutare la sua immagine, ma anche di fornire un’interpretazione della sua poesia e dell’epoca in cui è vissuto, liberandolo da alcune catene che lo opprimono da troppo tempo.
Un estratto
Guido Gozzano è ormai un classico. Le
sue due poesie più celebri, Le due strade e La
signorina Felicita, sono presenti in quasi tutte le antologie
scolastiche, ed è uno dei pochi poeti a comparire già nel
sussidiario delle elementari, con alcune celebri filastrocche e ninna
nanne per l’infanzia. Malgrado il suo nome sia noto a tutti, gli
studi sulla sua vita e sulla sua produzione hanno oggi subìto un
rallentamento, soprattutto se confrontati con la fortuna critica di
altri autori. Non sono mancate, negli anni passati, le edizioni
commentate dei suoi due libri di poesia, La via di
rifugio (1907) e i Colloqui (1911), nonché
alcuni studi settoriali di prose e versi, e una recente
edizione delle incompiute Farfalle (2024).
Per quanto concerne l’ambito degli studi critici di stampo monografico o biografico, il calo dell’interesse da parte degli studiosi nei confronti di Gozzano è ancora più evidente: sono stati pubblicati saggi di fondamentale importanza integralmente dedicati al poeta, come quelli di Edoardo Sanguineti; Alvaro Valentini, Bruno Porcelli; Aurelio Benevento; Marziano Guglielminetti; Franco Contorbia; Mariarosa Masoero; Giuseppe Zaccaria; Marina Paino; Luciano Bossina, che si uniscono ai numerosi articoli, agli atti di alcuni rilevanti convegni, ai diversi e significativi studi miscellanei che dedicano a Gozzano uno o più capitoli, infine agli studi sulle prose indiane e alle accurate edizioni delle lettere.
Questo libro vuole proporre uno studio integrale che approfondisca e attualizzi alcuni aspetti fondamentali della produzione gozzaniana e, allo stesso tempo, ne riabiliti l’immagine di poeta, che oggi sembra quanto mai relegata a alcuni stereotipi e a false interpretazioni, senza considerare i dati contenuti in alcune biografie, esaustive ma ormai datate.[18] Per esempio, ancora poco chiaro è il modo in cui la figura di Gozzano si collochi nel panorama intellettuale e artistico del suo tempo e discordanti sono stati i pareri degli studiosi a proposito della sua appartenenza o meno al filone crepuscolare, senza contare il giudizio di chi ha visto in Gozzano il precursore della cultura pop e il massimo esponente primonovecentesco del kitsch.
Per quanto concerne l’ambito degli studi critici di stampo monografico o biografico, il calo dell’interesse da parte degli studiosi nei confronti di Gozzano è ancora più evidente: sono stati pubblicati saggi di fondamentale importanza integralmente dedicati al poeta, come quelli di Edoardo Sanguineti; Alvaro Valentini, Bruno Porcelli; Aurelio Benevento; Marziano Guglielminetti; Franco Contorbia; Mariarosa Masoero; Giuseppe Zaccaria; Marina Paino; Luciano Bossina, che si uniscono ai numerosi articoli, agli atti di alcuni rilevanti convegni, ai diversi e significativi studi miscellanei che dedicano a Gozzano uno o più capitoli, infine agli studi sulle prose indiane e alle accurate edizioni delle lettere.
Questo libro vuole proporre uno studio integrale che approfondisca e attualizzi alcuni aspetti fondamentali della produzione gozzaniana e, allo stesso tempo, ne riabiliti l’immagine di poeta, che oggi sembra quanto mai relegata a alcuni stereotipi e a false interpretazioni, senza considerare i dati contenuti in alcune biografie, esaustive ma ormai datate.[18] Per esempio, ancora poco chiaro è il modo in cui la figura di Gozzano si collochi nel panorama intellettuale e artistico del suo tempo e discordanti sono stati i pareri degli studiosi a proposito della sua appartenenza o meno al filone crepuscolare, senza contare il giudizio di chi ha visto in Gozzano il precursore della cultura pop e il massimo esponente primonovecentesco del kitsch.
Elena Santagata è assegnista di
ricerca all’Università di Bari. I suoi interessi riguardano
principalmente la poesia italiana contemporanea, in particolare la
produzione poetica del primo Novecento e le relative questioni di
filologia d’autore. È autrice di una monografia su Eugenio Montale
(«Col rovescio del binocolo». Montale e il sublime del comico,
2022) e ha pubblicato su numerose riviste scientifiche («Autografo»;
«Studi e problemi di critica testuale»; «Luziana»).
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