METAFISICHERIE
Luigi Capuana e la cultura
medianica tra Ottocento e Novecento
Presentazione
di Vittorio Sgarbi
Prefazione di Clementina Giuffrida
Fotografie di Luigi Capuana
Copertina e illustrazioni di Luca Ferracane
Edizioni
Ex Libris | Palermo - Collana Lo zibaldonePrefazione di Clementina Giuffrida
Fotografie di Luigi Capuana
Copertina e illustrazioni di Luca Ferracane
16,00 €,
novembre 2019, brossura
Il libro
Il testo si offre, senza
alcuna pretesa di completezza, quale agevole introduzione all’opera saggistica,
letteraria e fotografica inerente lo spiritismo di Luigi Capuana, per mostrarne
il ruolo di primo piano in stretto legame alla temperie culturale nazionale,
transalpina e statunitense dell’epoca, da Lombroso a D’Annunzio, da Wilde a
Poe, da Zola a Richet.
Il primo nero su bianco di Capuana sullo spiritismo risale a un afoso agosto del 1864, quando, ospite di un certo Poggi a Firenze, magnetizza e fotografa Beppina, la figlia diciottenne posseduta dallo spettro di Ugo Foscolo, del quale desiderava da tempo scriverne la biografia. In verità la sua vocazione per l’occulto è stata assai precoce, ispirata alle conversazioni tra lo zio Antonio e i suoi amici appassionati di medianità o ai racconti dei contadini delle campagne intorno a Mineo. Storie tradizionali di mercanti saraceni, anime foriere di fortuna o sventura, e di nonne, spiriti della casa o streghe che scambiano i bambini.
Tutta l’opera di Capuana è attraversata dalla costante del dubbio, dalla tensione tra realtà e finzione, tra Verismo e Simbolismo, tra certezze della scienza e metafisicherie del possibilismo, tanto da rendere limitante, se non vana, una rigida classificazione del poliedrico scrittore siciliano, ancor oggi noto soltanto come uno tra i massimi esponenti del Realismo letterario.
Il testo è accompagnato da una cospicua galleria di fotografie dello stesso Capuana, dalle illustrazioni del librettista e scenografo palermitano Luca Ferracane e da una ricca bibliografia utile a supportare il lettore in questo affascinante viaggio nel mondo dell’occulto.
Il primo nero su bianco di Capuana sullo spiritismo risale a un afoso agosto del 1864, quando, ospite di un certo Poggi a Firenze, magnetizza e fotografa Beppina, la figlia diciottenne posseduta dallo spettro di Ugo Foscolo, del quale desiderava da tempo scriverne la biografia. In verità la sua vocazione per l’occulto è stata assai precoce, ispirata alle conversazioni tra lo zio Antonio e i suoi amici appassionati di medianità o ai racconti dei contadini delle campagne intorno a Mineo. Storie tradizionali di mercanti saraceni, anime foriere di fortuna o sventura, e di nonne, spiriti della casa o streghe che scambiano i bambini.
Tutta l’opera di Capuana è attraversata dalla costante del dubbio, dalla tensione tra realtà e finzione, tra Verismo e Simbolismo, tra certezze della scienza e metafisicherie del possibilismo, tanto da rendere limitante, se non vana, una rigida classificazione del poliedrico scrittore siciliano, ancor oggi noto soltanto come uno tra i massimi esponenti del Realismo letterario.
Il testo è accompagnato da una cospicua galleria di fotografie dello stesso Capuana, dalle illustrazioni del librettista e scenografo palermitano Luca Ferracane e da una ricca bibliografia utile a supportare il lettore in questo affascinante viaggio nel mondo dell’occulto.
Estratto
Io come il capo delle assise,
giuro, sul mio onore e sulla mia coscienza, che tutto quello che son per
raccontare non ho aggiunto nessuna frangia, neanco una virgola di mio. [...] La
ripetizione, a sazietà, di un dato fenomeno mi rende certo di non aver
osservato male, di non esser caduto in preda di illusioni ottiche o di
allucinazioni di esaltato. [...] I documenti che non provengono dalla mia
personale esperienza, posso garantirli egualmente come esenti di frode; alcuni
perché, nati sotto i miei occhi, fanno parte integrante delle mie ricerche e
dei miei tentativi, altri perché provenienti da persona ben conosciuta e della
cui lealtà e buona fede non è possibile dubitare. [...] Mi pare di fare un
bell’atto di coraggio mettendomi a raccontar fatti e presentar docu-menti
contro i quali so, anticipatamente, di dover trovare armata la diffidenza, la
preoccupazione e, lasciamelo dire, la presuntuosa ignoranza di gran parte del
pubblico. [...] Pei fatti, pei fatti soltanto, son pronto a stender la mano sul
fuoco e a lasciarvela bruciare.
da Spiritismo? -
1884
L’autore
Gian Mauro Sales Pandolfini
[Palermo 1978], antropologo, si occupa di credenze popolari, siciliane e
classiche attinenti la sfera magico-rituale e di fenomeni legati allo
spiritismo medianico e magnetico tra Ottocento e Novecento. Ha contribuito al
disvelamento dell’opera saggistica e letteraria, inerente l’occultismo, di
Luigi Capuana, sostenendo il dialogo interdisciplinare tra antropologia e
letteratura. Già redattore e amministratore multimediale presso diverse case
editrici palermitane, è stato archivista presso la biblioteca del Dipartimento
dei Beni culturali-storico-geografico-antropologici dell’Università degli Studi
di Palermo; ha collaborato e collabora all’allestimento di mostre d’arte
moderna e contemporanea presso diverse istituzioni pubbliche e private; è stato
consulente antropologo e coordinatore editoriale per conto dell’ex Assessore ai
Beni Culturali e all’Identità siciliana della Regione Sicilia Prof. Vittorio
Sgarbi. Scrive per l’organo ufficiale dell’Istituto Euroarabo di Mazara del
Vallo, “Dialoghi Mediterranei”.
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