LA BAMBOLA DI KOKOSCHKA
(A Boneca de Kokoschka, 2010)
Traduzione di Marta Silvetti
La Nuova Frontiera,
pp. 240, aprile 2016, Euro 17
ISBN 9788883733000
Il libro
“Una persona non esiste solo perché ha un corpo. Le serve una vita sociale. Le serve la parola, l’anima. Ci servono testimoni, gli altri. Per questo Kokoschka fece in modo che la domestica mettesse in giro delle voci sulla bambola. Storie: come se esistesse, come se avesse un’esistenza simile alla nostra.”
In una Dresda devastata dai bombardamenti, s’intersecano e si fondono le vite di Isaac Dresner, giovane ebreo tedesco che si è rifugiato nello scantinato di un negozio di uccelli per sfuggire alle persecuzioni naziste; di Bonifaz Vogel, il proprietario del negozio, e della pittrice Tsilia Kacev, che con il suo vestito verde e il cuore infreddolito, attraversa la vita di entrambi come l’ombra leggera di un passero. In questo triangolo fa irruzione Mathias Popa, autore de La bambola di Kokoschka, che racconta la storia del pittore Oskar Kokoschka e della sua bambola fatta a immagine e somiglianza dell’amata Alma Mahler. Con grande ironia e inventiva, Afonso Cruz costruisce un magistrale gioco di matrioske, dove realtà e finzione si incontrano e dove lo sguardo dell’altro è fondamentale per la nostra storia e la nostra identità.
L'autore
Afonso Cruz è nato nel 1971 a Figueira da Foz, in Portogallo. È scrittore, illustratore e musicista. Con La Nuova Frontiera ha già pubblicato Gesù beveva birra, eletto libro dell’anno dai lettori di Público e Time Out. Nel 2012 ha vinto il premio dell’Unione Europea con La bambola di Kokoschka.
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