K. O LA FIGLIA DESAPARECIDA
(K. Relato de una busca, Expressao Popular, Sao Paulo 2011)
Traduzione di Vincenzo Barca
Giuntina
Diaspora
pp.176, gennaio 2016, Euro 15,00, brossura
L’incipit
“La tragedia era già inesorabilmente maturata quando, quella
domenica mattina, K. Sentì per la prima volta l’angoscia che presto l’avrebbe
travolto completamente. Da dieci giorni la figlia non telefona. Avrebbe
incolpato poi l’assenza di riti familiari, ancora più necessari in tempi
difficili, la telefonata una volta al giorno, il pranzo la domenica. Sua figlia
non legava con la sua seconda moglie.”.
Il libro
K. è la storia di un padre alla ricerca della figlia,
desaparecida nel 1974 durante la dittatura militare in Brasile; la storia di
una ricerca in cui ogni indizio si dissolve prima di prendere forma concreta e
durante la quale i ricordi dell’Europa riaffiorano foschi: il vecchio
rivoluzionario polacco fuggito in tempo dalla Shoah non può fare infatti a meno
di paragonare il vuoto lasciato dallo sterminio nazista al vuoto lasciato dalla
scomparsa della figlia. La cronaca della ricerca di K. assume il ritmo di un
thriller e, mentre il senso di colpa di essersi dedicato più al culto della
letteratura yiddish che a sua figlia lo tormenta, K. affronta indomito e senza
timore qualsiasi strada pur di avvicinarsi alla verità. Nel suo percorso K.
arriverà inevitabilmente alle domande fondamentali che si pongono di fronte a
ogni ingiustizia, ma inesorabilmente rimarrà all’oscuro del destino della
figlia.
L’autore
Bernardo Kucinski, discendente da una famiglia di ebrei
polacchi, è nato a San Paolo nel 1937. Dopo la laurea in fisica, ha sempre
lavorato come giornalista per molte testate nazionali e come corrispondente di
giornali inglesi. Ha insegnato giornalismo all’Università di San Paolo e, dal
2003 al 2006, è stato consigliere speciale del presidente Lula. Autore di molti
testi economici e politici, ha esordito in letteratura con questo romanzo, già
tradotto in numerosi paesi.
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