martedì 12 luglio 2022

Dantiel W. Moniz - LATTE SANGUE FUOCO - NNE

 

Dantiel W. Moniz
LATTE SANGUE FUOCO
(Milk Blood Heat, 2021)
traduzione di Gioia Guerzoni
NN Editore
pp. 222, 2022, Euro 18
ISBN 9791280284570


Il libro

Nel caldo umido e nella natura lussureggiante della Florida, due ragazzine si giurano eterna amicizia e giocano a pensare a tutti i modi in cui potrebbero morire; una giovane sposa si interroga sulla maternità, indecisa se portare avanti una gravidanza; due cuginette imparano sulla propria pelle cosa significa sopravvivere; una donna perde il figlio che ha in pancia e si sente capita solo da un polipo. I racconti di questa raccolta sono abitati da donne che nonostante le diversità si scoprono unite visceralmente, anelli di una catena che risale fino all’origine del tempo. E anche se a volte sono assalite dalla paura di crescere e dalla sensazione di annegare, trovano la forza di rompere schemi familiari e sociali spinte dal desiderio di affondare nelle pieghe più intime di se stesse e di aprirsi a ogni incandescente promessa d’amore.

Seducente e spirituale, saggio e sovversivo, Latte Sangue Fuoco racconta di madri, sorelle, figlie e amiche che affrontano tragedie ordinarie e feroci rese dei conti, donne che esplorano il lato oscuro dei propri istinti e non hanno paura di viverlo nel corpo, con la consapevolezza che essere umani significa accogliere l’intero spettro delle emozioni, crudeltà e tenerezza, rabbia e passione, vergogna e tentazione.

Questo libro è per chi abbassa il finestrino per far volare una mano come un’aquila nella brezza, per chi pensa che zucchero e panna siano una medicina per ogni malattia, per chi ha scoperto il suo futuro dentro un sogno, e per chi sa riconoscere il bambino dentro di sé, una creatura spensierata che dondola su un’altalena fino a diventare una capocchia di spillo tra le nuvole.



L'incipit

Il rosa è il colore delle ragazze” dice Kiera, e lei e Ava si tagliano il palmo e guardano il sangue gocciolare in una ciotola piena di latte, il colore che tinge piano la superficie, piccoli fiori rossi che sbocciano. Ava studia Kiera, il modo in cui tiene ferma la mano – come se fosse abituata a tagliarsi – mentre il sole filtra dalla finestra della cucina e le illumina i riccioli. La sua bocca è una linea dritta, sottile, ma gli occhi giallo-verdi sono enormi, spalancati. Occhi strani, dice sempre la madre di Ava, co la stessa smorfia che fa quando estrae i loro capelli dello scarico dalla vasca da bagno.

Le ragazze sono da Kiera perché i suoi genitori credono nella “libertà d'espressione” e loro possono scalare alberi e pescare rane e stare sdraiate per ore sul pavimento del soggiorno con i cuscini presi dal divano, a guardare cartoni animati e mangiare cereali zuccherati da grosse ciotole di metallo. A casa di Ava sono maschiacci, sono pigre, sua madre è sempre nervosa, Kiera non le piace, ma sono amiche da due mesi – da fine agosto, quando hanno iniziato la terza media e Kiera le si è avvicinata durante la lezione di ginnastica e le ha detto: mi sembra di annegare, e anche se non vedeva acqua da nessuna parte, Ava ha capito. Anche lei aveva quella sensazione ogni tanto, qualcosa di pesante che la soffocava, ed era difficile parlarne, soprattutto con sua madre. Cercare di darle un nome era come spalare parole dalla pancia, un secchio dopo l'altro, tutta quella fatica per poi non ritrovare mai il significato che intendeva.

Questa è una delle tante differenze tra lei e Kiera – che la verità su di loro cambiava a seconda di quale madre la raccontava – e Ava di chiede spesso se le differenze ci sono solo perché Kiera è bianca o c'è qualcos'altro. Qualcosa sotto la pelle. Quest'anno le è venuta la mania delle dualità, del poter guardare una cosa in due modi: gli occhi di Kiera, strani e magici, la sua tristezza, sia immaginaria sia palpabile.


L'autrice

Dantiel W. Moniz scrive per la Paris Review e Harper’s Bazaar e insegna alla University of Wisconsin-Madison. Latte Sangue Fuoco è stato selezionato per diversi premi tra cui il PEN/Jean Stein, il PEN/Robert W. Bingham e il Dylan Thomas Prize, ed è stato incluso nei libri migliori del 2021 da Time, Washington Post, Elle, O, The Oprah Magazine, BuzzFed, Million, Electric Literature.



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