traduzione di Giorgia Spadoni
prefazione di Elvira Mujčić
Bottega Errante Edizioni
collana Radar / 11
2025
pp. 144, euro 17
ISBN 9791255670650
Premio Letterario Elias Canetti
Quest’opera è stata pubblicata grazie al sostegno finanziario del National Culture Fund della Bulgaria all’interno del programma TRANSLATION GRANT ’24.
La traduzione è stata realizzata durante la residenza artistica a Next Page creative presso la Casa della Letteratura e della Traduzione di Sofia.
Quest’opera è stata pubblicata grazie al sostegno finanziario del National Culture Fund della Bulgaria all’interno del programma TRANSLATION GRANT ’24.
La traduzione è stata realizzata durante la residenza artistica a Next Page creative presso la Casa della Letteratura e della Traduzione di Sofia.
In un remoto villaggio sulle montagne dell’Albania la giovanissima Bekià è segretamente innamorata di una ragazza bulgara, ma è destinata a sposare un uomo. La comunità in cui vive è governata dalle leggi del Kanun – un antico insieme di norme patriarcali – dove il valore di una donna si misura in buoi e i conti tra gli uomini si regolano con il sangue. Bekià decide di sottrarsi al matrimonio nell’unico modo possibile: fare voto di castità e diventare così una vergine giurata. Prende il nome maschile di Matja e con la sua scelta porta la famiglia intera alla distruzione. La storia autentica di una donna che combattendo per la propria identità si confronta con il senso del dovere e con le regole della società patriarcale dei nostri giorni.
L'incipit
tanti saluti da mio fratello
dice il fratello di Nemanja e spara con il fucile una volta sola
il caldo corpo di mio padre crolla sulle foglie secche, i suoi grandi occhi, inchiodati su di lui, i grandi occhi di mio padre inchiodati agli occhi del fratello di Nemanja, le sue forti mani afferrano mio padre e lo girano là, dove il sole tramonta, lui è eccitato nel guardare le sue dita sporche di sangue, se le pulisce sulla camicia di Murrash, gli araldi della morte diffondono la notizia dell’uccisione, hanno sparato a Murrash, Murrash è stato ammazzato, hanno abbattuto Murrash vicino ai melograni selvatici, Murrash, Murrash, Murrash, grida mia madre e affonda nelle sue gonne in mezzo alla strada, vita mia, Murrash, il vento porta le grida degli araldi, le grida raggiungono mia madre lungo la strada nera verso casa e la sbattono a terra, quattro uomini forzuti camminano lungo la strada nera verso casa, su quattro rami di faggio portano il corpo di mio padre, la strada è sconnessa, i portatori inciampano piegandosi, il corpo di mio padre si solleva e si abbassa come una tosse, lo mettono ai miei piedi e quello non si muove più, adesso devo fare tutte le domande, secondo il Kanun, devo chiedere ai portatori quello che devo chiedere, apro la mia bocca, dalla quale esce soltanto l’aria calda, l’aria calda nel freddo davanti alla faccia dei portatori, l’aria calda non abita più davanti al viso di mio padre, forza, Matja, mormorano ai propri baveri i portatori, non mi guardano negli occhi, non vogliono vedere la morte del padre negli occhi di sua figlia, piuttosto guarderebbero la morte negli occhi del padre, ma negli occhi di sua figlia mai, loro vogliono andare a dormire tranquilli nei loro letti, mentre io devo rimanere in piedi per non perdere il controllo del mio corpo, un colpo di tosse, e dico, cosa mi portate
ferita o morte
René Karabash (1989) nom de plume di Irena Ivanova, è scrittrice, sceneggiatrice, regista teatrale e attrice. Per il suo ruolo da protagonista in Godless, film di Ralitza Petrova, ha vinto numerosi premi come migliore attrice ai festival cinematografici di Sarajevo, Locarno, Stoccolma e Varna. È fondatrice di The Rabbit Hole, accademia di scrittura creativa dove insegnano alcuni dei più importanti scrittori, sceneggiatori e drammaturghi della Bulgaria. Colei che resta, suo romanzo d’esordio, è stato tradotto in inglese, arabo, francese, polacco, bosniaco e macedone.
Giorgia Spadoni (1996) Traduttrice e interprete. Si specializza all’Università di Sofia San Clemente di Ocrida. La sua traduzione di Circo Bulgaria di Dejan Enev per Bottega Errante è finalista al premio Peroto per la migliore traduzione dal bulgaro nel 2023 e vincitrice del premio Polski Kot per la miglior traduzione in italiano da una lingua slava nel 2024. È autrice di A Sofia con Georgi Gospodinov (Giulio Perrone Editore). Viaggia a est con Kukushka Tours ed è tra i membri fondatori del progetto Meridiano 13.
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