Postfazione di Andrea Cortellessa
Italo Svevo Edizioni, Biblioteca di Letteratura Inutile
pp. 248 arabe intonse , maggio 2022, Euro 16
ISBN 978-88-99028-67-1
Il libro
«In che modo possiamo usare la parola scritta senza tenere conto delle immagini che premono fuori e dentro di noi?».
Da
qualche anno tutti o quasi abbiamo in tasca un dispositivo che ci
permette di riprodurre il nostro sguardo e di rilanciarlo senza
soluzione di continuità nel mondo. Cosa succede, però, quando a
fotografare, anzi a postfotografare, è qualcuno che ha scelto come
ambito di lavoro e come strumento di espressione la parola scritta?
Perché poeti e narratori decidono di aderire a un social come
Instagram, dove dominano le immagini? E quale rapporto si instaura
fra scrittura e fotografia? Sedici autrici e autori – poeti,
romanzieri, saggisti e traduttori – rispondono a queste domande
fino a delineare un paesaggio in evoluzione, che richiede di essere
interpretato, o almeno osservato attentamente.
Dialoghi con
Gherardo Bortolotti, Emmanuela Carbé, Tommaso Di Dio, Giorgio Falco,
Carmen Gallo, Helena Janeczek, Guido Mazzoni, Giulio Mozzi, Gianluca
Nativo, Davide Orecchio, Francesco Pecoraro, Tommaso Pincio, Laura
Pugno, Sabrina Ragucci, Alessandra Sarchi, Emanuele Trevi.
L'autrice
Maria Teresa Carbone insegna Giornalismo all’Università Roma Tre e si occupa di educazione alla lettura. Ha coordinato la redazione di «alfabeta2» fino alla chiusura nel 2019. In precedenza ha diretto la sezione Arti di «pagina99» ed è stata redattrice di «il manifesto». Insieme a Nanni Balestrini ha firmato il programma Millepiani su Cult Network Italia. Ha pubblicato I luoghi della memoria (Dedalo, 1986), 99 leggende urbane (Mondadori, 1990), 111 cani e le loro strane storie (Emons, 2017) e Calendiario (Aragno, 2020).
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