domenica 25 aprile 2021

Erri De Luca - A GRANDEZZA NATURALE - Feltrinelli

 

Erri De Luca
A GRANDEZZA NATURALE
Feltrinelli
Collana I Narratori
pp. 128, aprile 2021, Euro 13, brossura


Il libro

Ho iniziato queste pagine da un ritratto di Marc Chagall che raffigura suo padre a grandezza naturale, uno a uno. Lo fece a memoria e a distanza.
Tra genitori e figli si apre la frattura di spazio e di tempo. Si allontanano anche abitando sotto lo stesso tetto. Qui passa tra loro la relazione tra due capi della stessa corda.
In matematica esiste una complicata Teoria dei nodi. In narrativa esiste tra genitori e figli l’innumerevole narrativa dei nodi. La più conosciuta, estrema, lega e slega Isacco e Abramo su una cima deserta e desolata.
Da figlio ho praticato lo scioglimento brusco, alla maniera di Alessandro con il nodo di Gordio. Lo aprì con un colpo di spada, che non è la soluzione dell’enigma, ma la sua negazione. Da figlio ho creduto di poter ignorare il vincolo, fare come se i miei fossero degli adottivi occasionali. È stata presunzione da pagare successivamente con il debito a vita.
Si attraversa un’età di rinnegamento degli affetti. Perfino il protagonista dei Vangeli non volle riconoscere in pubblico sua madre. La sua missione comportava l’azzeramento della vita precedente.
Negli atti di libertà presi e tenuti dalla mia generazione politica c’era l’impronta inevitabile dell’ingratitudine.
Nelle tempeste affettive, dentro un bicchiere d’acqua o nell’oceano, non si diventa più grandi né minori di chi ci ha preceduto. Ci si trova alla fine in un ritratto a grandezza naturale.

E.D.L.

Da te, dovevo dirgli, da te ho preso e lasciato, restando figlio tuo, cranio da cranio, libri, vino e montagne.

L'autore

Erri De Luca è nato a Napoli nel 1950. Ha pubblicato con Feltrinelli: Non ora, non qui (1989), Una nuvola come tappeto (1991), Aceto, arcobaleno (1992), In alto a sinistra (1994), Alzaia (1997, 2004), Tu, mio (1998), Tre cavalli (1999), Montedidio (2001), Il contrario di uno (2003), Mestieri all’aria aperta. Pastori e pescatori nell’Antico e nel Nuovo Testamento (con Gennaro Matino; 2004), Solo andata. Righe che vanno troppo spesso a capo (2005), In nome della madre (2006), Almeno 5 (con Gennaro Matino; 2008), Il giorno prima della felicità (2009), Il peso della farfalla (2009, ed. illustrata 2020), E disse (2011), I pesci non chiudono gli occhi (2011), Il torto del soldato (2012), La doppia vita dei numeri (2012), Ti sembra il Caso? (con Paolo Sassone-Corsi; 2013), Storia di Irene (2013), La musica provata (2014; il libro nella collana "I Narratori", nella collana "Varia" il dvd del film), La parola contraria (2015), Il più e il meno (2015), il cd La musica insieme (2015; con Stefano Di Battista e Nicky Nicolai), Sulla traccia di Nives (2015), La faccia delle nuvole (2016), La Natura Esposta (2016), Morso di luna nuova. Racconto per voci in tre stanze (2017), Diavoli custodi (2017; con Alessandro Mendini), Pianoterra (2018), Il giro dell'oca (2018), Anni di rame (2019), Impossibile (2019); per la collana “Feltrinelli Comics” L’ora X. Una storia di Lotta Continua (2019; con Paolo Castaldi e Cosimo Damiano Damato) e, nella serie digitale Zoom, Aiuto (2011), Il turno di notte lo fanno le stelle (2012), Il pannello (2012) e Pagine europee (2019). Per i "Classici" dell'Universale Economica ha tradotto l’Esodo, Giona, il Kohèlet, il Libro di Rut, la Vita di Sansone, la Vita di Noè ed Ester; ha curato L'ospite di pietra. L'invito a morte di don Giovanni. Piccola tragedia in versi, di Aleksandr Puškin e Canto del popolo yiddish messo a morte, di Itzhak Katzenelson (2019). Sempre per Feltrinelli ha tradotto e curato L'ultimo capitolo inedito de La famiglia Mushkat. La stazione di Bakhmatch di Isaac B. Singer e Israel J. Singer (2013).

L'incipit

La più severa storia tra padre e figlio si legge nella scrittura sacra. La voce che ha scaraventato Abramo fuori dalla sua terra verso un vagabondaggio senza arrivo torna a visitargli l'ascolto. Stavolta non è all'imperativo secco: “Lekh, lekhà”, vai, vattene, perentorio come un'espulsione. Stavolta è: “Kah na”, prendi, su. Quel “na” è un'esortazione. La divinità vuole verificare se basta anche un invito a scatenare l'obbedienza immediata del suo ascoltatore. Basta. Abramo non percepisce la differenza tra un ordine e un invito. Accetta di eseguire la più snaturata azione, uccidere suo figlio, il solo nato dal lungo amore con sua moglie Sara. Obbedisce sapendo di tradirla, togliendo l'unica benedizione del suo grembo. Gli affetti familiari per lui sono d'intensità minore del fervore dovuto. E' una prova che annienta e lui s'impegna a compierla al meglio delle sue capacità, comprese quelle di dissimulare, fingere, nascondere. La divinità non ha dato istruzioni, limitandosi a stabilire il luogo del sacrificio.

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