«Su Goffredo leggeremo tante cose,
perché era un uomo dalle tante vite, dalle tante passioni, dalle
tante amicizie, dai tanti umori addirittura. Lo voglio ricordare solo
per un paio di queste cose straordinarie che erano sue e che ha
sempre trasmesso agli altri.
Mi faceva ridere. Negli ultimi
anni abbiamo lavorato assieme alla collana Piccola Biblioteca Morale,
che lui dirigeva per la nostra casa editrice. Abbiamo trascorso
insieme molto tempo e i ricordi più belli sono quelli delle cento
storie buffe che mi ha raccontato. Aneddoti con personaggi famosi
come Luis Buñuel, Elsa Morante, Bianca Guidetti Serra, Fabrizia
Ramondino, Alex Langer, Federico Fellini e moltissimi altri. Sempre
divertenti, dissacranti ma con un lato di empatia. Coglieva gli
aspetti contraddittori delle persone, i loro difetti e debolezze, ma
con umanità. Era così: ti attaccava violentemente, ma poi ti
abbracciava. Ti faceva morire dal ridere e, al tempo stesso, morire
per una visione tragica che aveva del mondo.
Era un contadino
cresciuto nelle campagne povere dell’Umbria ed era anche un
intellettuale cosmopolita, capace di confrontarsi con l’immensa
varietà del mondo. Non ho mai conosciuto un'altra persona come lui,
in grado di tenere insieme tante visioni ed emozioni diverse e di
trasmetterle agli altri. Ha sempre pagato il prezzo di questo
anticonformismo e di questo coraggio e di questo rifiuto di chiudersi
dentro gli asfittici recinti del nostro mondo intellettuale.
Onore
a te, Goffredo. Continueremo a ridere della follia e della meschinità
del mondo».
Sandro Ferri, fondatore delle Edizioni E/O
«Quando avevo sette anni ho perso in
aeroporto un bastone che con i miei genitori gli avevamo preso in
Africa in un banchetto sul ciglio della strada e che mi era stato
affidato mentre i Sandri cercavano di recuperare le valigie, e non ho
mai smesso di sentirmi in colpa. Lui in cambio quando lo incrociavo
in ufficio mi gridava di non essere borghese, apriva porte e
tracciava sentieri, ci abbracciava soffocandoci. Lo incrociavo,
spessissimo, su qualche soglia. Grazie a Goffredo ho conosciuto tante
storture del mondo, tante ridicolaggini e ingiustizie, ma anche tante
meraviglie intellettuali, e il mio grande amore. Era così, un
mucchio di cose insieme e posso dire che comunque non ha mai avuto
bisogno di quel bastone».
Eva Ferri, editrice delle Edizioni
E/O
nella foto, Sandro ed Elena Ferri
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