LA PROMESSA DI YUMI
(Thway, 1973)
Traduzione di Giulia Masperi
O barra O edizioni
Collana In-Asia/Birmania
pp. 272, 2021, Euro 16, brossura
Birmania,
8 marzo 1967. Yumi, giovane donna giapponese, sbarca all’aeroporto
di Rangoon per ritrovare il fratello. Il padre, ufficiale
dell’esercito imperiale in Birmania durante la Seconda guerra
mondiale, le ha rivelato sul letto di morte di aver sposato per amore
una donna del posto, di aver avuto un figlio e di averli abbandonati,
suo malgrado, dopo la disfatta del 1945.
Yumi riesce nell’impresa
di identificare il fratello Maung Maung che, persa la madre nei
bombardamenti alleati sulla Birmania, è cresciuto nell’ostracismo
generale per le sue origini e ha sviluppato violenti sentimenti
antigiapponesi. L’incontro è scioccante al punto che la sorella
non osa rivelargli la propria identità. Il ragazzo non accetta la
presenza della giovane giapponese, ma Yumi cerca di vincere il trauma
del fratello e guadagnarsi il suo affetto addentrandosi nelle usanze
birmane.
Un romanzo delicato, in cui la grande scrittrice birmana
Ma Ma Lay esprime i sentimenti laceranti e i problemi irrisolti –
le comfort women e i “figli della guerra” – lasciati
dall’occupazione giapponese, lancia un messaggio di
riappacificazione tra i popoli e allo stesso tempo conduce alla
scoperta della cultura e degli straordinari luoghi simbolo del Paese.
L'autore
Journal-Gyaw Ma Ma Lay (Pseudonimo di Ma Tin Hlaing, 1917-1982) è la più celebre scrittrice birmana e ha contribuito alla nascita della letteratura moderna del suo Paese. Donna di lettere, ma anche giornalista, editrice, studiosa di medicina tradizionale, femminista e ardente nazionalista, si è battuta contro il colonialismo britannico e l’imperialismo giapponese. È stata presidente dell’Associazione degli scrittori birmani. Con l’ascesa del regime di Ne Win fu sospettata di simpatie comuniste e incarcerata come “nemico del popolo” dal 1963 al 1967. Le sue opere sono tradotte in moltissimi paesi.
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