Nella foto, da sinistra, Giuditta
Sireus del Club Jane Austen Sardegna, l’assessora della Cultura
Ilaria Portas e la presidente AES Simonetta Castia

L’omaggio a Thomas Mann e Salvatore
Satta – dei quali ricorrono rispettivamente i 70 e 50 anni dalla
morte – sarà uno degli eventi principali in programma domani, 16
maggio, nella seconda giornata del Salone del libro di Torino. Alle
10.30, nella sala Granata del padiglione 1 e con la partecipazione
dell’assessora della Cultura Ilaria Portas, Angela Guiso, Stefano
Brugnolo e Francesco Rossi discuteranno su “La letteratura europea
in dialogo attraverso la lingua e il tempo”. In occasione della
traduzione in tedesco di La veranda, romanzo giovanile di Satta,
si traccerà un parallelo tra il libro e La montagna magica, nel
cinquantesimo anniversario della scomparsa dell’autore sardo e a
settant’anni dalla morte di Thomas Mann. L’incontro è in
collaborazione con il festival letterario Mediterranea. Culture,
scambi, passaggi, organizzato dall’Associazione Editori Sardi che,
oltre a curare il programma degli eventi nello Spazio Sardegna, è
presente al Salone anche con un proprio stand al padiglione 2, stand
H118 J117, grazie al sostegno della Fondazione di Sardegna.

Prosegue così, dopo la giornata
inaugurale, la partecipazione di Regione e Associazione Editori Sardi
alla principale rassegna editoriale italiana. «Negli anni lo
stand Sardegna è diventato un punto di riferimento – ha
affermato l’assessora Ilaria Portas – e già
dall’inaugurazione in tanti hanno partecipato alle nostre attività.
Quest'anno, grazie alla collaborazione di tanti soggetti coinvolti,
abbiamo costruito un programma di grande qualità, raccogliendo i
frutti di questa unità. Celebriamo Salvatore Satta, Emilio Lussu e
Sergio Atzeni (
nella foto a destra) di cui ricorre l'anniversario dalla morte e le cui
opere portiamo anche in versione cinematografica al Salone Off. La
stessa immagine grafica che la Sardegna porta al Salone è un'opera
di Jenny Atzeni, figlia del compianto Sergio».

Gli incontri nello Spazio Sardegna,
nello stand L117-K118 al padiglione 2, inizieranno alle 10 con il
laboratorio di narrazione orale “Pane e fiabe”, di e con Enedina
Sanna, dedicato ai più piccoli. Alle 11 Gianluca Medas presenta Il
cavaliere indomito (Abbà), romanzo che attraversa tre momenti
chiave della vita di Emilio Lussu, restituendo non solo la vicenda di
un uomo, ma il clima di un’epoca. Si resta ad Armungia, ma in
chiave femminile, alle 11.40 con L’eredità delle donne di
Casa Lussu (Archivi del Sud) di Claudia Crabuzza, con Dilva
Foddai all’organetto: canzoni e letture accompagnano il racconto
delle due protagoniste Joyce, attivista e intellettuale, e Giovanna,
contadina e tessitrice. Alle 12.20 Adriano Viarengo dialoga con
Antonello Mattone e Salvatore Mura, autori di Il Consiglio
regionale (Ilisso), bilancio dei 75 anni della massima assemblea
sarda tra autonomia, trasformazioni sociali e modernizzazione
dell’isola.

Alle 15 si parla di archeologia con La
Sardegna e il Mediterraneo. In ricordo di Ercole Contu e verso il
riconoscimento Unesco delle domus de janas, con Sara Mameli e
Luisanna Usai (Condaghes e Cesim), a partire dagli atti dell’omonimo
Convegno internazionale di studi. Alle 15.40 sarà presentato con
Roberto Sanna il romanzo Sa bendidora di arroba (Amicolibro)
di Carmen Salis e Ivan Murgana: la vita di Lalla, venditrice di
corredi e confidente di storie vere, intense e umane, raccolte casa
per casa nella Sardegna di un tempo. Alle 16.20 “Il ritorno”, con
Marisa Salabelle (La bella virtù) e Giorgio La Spisa
(L’imprevedibile accade), in collaborazione con Arkadia: in due
libri le storie familiari di chi, a causa della guerra e dei
bombardamenti, è stato costretto ad allontanarsi da Cagliari e il
tortuoso ma felice ritorno. Alle 17 il tema del body shaming è al
centro del romanzo Il corpo sbagliato (Il Maestrale) di
Francesca Spanu con Lidia Sirianni, una storia vera che mette in luce
un mondo in cui l’individuo è solo un’immagine riflessa allo
specchio. Segue Familienalbum (Ischire) di Katia Fundarò
con Carla Fiorentino: memorie spezzate, foto sbiadite e certezze
negate, in un esordio potente sul vuoto che si insinua fra i
frammenti di una verità impossibile da raggiungere. Alle 18.20
“Figure femminili tra letteratura e società”, con Neria De
Giovanni (Grazia Deledda. Un Nobel in cucina) e Claudia Origoni (Non
escludo il ritorno), in collaborazione con Nemapress: le scene
culinarie dei romanzi di Grazia Deledda entrano nel vivo della
tradizione e della cultura sarda. In “Non escludo il ritorno”
viene svelato il mistero della tragica fine di Vanda Serra.

Alle 19.20 l’assessora della Cultura
Ilaria Portas dialoga con Ottavio Olita, autore di L’incontenibile
forza della leggerezza (IsolaPalma), storia di due famiglie
della Basilicata e della Sicilia trasferitesi in Sardegna, con la
speranza che ci sia un angolo del mondo in cui l’altra conta anche
più di se stessi. Alle 20 Mauro Manca presenta Fertilia, con
Davide Rossi (Panoramika). Alle 20.30 appuntamento con il secondo
film della minirassegna “Sardegna frame by frame”, in
collaborazione con AES e FASI-Federazione delle Associazioni Sarde in
Italia: al Cinema Centrale, in via Carlo Alberto, dalle 20.30 sarà
proiettato il film Il giorno del giudizio, di Marco Spiga con la
partecipazione dell’assessora regionale della Cultura Ilaria
Portas, del regista e di Marco Moledda (Sardegna Teatro).
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