giovedì 15 maggio 2025

Al Salone del libro nel segno di Salvatore Satta; nella seconda giornata della rassegna si ricorda l’autore nuorese

Nella foto, da sinistra, Giuditta Sireus del Club Jane Austen Sardegna, 
l’assessora della Cultura Ilaria Portas e la presidente AES Simonetta Castia

L’omaggio a Thomas Mann e Salvatore Satta – dei quali ricorrono rispettivamente i 70 e 50 anni dalla morte – sarà uno degli eventi principali in programma domani, 16 maggio, nella seconda giornata del Salone del libro di Torino. Alle 10.30, nella sala Granata del padiglione 1 e con la partecipazione dell’assessora della Cultura Ilaria Portas, Angela Guiso, Stefano Brugnolo e Francesco Rossi discuteranno su “La letteratura europea in dialogo attraverso la lingua e il tempo”. In occasione della traduzione in tedesco di La veranda, romanzo giovanile di Satta, si traccerà un parallelo tra il libro e La montagna magica, nel cinquantesimo anniversario della scomparsa dell’autore sardo e a settant’anni dalla morte di Thomas Mann. L’incontro è in collaborazione con il festival letterario Mediterranea. Culture, scambi, passaggi, organizzato dall’Associazione Editori Sardi che, oltre a curare il programma degli eventi nello Spazio Sardegna, è presente al Salone anche con un proprio stand al padiglione 2, stand H118 J117, grazie al sostegno della Fondazione di Sardegna.

Prosegue così, dopo la giornata inaugurale, la partecipazione di Regione e Associazione Editori Sardi alla principale rassegna editoriale italiana. «Negli anni lo stand Sardegna è diventato un punto di riferimento – ha affermato l’assessora Ilaria Portas – e già dall’inaugurazione in tanti hanno partecipato alle nostre attività. Quest'anno, grazie alla collaborazione di tanti soggetti coinvolti, abbiamo costruito un programma di grande qualità, raccogliendo i frutti di questa unità. Celebriamo Salvatore Satta, Emilio Lussu e Sergio Atzeni (nella foto a destra) di cui ricorre l'anniversario dalla morte e le cui opere portiamo anche in versione cinematografica al Salone Off. La stessa immagine grafica che la Sardegna porta al Salone è un'opera di Jenny Atzeni, figlia del compianto Sergio».

Gli incontri nello Spazio Sardegna, nello stand L117-K118 al padiglione 2, inizieranno alle 10 con il laboratorio di narrazione orale “Pane e fiabe”, di e con Enedina Sanna, dedicato ai più piccoli. Alle 11 Gianluca Medas presenta Il cavaliere indomito (Abbà), romanzo che attraversa tre momenti chiave della vita di Emilio Lussu, restituendo non solo la vicenda di un uomo, ma il clima di un’epoca. Si resta ad Armungia, ma in chiave femminile, alle 11.40 con L’eredità delle donne di Casa Lussu (Archivi del Sud) di Claudia Crabuzza, con Dilva Foddai all’organetto: canzoni e letture accompagnano il racconto delle due protagoniste Joyce, attivista e intellettuale, e Giovanna, contadina e tessitrice. Alle 12.20 Adriano Viarengo dialoga con Antonello Mattone e Salvatore Mura, autori di Il Consiglio regionale (Ilisso), bilancio dei 75 anni della massima assemblea sarda tra autonomia, trasformazioni sociali e modernizzazione dell’isola.

Alle 15 si parla di archeologia con La Sardegna e il Mediterraneo. In ricordo di Ercole Contu e verso il riconoscimento Unesco delle domus de janas, con Sara Mameli e Luisanna Usai (Condaghes e Cesim), a partire dagli atti dell’omonimo Convegno internazionale di studi. Alle 15.40 sarà presentato con Roberto Sanna il romanzo Sa bendidora di arroba (Amicolibro) di Carmen Salis e Ivan Murgana: la vita di Lalla, venditrice di corredi e confidente di storie vere, intense e umane, raccolte casa per casa nella Sardegna di un tempo. Alle 16.20 “Il ritorno”, con Marisa Salabelle (La bella virtù) e Giorgio La Spisa (L’imprevedibile accade), in collaborazione con Arkadia: in due libri le storie familiari di chi, a causa della guerra e dei bombardamenti, è stato costretto ad allontanarsi da Cagliari e il tortuoso ma felice ritorno. Alle 17 il tema del body shaming è al centro del romanzo Il corpo sbagliato (Il Maestrale) di Francesca Spanu con Lidia Sirianni, una storia vera che mette in luce un mondo in cui l’individuo è solo un’immagine riflessa allo specchio. Segue Familienalbum (Ischire) di Katia Fundarò con Carla Fiorentino: memorie spezzate, foto sbiadite e certezze negate, in un esordio potente sul vuoto che si insinua fra i frammenti di una verità impossibile da raggiungere. Alle 18.20 “Figure femminili tra letteratura e società”, con Neria De Giovanni (Grazia Deledda. Un Nobel in cucina) e Claudia Origoni (Non escludo il ritorno), in collaborazione con Nemapress: le scene culinarie dei romanzi di Grazia Deledda entrano nel vivo della tradizione e della cultura sarda. In “Non escludo il ritorno” viene svelato il mistero della tragica fine di Vanda Serra.

Alle 19.20 l’assessora della Cultura Ilaria Portas dialoga con Ottavio Olita, autore di L’incontenibile forza della leggerezza (IsolaPalma), storia di due famiglie della Basilicata e della Sicilia trasferitesi in Sardegna, con la speranza che ci sia un angolo del mondo in cui l’altra conta anche più di se stessi. Alle 20 Mauro Manca presenta Fertilia, con Davide Rossi (Panoramika). Alle 20.30 appuntamento con il secondo film della minirassegna “Sardegna frame by frame”, in collaborazione con AES e FASI-Federazione delle Associazioni Sarde in Italia: al Cinema Centrale, in via Carlo Alberto, dalle 20.30 sarà proiettato il film Il giorno del giudizio, di Marco Spiga con la partecipazione dell’assessora regionale della Cultura Ilaria Portas, del regista e di Marco Moledda (Sardegna Teatro).

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