LA CLAUSOLA DEL PADRE
(Pappaklausulem, Jonas Hassen Khemiri 2018)
Traduzione di Katia De Marco
Einaudi
Supercoralli
pp.256, settembre 2019, Euro 19,50, rilegato, sovracoperta
L’incipit
“Un nonno che è anche un papà torna nel Paese che non ha mai lasciato. E' in coda per il controllo passaporti. Se il poliziotto dietro il vetro inizierà a fare domande sospettose, il papà che è anche un nonno manterrà la calma. Non darà dello stronzo al poliziotto. Non gli chiederà se ha comprato l'uniforme per corrispondenza. Si limiterà a sorridere e a mostrare il passaporto, ricordando al poliziotto che è cittadino di questo Paese e non è mai stato via per pià di sei mesi. ”.
Il libro
.
Un «figlio che è anche un padre» prende un congedo di
paternità e resta a casa a occuparsi dei figli mentre la moglie va a lavorare.
Quando il «padre che è anche un nonno», due volte all’anno, ritorna a
Stoccolma, pretende che il figlio si occupi anche di lui. In mezzo ci sono
loro, le donne – sorelle, madri, figlie – che provano a tenere insieme un mondo
che sembra sempre piú intenzionato ad andare in pezzi. Raccontando la storia di
una famiglia totalmente nevrotica e (quindi) perfettamente normale, Jonas
Khemiri scrive il suo romanzo piú imprevedibile, divertente, doloroso e vero.
Come ogni anno, un «padre che è anche un nonno» torna in
Svezia a curare i suoi interessi e visitare la famiglia che ha abbandonato. Il
padre ha cultura e tradizioni che si scontrano con la «svedesità» dei figli. E
il suo atteggiamento borioso non facilita di certo i rapporti. Un tacito
accordo vincola il figlio a occuparsi di lui a ogni penoso ritorno. Ora che a
sua volta ha dei figli, un lavoro che odia e una vita da cui vuole fuggire,
vedersi riflesso nel padre è l’ultima delle cose che vorrebbe fare. Anche sua
sorella è già madre e incinta di un altro bambino che non è sicura di voler
tenere: la sorte del feto sarà affidata a una singola connessione telefonica. Ma
dieci giorni possono influenzare in modo inatteso le dinamiche di una famiglia
tormentata dai fantasmi del passato e dai non detti del presente. Se per questi
buffi personaggi, che potrebbero essere scappati dal set di un film di Wes
Anderson, esiste una possibilità di riscatto, può venire solo dall’innocenza e
dalla freschezza delle nuove generazioni. Jonas Khemiri è uno scrittore
europeo: la contemporaneità dello sguardo, la capacità di raccontare le
relazioni delle famiglie moderne, i sentimenti di chi vive sotto i cieli del
«vecchio continente», le paure e le inquietudini di una società multietnica e
in trasformazione, fanno di Khemiri una delle voci piú importanti da ascoltare
per capire chi siamo.
«Khemiri è il grande innovatore della letteratura svedese.
La sua capacità di infondere energia e vigore alla scrittura è semplicemente
unica».
«Jönköpings-Posten»
«Jönköpings-Posten»
«La clausola del padre è scritto in maniera divina, piú
attento alla vita vera che alle convenzioni letterarie, con personaggi
complessi, umanissimi con tutte le loro contraddizioni».
«Klassekampen»
«Klassekampen»
«Un romanzo tenero e scintillante allo stesso tempo.
Un’iniezione di vitamine per noi lettori».
«M-magasin»
«Non ricordo l’ultima volta che ho letto una descrizione
cosí vera di cosa vuol dire essere genitori oggi».
«Vårt Land»
L’autore
Jonas Hassen Khemiri, scrittore e sceneggiatore, è nato a
Stoccolma, dove tuttora vive. Nel 2004 il suo primo romanzo, Ett öga
rött (Un occhio rosso), ha vinto il prestigioso Borås Tidning per il
miglior romanzo d'esordio. Il suo secondo romanzo, Una tigre molto
speciale, è uscito in Italia per Guanda, mentre Iperborea ha
pubblicato Tutto quello che non ricordo, il libro con cui Khemiri ha vinto
l'Augustpriset 2015, il piú alto riconoscimento letterario svedese, ed è stato
candidato al Premio Strega Europeo. I libri di Khemiri sono stati tradotti in
oltre venticinque lingue e le sue pièce rappresentate in tutto il mondo. Per
Einaudi ha pubblicato La clausola del padre (2019).
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