Eudora Welty
LE MELE D'ORO
(The Golden Apples, 1949)
Traduzione di Isabella Zani
Illustrazioni di Claudio Palmeri
Racconti Edizioni
pp. 350, febbraio 2021, Euro 18, brossura
Il libro
Trasfigurando definitivamente il suo Mississippi, come a voler rendere la verità delle sue leggende, Eudora Welty scrive l’opera che in molti, non a torto, considerano il suo capolavoro: il miglior libro di sempre sul Sud degli Stati Uniti, come recitava la prima recensione sul New Yorker. Inserendosi in una tradizione raccontistica nobilissima che va da Balzac a Faulkner, passando per Sherwood Anderson e Joyce, Le mele d’oro mette in scena la propria commedia umana in un microcosmo fittizio che si fa immediatamente scenario mitologico: una città inequivocabilmente chiamata Morgana. Qui le vicende, ma soprattutto le aspirazioni, le inquietudini e le nostalgie dei suoi abitanti si intrecciano come solo potrebbero fare nella sostanza onirica che pervade la contea di MacLain, scomparendo in un racconto per ricomparire in un altro, in frammenti di ricordo e delirio, immerse in un tempo che «corre come un sogno». Come spesso accade nelle opere di maggior rilievo, per un’autrice al proprio apice in materia di stile e struttura, non è facile enucleare il tema portante di questa raccolta-mondo. Se dovessimo fermarci al resoconto di Virgie Rainey sul patriarca King – il seducente Zeus che in Piogga d’oro mette incinta Snowdie sparendo dai confini della città solo per tornare come un fantasma – potremmo in fondo constatare come Welty intenda battere il tasto più universale possibile. In una prosa sublime e immaginifica dove la metafora funge da trait d’union fra i periodi, come «muschio spagnolo», le mele d’oro ricercate dai personaggi non sono altro che simboli dell’esistenza stessa, dell’unità indissolubile di bellezza e miraggio, seduzione e violenza, letteratura e caducità, vita e morte.
L'autore
Eudora Welty (Jackson, 1909-2001) è nata e morta nel Mississippi. Indiscussa maestra della forma racconto, è fra le più grandi scrittrici americane. Nella sua vita ha avuto qualche riconoscimento: premio Pulitzer, quattro volte vincitrice dell’O. Henry Award con i suoi racconti, PEN/Malamud Award per la short story, e National Book Award alla carriera.
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