Immanuel Kant
ANTROPOLOGIA PRAGMATICA
Introduzione, traduzione e commento di Alberto Tettamanti
Armando
settembre 2025
pp. 416, euro 28
L’Antropologia pragmatica (1798), l’ultima opera pubblicata da Kant, può essere considerata come il suo testamento spirituale, oltre che come un vero e proprio manifesto dell’Illuminismo europeo. Essa risponde alla domanda «che cos’è l’uomo?», ma con un approccio diverso da quello seguito nelle tre Critiche. Scopo della presente edizione è di riproporre, in una nuova traduzione e con un commento dettagliato del testo, quest’opera di Kant, che, pur non avendo avuto la fortuna delle altre opere kantiane, contiene una quantità enorme di osservazioni e di conoscenze che ancora oggi sono per noi di grande interesse e di grande attualità.
Immanuel Kant (1724 – 1804), considerato uno dei filosofi più importanti del pensiero occidentale, fu il più significativo esponente dell'Illuminismo tedesco, anticipatore degli elementi basilari della filosofia idealistica e di gran parte di quella successiva. Kant concepì la propria filosofia come una rivoluzione filosofica (o "rivoluzione copernicana"), volta a superare il dogmatismo metafisico, che per Kant caratterizzava il pensiero precedente, e ad assumere i caratteri di una ricerca critica sulle condizioni del conoscere.
Alberto Tettamanti si è laureato nel 1980, all’Università di Torino, con Luigi Pareyson e ha poi conseguito nel 1987 il dottorato di ricerca con una tesi sulla filosofia politica del Romanticismo tedesco. Per Armando Editore ha curato l’edizione, con traduzione e commento, della Fondazione della metafisica dei costumi (2020) e della Critica della ragion pura di Kant (2021), della Monadologia di Leibniz (2021), dell’Etica di Spinoza (2023), dei Pensieri di Pascal (2023), de Il fondamento della morale di Schopenhauer (2024) e de Sull’Etica di Spinoza di Leibniz (2025).
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