Edmondo De Amicis
LA LETTERA ANONIMA
prefazione di Demy Sessa
introduzione di Ugo Mancini
Infinito edizioni
settembre 2025
pp. 92 con illustrazioni b/n, euro 13
ISBN 9788868618414
“Le lettere anonime sono state una forma di comunicazione affascinante, inquietante e a volte distruttiva fin dai primi esempi conosciuti, un fenomeno che ha attraversato secoli e che ha preso piede soprattutto nella società moderna – scrive la Content Creator Demy Sessa nella prefazione a La lettera anonima di Edmondo De Amicis. Fin dal 1895, anno in cui la stampa e la comunicazione scritta avevano acquisito una centralità fondamentale nelle vite quotidiane, le lettere anonime hanno suscitato emozioni contrastanti: paura, confusione, rabbia, ma anche un senso di impotenza, la sensazione di non poter reagire a un attacco il cui autore si cela dietro l’ombra dell’anonimato. Non più una comunicazione tra conoscenti, ma un messaggio lanciato nell’oscurità, privo di responsabilità, di volto, di identità”.
Edmondo De Amicis nel breve saggio pubblicato nel 1897 dal titolo La lettera anonima analizza, con una prosa vivace e accattivante il fenomeno sociale della lettera anonima, molto diffuso alla fine del XIX secolo, rimandando con una serie di passaggi anticipatori alla piaga contemporanea dell’odio online. Fenomeno diffuso in ogni parte d’Italia, la lettera anonima colpiva a quel tempo persone di diversa estrazione sociale, come accade oggi con l’instancabile attività degli odiatori da tastiera.
De Amicis paragona a un “monello che non può vedere un muro bianco senza sentire il bisogno d’imbrattarlo” chi non riesce a sopportare la felicità o il successo altrui senza provare tale e tanta invidia da rovinare la sua serenità “sputandovi sopra” il suo “inchiostro venefico”. Aggiungendo che probabilmente, a dispetto della quantità di lettere anonime inserite nelle buche delle lettere di tutta Italia, gli autori di quei testi odiosi sono pochi e rosi da una perfida invidia, oltre che persone considerate spesso… per bene. Altro riferimento, questo, alle esperienze che oggigiorno agitano il Web.
Edmondo De Amicis (Oneglia, 1846-Bordighera, 1908), scrittore, giornalista e grande viaggiatore, comincia la sua carriera lavorativa come militare e in qualità di ufficiale nel 1866 prende parte alla Terza guerra d’indipendenza. Nel 1871 lascia l’esercito e si trasferisce a Torino, dove aderisce al socialismo (1891) e accentua il suo impegno sociale, come traspare dalle sue opere. Tra i suoi libri, vanno ricordati Spagna (1873), Olanda (1874), Ricordi di Parigi (1879), Cuore (1886), Il romanzo di un maestro (1890), Fra scuola e casa (1892), La maestrina degli operai (1895), La carrozza di tutti (1899), oltre al saggio linguistico L’idioma gentile (1905), con cui sostenne le scelte manzoniane.
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