Peter Bichsel
A un giornalista che gli
chiedeva perché fosse diventato scrittore, Peter Bichsel rispose:
«Ho avuto la sfortuna di essere un cattivo calciatore». Queste
parole già permettono di farsi un’idea dello sguardo limpido e
della peculiare ironia di un autore tanto discreto quanto
imprescindibile, che ha segnato la letteratura europea degli ultimi
cinquant’anni.
Peter Bichsel (Lucerna, 24 marzo 1935) è uno scrittore svizzero, conosciuto soprattutto per i suoi racconti brevi e le sue rubriche sulla stampa scritta e alla radio. Dopo la pubblicazione di brevi testi letterari, soprattutto poesie, in riviste e giornali, esce nel 1960 la sua prima opera in prosa, in un'edizione privata. Nell'inverno a cavallo tra il 1963 e il 1964 partecipa a un corso di scrittura in prosa a Berlino, tenuto dallo scrittore e critico letterario Walter Höllerer. Documentano questa esperienza le testimonianze raccolte nel volume Prosaschreiben e il romanzo Das Gästehaus, scritto a più mani dai partecipanti del corso (tra cui Hubert Fichte e Klaus Stiller); Bichsel vi contribuisce con il primo capitolo. Nel 1964 diventa di colpo famoso grazie ai racconti brevi della raccolta In fondo alla signora Blum sarebbe piaciuto conoscere il lattaio. Il Gruppo 47, il più importante circolo letterario tedesco di quegli anni, lo accoglie entusiasta tra le sue file e nel 1965 gli consegna il Premio per la Letteratura.
LA POIANA
Di ubriaconi, poliziotti e della bella Maghelona
Di ubriaconi, poliziotti e della bella Maghelona
(titolo originale Der Busant: Von Trinkern, Polizisten
und der schönen Magelone, Suhrkamp Verlag AG, febbraio 2000)
traduzione di Gabriella de' Grandi
Casagrande
Collana «Scrittori»
Collana «Scrittori»
2024
pp.136, Euro 20.00 (CHF 20.00)
pp.136, Euro 20.00 (CHF 20.00)
ISBN 9791255590194
La poiana raccoglie otto racconti dai risvolti
ora comici, ora romantici, ora inquietanti, accomunati però da un
tema costante: il narrare. Si direbbe che Bichsel tenti qui un
esperimento: cerca di cogliere il segreto del narrare… narrando.
Così eccolo calarsi, nel racconto che dà il titolo al libro, nei
panni dei cantastorie antichi e riscrivere la leggenda medievale di
Pietro di Provenza e della bella Maghelona, amanti divisi costretti a
cercarsi per tutta la vita (ma nella sua versione non vagano tra
foreste e castelli, bensì tra le bettole e gli uffici di una
cittadina contemporanea); e poi condurci, in Carriera, nella sua
officina, dove assembla davanti a noi un personaggio avviandolo al
suo destino, come un giocattolo meccanico; o eleggere a protagonista,
in Una dichiarazione per l’apprendista di Prey, un narratore tanto
preso dal raccontare da dimenticarsi di vivere – ma Bichsel è
pronto a riscattarlo, facendo della sua vita povera di eventi un
resoconto sorprendentemente avvincente.
Di racconto in racconto, ci si avvicina sempre più all’essenza misteriosa del narrare: un nucleo pulsante dove la memoria, bacino di aneddoti e storie, incontra le innumerevoli possibilità dell’immaginazione. Ma non si può narrare senza qualcuno che ascolta: e così le vere eroine ed eroi di questo libro sono coloro che, come te, stanno leggendo.
Di racconto in racconto, ci si avvicina sempre più all’essenza misteriosa del narrare: un nucleo pulsante dove la memoria, bacino di aneddoti e storie, incontra le innumerevoli possibilità dell’immaginazione. Ma non si può narrare senza qualcuno che ascolta: e così le vere eroine ed eroi di questo libro sono coloro che, come te, stanno leggendo.
Peter Bichsel (Lucerna, 24 marzo 1935) è uno scrittore svizzero, conosciuto soprattutto per i suoi racconti brevi e le sue rubriche sulla stampa scritta e alla radio. Dopo la pubblicazione di brevi testi letterari, soprattutto poesie, in riviste e giornali, esce nel 1960 la sua prima opera in prosa, in un'edizione privata. Nell'inverno a cavallo tra il 1963 e il 1964 partecipa a un corso di scrittura in prosa a Berlino, tenuto dallo scrittore e critico letterario Walter Höllerer. Documentano questa esperienza le testimonianze raccolte nel volume Prosaschreiben e il romanzo Das Gästehaus, scritto a più mani dai partecipanti del corso (tra cui Hubert Fichte e Klaus Stiller); Bichsel vi contribuisce con il primo capitolo. Nel 1964 diventa di colpo famoso grazie ai racconti brevi della raccolta In fondo alla signora Blum sarebbe piaciuto conoscere il lattaio. Il Gruppo 47, il più importante circolo letterario tedesco di quegli anni, lo accoglie entusiasta tra le sue file e nel 1965 gli consegna il Premio per la Letteratura.
Nel 1968 inizia a tenere una rubrica
dapprima sul settimanale Weltwoche, attualmente sulla
rivista Schweizer Illustrierte. Queste rubriche costituiscono da
allora in poi la sua attività principale. Nel 2014 è comparsa
su Schweizer Illustrierte l'ultima puntata della sua
rubrica Notabene.
Nel 1970 si dimette per protesta,
assieme ad altri 20 autori, dall'Associazione Svizzera degli
scrittori e partecipa alla fondazione del Gruppo Olten, un
movimento letterario di orientamento pacifista e sociale. Peter Bichsel è membro dell'Accademia
di belle Arti di Berlino e socio corrispondente
dell'Accademia tedesca di lingua e poesia di Darmstadt.
Un fondo con le sue carte si trova
presso l'Archivio Svizzero di Letteratura (ASL) a Berna.
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