(To the Lake: a Balkan Journey of War and Peace, 2020)
Traduzione di Anna Lovisolo
Crocetti Editore, collana Mediterranea
pp. 376, maggio 2022, Euro 20
ISBN 9788883063596
Il libro
“Ho
viaggiato in territori lontani. Ho tentato la fuga. E tuttavia sono
qui, in riva al lago, in cerca di risposte,” scrive Kapka
Kassabova, che in riva ai laghi di Ocrida e Prespa ha le sue radici,
in un incrocio di confini che separano Grecia, Albania e Macedonia
del Nord.
Un centro geografico che è anche un appuntamento, a
lungo disatteso, con le storie della sua famiglia, attraversata dalle
migrazioni e dai rivolgimenti della storia. Più di cent’anni fa
partì la bisnonna lasciando il Regno di Jugoslavia per quello di
Bulgaria, la imitò la nonna quando quegli Stati avevano già
cambiato nome, e poi la madre, verso la Nuova Zelanda, e Kapka di
nuovo in Europa. Una genealogia di sradicati: donne e uomini che ogni
volta devono cominciare da zero in posti dove a stento sanno
pronunciare i loro nomi, in cerca di una pace che può diventare
perversamente elusiva. Mentre la storia dell’Europa centrale
incombe alle loro spalle, tormentandoli con i fantasmi dei conflitti
peggiori e la dolcezza delle tradizioni antiche.
Queste pagine,
all’esplorazione di un confine dove Oriente e Occidente si
intrecciano mescolando lotte sanguinose e splendidi amori, ci
interrogano su come la geografia e la politica si imprimano nelle
famiglie e nelle nazioni, ponendoci di fronte alle domande più
cruciali sulla sofferenza umana e sulla nostra capacità di
cambiamento.
Vincitore in Francia del Premio per miglior libro straniero 2021.
L'autrice
Kapka Kassabova è nata nel 1973 a Sofia, in Bulgaria, dove è cresciuta, prima di trasferirsi in Nuova Zelanda, e ora vive nelle Highlands scozzesi. Poetessa e scrittrice, i suoi libri hanno ricevuto numerosi premi e riconoscimenti. In Italia è stato pubblicato il saggio Confine. Viaggio al termine dell’Europa (EDT 2019), vincitore del British Academy Book Prize for Global Cultural Understanding, del Saltire Scottish Book of the Year, del Prix Nicolas Bouvier, dell’Edward Stanford-Dolman Travel Book of the Year e dello Highland Book Prize.
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