(Possibile
inquadramento teorico di un)
Tic Edizioni
collana UltraChapbooks, 11
2025
pp. 128, € 15
ISBN 9788898960743
Tic Edizioni
collana UltraChapbooks, 11
2025
pp. 128, € 15
ISBN 9788898960743
Si può ben sostenere che il cane è il migliore amico di quella speciale sezione delle letterature minori che è la scrittura di ricerca. Come ci ha insegnato Deleuze, una letteratura minore che si rispetti non può che partire da quello che è stato chiamato il divenire animale. La capacità delle cose di essere tradotte in parole, si rivela, dietro lo sguardo straniato del retriever, cioè del famoso cane da riporto, come la rivelazione di quell’infinito disordine di corpi e concetti attraverso cui la verità si presenta a noi.
Ecco dunque che il Retriever (Possibile inquadramento teorico di un) di June Scialpi ci presenta l’allegoria di una testualità che cerca di chiarire cosa significhi la rappresentazione riportando al linguaggio, dove è nata, la realtà, per scoprire che non vi si riduce. La capacità delle parole di logorare le cose e la realtà stessa è la verità che questo libro, con un’ambizione filosofica non esibita ma anzi del tutto inapparente, ci consegna. Questo sottile omaggio alla scrittura di ricerca dimostra che cani, animali e libri non ci bastano mai.
June Scialpi (1998) è laureata in Discipline dello Spettacolo e della Comunicazione. Si interessa di studi queer e transfemminismo. Alcuni suoi testi sono apparsi sul numero 102 della rivista «Atelier». Inediti più recenti sono stati inclusi nell’antologia I cieli della preistoria. Antologia della nuovissima poesia pugliese (Marco Saya Edizioni, 2022). Carne incognita (Ensemble, 2019), pubblicato sotto un precedente deadname, è il suo esordio in poesia. Collabora con diverse realtà online.
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