BENVENUTI
A LAGOS
(Welcome
to Lagos, 2017)
Traduzione
di Chiara Brovelli
Fandango Libri
pp.
272, marzo 2021, Euro 22, brossura
Il libro
Se Chibundu Onuzo intitola ironicamente il suo secondo romanzo Benvenuti a Lagos, è perché Lagos a differenza della maggior parte delle altre città, non ha un cartello di benvenuto. Più che a una città infatti si ha accesso a un mondo, vero e proprio microcosmo dove duemila anime, ogni giorno, si riversano dalle campagne per realizzare i propri sogni. Cinque i protagonisti di questa fiaba moderna, tutti in cerca di un nuovo inizio.
Chike Ameobi è un militare che viaggia con Yemi, suo subalterno: disertori incapaci di metabolizzare lo sterminio di civili perpetrato dal loro comandante sul delta del Niger. Lungo il cammino incontrano Fineboy, combattente di un gruppo di ribelli, che sogna di diventare un DJ radiofonico a Lagos. Incontrano anche la sedicenne Isoken, che salveranno dallo stupro di Fineboy e dei suoi compari ribelli, il cui padre si pensa sia stato ucciso dai guerriglieri. E infine la splendida Oma, donna in fuga da un marito ricco ma violento. È un promettente abbrivio dickensiano e, come in Dickens, le cose si complicheranno in fretta. I cinque decidono di rimanere insieme. Non hanno nulla di ciò che serve per sopravvivere a Lagos, né soldi né conoscenze. Però hanno la speranza. Si sistemano in un edificio abbandonato che, a quanto pare, non è mai stato ufficialmente espropriato. Il proprietario, il ministro dell’Istruzione Chief Sandayo, piomba lì una notte in fuga dalla “guardia di finanza”, con una borsa contenente 10 milioni di dollari in contanti. I cinque occupanti decidono di appropriarsi del bottino e di tenere prigioniero il ministro. Ma che fare di tutti quei soldi? Il gruppo decide di usarli per edificare un’utopica Città del Sole.
L’autore
Chibundu Onuzo è nata in Nigeria nel 1991, attualmente studia storia al Kings College di Londra. Quando non scrive, Chibundu suona il piano o canta. La figlia del Re Ragno è stato acclamato in Inghilterra come l’esordio di una nuova grande scrittrice e ha vinto il Betty Trask Award, è stato finalista al Dylan Thomas Prize e al Commonwealth Book Prize.
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