sabato 2 luglio 2022

Susan Choi - ESERCIZI DI FIDUCIA - BigSur

 

Susan Choi
ESERCIZI DI FIDUCIA
(Trust Exercise, 2019)
traduzione di Isabella Zani
BIGSUR 52
pp. 311, gennaio 2021, Euro 18
ISBN 978-88-6998-238-5  



Il libro

Sono gli anni Ottanta; David e Sarah, quindicenni, frequentano un’accademia d’arte drammatica e si sono appena innamorati; come molte storie adolescenziali, la loro sarà breve, intensa, piena di passione e di incomprensioni, esposta alle interferenze dei coetanei e degli adulti, fra cui il carismatico professor Kingsley. A distanza di quindici anni, un’ex compagna di scuola ripercorre gli eventi di quei mesi da un altro punto di vista, rivelando che ciò che ci è stato raccontato è solo una versione imperfetta e parziale dei fatti. E ancora più avanti nel tempo, con un ulteriore ribaltamento di prospettiva, scopriremo (forse) la dolorosa verità.

Un romanzo a più voci che racconta l’amicizia, il desiderio, la fragilità e le ossessioni degli adolescenti, le dinamiche di sesso, potere e consenso, il delicatissimo rapporto fra insegnanti e allievi e l’attrito fra verità e finzione in ogni forma di racconto, dal teatro alla letteratura; appassionante e sorprendente, ricco di sottigliezza psicologica e colpi di scena, è l’opera che ha definitivamente consacrato presso critica e pubblico un’autrice già finalista al premio Pulitzer.


L'incipit

Nessuno dei due ha la patente. David compie sedici anni l’anno prossimo in marzo, Sarah in aprile. Adesso siamo ai primi di luglio e i due sono ancora lontani dai sedici e dalle chiavi di un’auto. Restano due mesi di estate, un tempo che appare infinito, ma a livello intuitivo loro avvertono anche che non è un intervallo lungo e passerà molto in fretta. Il loro livello intuitivo è sempre molto acutizzato, quando stanno insieme. L’intuito gli dice solo cosa vogliono, non come ottenerlo, e la cosa è intollerabile. La loro storia è cominciata sul serio quest’estate, benché il prologo abbia richiesto tutto l’anno scorso. Per tutto l’autunno e la primavera dell’anno scorso hanno vissuto sempre e solo in riferimento l’uno all’altra, e visti come un tacito binomio dal resto del mondo. Poco sottolineata ma universalmente percepita, questa tensione fra loro, inquieta per non dire pericolosa. Quando fosse cominciata era più difficile da dire. Entrambi avevano fatto delle esperienze – nessuno dei due era vergine – e questo poteva aver sia accelerato che rallentato gli eventi. L’autunno di quel primo anno, tutti e due avevano cominciato la scuola legati a qualcuno che andava in un altro posto, più normale. Mentre la loro scuola era speciale, mirata ad attirare i più bravi in certe discipline da tutti i posti normali della metropoli e oltre, fino alle desolate cittadine di cintura: ardito esperimento dieci anni prima, adesso era un istituto d’élite, trasferito di recente in un nuovo e costoso fabbricato pieno di dotazioni «professionali» di «livello internazionale». Una scuola intesa a separare, a recidere legami che era preferibile recidere, relegare all’infanzia. Sarah e David lo avevano accettato come uno dei dolorosi riti necessari alla loro eccezionale futura esistenza; forse, addirittura, avevano profuso un surplus di tenerezza sui residuali partner mentre li dismettevano. La scuola si chiamava «Citywide Academy for the Performing Arts» ma loro due e tutti gli altri allievi e docenti la chiamavano, con una certa boria, capa. Alla capa gli allievi del primo anno di Teatro facevano Scenotecnica, Shakespeare, Musica a Prima Vista e, al corso di recitazione, Esercizi di Fiducia: tutti termini che, gli era stato insegnato, richiedevano la maiuscola in virtù del loro legame con l’Arte. Di Esercizi di Fiducia ce n’era una varietà apparentemente infinita. Alcuni erano basati sul dialogo e somigliavano alla terapia di gruppo; altri richiedevano silenzio, occhi bendati, cadute all’indietro da tavoli o scale a pioli sull’intreccio formato dalle braccia dei compagni. Quasi tutti i giorni bisognava mettersi supini sulle fredde mattonelle del pavimento in quella che Sarah, molti anni dopo, avrebbe appreso essere la posizione yoga del cadavere. L’insegnante, il professor Kingsley, passava tra loro felpato come un gatto in morbidi mocassini di pelle a punta, cantilenando un mantra di consapevolezza muscolare. Lasciate che la consapevolezza vi si spanda negli stinchi, riempiendoli adagio dalla caviglia al ginocchio. Lasciateli diventare liquidi e pesanti. Anche mentre percepite ogni cellula, mentre la abbracciate con la consapevolezza così acuita, la state lasciando andare. Lasciatela andare. Lasciatela andare. Sarah si era conquistata l’ammissione con un monologo tratto dalla versione teatrale dell’Invito di nozze di Carson McCullers. David, che era stato a un laboratorio estivo di teatro, aveva fatto Willy Loman in Morte di un commesso viaggiatore. Il primo giorno di scuola Kingsley si era insinuato nell’aula come una lama – si muoveva in un silenzio da imboscata – e non appena i ragazzi avevano smesso di parlare, cioè quasi subito, gli aveva rivolto uno sguardo che nei recessi della mente Sarah ancora rivedeva. Pareva mescolasse il disprezzo a una sfida. Secondo me non valete niente, diceva quello sguardo, investendoli come un getto d’acqua fredda. E poi, come a stuzzicarli, rettificava: ...o magari mi sbaglio? theatre, aveva scritto col gesso Kingsley a grandi lettere sferzanti sulla lavagna. «Scritto così, all’inglese», aveva detto. «Scrivetemelo theater all’americana anche una volta sola, e vi boccio». Erano queste le prime parole che aveva detto, in realtà, non lo sdegnoso «Secondo me non valete niente» che si era immaginata Sarah.


L'autore

Susan Choi (1969) è nata negli Stati Uniti da padre coreano e madre ebrea americana. Vive a Brooklyn e insegna letteratura inglese a Yale. È autrice di cinque romanzi, fra cui American Woman (2003), finalista al premio Pulitzer, e A Person of Interest (2008), finalista al PEN/Faulkner Award e vincitore del PEN/W.G. Sebald Award. Esercizi di fiducia, che ha vinto il National Book Award per la narrativa nel 2019, è il suo primo libro tradotto in Italia.

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