a cura di Giuseppe Flora, Alessandro Anil
MOVIMENTI, ACQUE, SOLILOQUI
Poesia bengalese moderna
Officina letteraria
2025
pp. 200, 10 ill. in b/n, € 18,00
ISBN 9788833672915
La poesia moderna in India si scrive in oltre quindici lingue, inglese compreso. La poesia moderna bengalese può vantare un indiscusso primato: dal 1913, data del premio Nobel per la letteratura conferito a Rabindranath Tagore, è stata tradotta in quasi tutto il mondo. In realtà a essere tradotte sono state prevalentemente le opere di Tagore, molto noto in Italia e nel resto d’Europa. Gli altri poeti, coevi o posteriori, sono poco conosciuti nel nostro paese, nonostante la loro raffinata produzione e i fermenti letterari ai quali si ricollegano. Questo volume non ha la pretesa di colmare quel vuoto, ma intende presentare, per la prima volta in italiano, alcune di quelle voci tra le più espressive dalla seconda metà del Novecento ai giorni nostri. Il volume si compone di un saggio introduttivo, che riannoda tradizioni letterarie classiche, medioevali e moderne al senso della contemporaneità della poesia. Figura un saggio su Buddhadeb Basu, figura chiave del Modernismo bengalese e la traduzione di sue tre poesie. Seguono i versi dei poeti Nazrul Islam, Jibanananda Das, Shakti Chattopadhyay, Sankha Ghosh, Joy Goswami, nella traduzione di Alessandro Anil, candidato al premio Strega Poesia, e quella di tre voci femminili del Minimalismo contemporaneo.
Giuseppe Flora ha conseguito il dottorato di ricerca presso la Jawaharlal Nehru University di New Delhi. È autore di diversi saggi sulla storia e la cultura dell'India moderna. Tra i suoi contributi recenti: On Fairy Tales, Intellectuals and Nationalism in Bengal (1880-1920) (Istituti editoriali e poligrafici internazionali, 2002); Tagore and Italy: Facing History and Politics (2008); Dandyism in Nineteenth Century Bengal: An Exploration (2014); India as a Wonderland: International Outlook and Counterculture (2020) Alessandro Anil (1990) ha vissuto in india fino a sedici anni, a Santiniketan (West Bengal), frequentando la scuola fondata dal poeta Rabindranath Tagore. Conclude gli studi in Filosofia e Letteratura in Inghilterra. Esordisce nel 2019 con Versante d’esilio (Minerva editore), con cui vince il premio Camaiore, il premio Guido Gozzano, opera prima, e il premio Città di Como. Sempre nel 2019 pubblica insieme a Franca Mancinelli e Maria Grazia Calandrone, Come tradurre la neve (Animamundi Editore). Viene inserito nell’antologia Poeti nati negli anni Novanta (Ladolfi, 2020). Nel 2023 publica Terra dei ritorni (Samuele editore-Pordenonelegge), con cui è candidato al Premio Strega Poesia 2024. Drammaturgo e regista, dal 2021 è direttore artistico del Centro Theatre House - Sources Research Performative Arts, con cui oltre alla direzione artistica e la formazione professionale, si occupa di educazione e integrazione nel mondo lavorativo per fasce meno abbienti.
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