Sìrbiu Orrù Mele
A SA SARDA
prefazione di Matteo Boe
postfazione di Sara Corona
Catartica edizioni
collana Ziggurat
settembre 2025
pp. 248, euro 18
ISBN 9791281401631
Il libro analizza la criminalizzazione della società agropastorale, interpretando la cultura sarda come il relitto di una “società contro lo Stato” occupata da una “potenza estranea”. Rileva come la criminalità tipica sarda nasca dalla sovrapposizione di un sistema imposto dall’esterno a quello indigeno: un ordine giuridico che pretende di giudicare una società che rifiuta lo Stato in quanto le è estraneo. Spiega come, per difendere la propria terra, la propria cultura e il proprio ordine sovrano, la società sarda si ribelli all’aggressione colonialista e il banditismo assuma valore di resistenza nazionale e sociale. Il culto secolare dell’autonomia familiare e comunale, della libertà primigenia, il codice di vita millenario, la ribellione sociale indigena, si esaltano nell’interpretazione anarchista e l’eversione a sa sarda, orientando la resistenza culturale all’attacco diretto al potere accentrato.
Sìrbiu Orrù Mele , nato a Nùgoro nel 1988 da padre nugorese e madre ortzaese, residente a Ortzai (NU). Parenti pure a Nule e a Yertzu. Maturità linguistica, parla fluente in portoghese. Laurea triennale in Scienze Politiche, studi internazionali, con tesi in Storia delle dottrine politiche intitolata Ribellione sociale indigena e anarchismo in Sardegna. Certificazione provvisoria sperimentale della conoscenza della lingua sarda, livello C1. Servo pastore dal 2013/2014. Dal 2019/2020, pastore di pecore e capre, iscritte all’albo genealogico della razza sarda, allo stato semibrado in territorio di Ortzai. Lettore di poesia sarda, saggi su lingue e cultura della Sardegna, etnologia, antropologia politica e strategia rivoluzionaria. Da Mereu e Poddighe a Stirner e Bakunin, Gramsci, Cavalleri, Bonanno, Öcalan, Kaczynski. Da Sun Tzu a Guevara. Curioso della biodiversità della natura e delle culture indigene.
Nessun commento:
Posta un commento