Torna il Salìber Fest, il festival del libro della città di Salemi giunto alla seconda edizione. Un festival ancora troppo giovane eppure mai stato acerbo, dalla visione chiara, dall’obiettivo dichiarato: aprire le menti, guardarsi attorno e mettere a fuoco con sguardo nuovo, condividere la necessità dell’ascolto, l’importanza del dialogo, la meraviglia della buona Letteratura.
Quattro giorni, dal 27 al 30, di incontri con numerose firme, nomi eccellenti e bravissimi esordienti, che si alterneranno sul palco del Salìber per presentare sì i loro libri, ma anche e soprattutto per aiutare a fare chiarezza, per riuscire a tracciare e leggere insieme quella mappa in cui in mezzo a tanti pericoli è segnata la parola umanità.
Lo scorso anno, appena terminata la prima edizione del festival, scegliemmo subito come tema successivo – quello di quest’anno insomma- “il viaggio” ma nessuno di noi poteva immaginare quello che sarebbe successo in un solo anno.
Le notizie - il più delle volte tragiche - che giungevano e ancora giungono da ogni parte del mondo. Il Medio Oriente, l’Afghanistan e quello che sembra, adesso, l’abbandono dei Curdi. E ancora il Mediterraneo, i 108 giorni di prigionia dei pescatori mazaresi in Libia e poi la brutale guerra nel cuore del nostro continente. L’Europa. Abbiamo sentito così il dovere di abbandonare destinazioni e storie rassicuranti per attraversare invece la complessità del globo. Rischiare. Ma riuscire a comprenderlo alla fine, forse, questo mondo. Un viaggio per conoscere l’umano e il disumano. Il dolore e la ribellione. La libertà. Questo vuole essere la seconda edizione del Salìber Fest. Non un viaggio rassicurante, ma necessario quello sì. Cammineremo in un mondo minato, tra le macerie della guerra, le torture di regimi che non conoscono diritti, tra le onde alte del Mediterraneo. Attraverseremo confini e celle, avremo paura e proveremo dolore. Ma da questo viaggio ne usciremo migliori. Avremo con noi la potenza della poesia, versi di donne veramente libere, provenienti da tutto il mondo, raccolti con cura dalla poetessa Maria Grazia Calandrone. Un’antologia poetica preziosa, “Versi di Libertà. 30 poetesse da tutto il mondo” edito da Mondadori e che bisognerebbe portare nelle scuole. Chiederemo aiuto alla Filosofia e sarà proprio il professore più amato dai ragazzi, Matteo Saudino, a dover tirare le somme a dirci dove stiamo andando, e se in rotta di collisione, come sembra, ad insegnarci ad essere ribelli, sì, ma con filosofia.
Inoltre, si alterneranno in presenza ed in collegamento – il covid non fa sconti a nessuno – autori fantastici che ci hanno regalato nell’ultimo anno libri indispensabili, come l’esordiente Mattia Corrente che ha scritto per Sellerio “La fuga di Anna”, Alessandra Carati ed il suo “E poi saremo salvi”, Catia Catania autrice di “La cala. Cento giorni nelle prigioni libiche”, Fariborz Kamkari con “Ritorno in Iran”, Sarah Iles Belmonte ed il suo esordio per Rizzoli “La pittrice di Tokyo”.
Uno spazio importante sarà dedicato ad un classico del Novecento, “Viaggio al termine della notte”, capolavoro assoluto di Celine. Una scelta coraggiosa e non scontata che mi vedrà sul palco insieme all’attore Silvio Spisso per un reading della prima parte dell’opera. Un libro sulla notte dell’uomo, pagine che si fanno sguardo che nulla perdona a sé e agli altri. Una lunga affascinante narrazione che racconta l’orrore della guerra ed un viaggio per sfuggire alla miseria umana.
Un festival, il Salìber, decisamente ambizioso che si fa forte della rete di partnership che negli anni ha intrecciato. Oltre al sostegno del Comune di Salemi, le sponsorizzazioni di Alleanza Assicurazioni, U Toccu e Stramondo, anche la presenza di Unicef e Mediterranea, e ancora della Rete dei Castelli di Sicilia, della ProLoco Salemi, di Unpli Trapani, del CineKim Fest.
E poi le media partnership dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, di questo meraviglioso giornale online, Tp24 che ringrazio, di Saleming Visit Borgo Salemi, di Luoghi d’autore.
Una menzione a parte merita BiblioTp, la rete delle biblioteche dalla provincia di Trapani grazie alla quale è stato avviato un percorso fruttuoso che ha portato al Patto intercomunale per la Lettura e adesso, proprio pochi giorni fa, alla sottoscrizione della rete delle rassegne e dei festival della provincia di Trapani. Proprio questo deve fare un festival, fare rete con la realtà locale e limitrofa, tessere legami e formare comunità.
Partiremo oggi per questa avventura, isseremo le vele e saremo pronti a navigare in mare aperto. Parleremo di viaggio, e lo faremo nel ricordo di Gloria, energia preziosa per Salemi, protagonista della vita culturale, che amava il cielo e adesso vola in eterno.
Il direttore artistico
Filippo Triolo
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