64 scatoloni rigonfi, 13 mobili montati
e poi imballati di nuovo, 290 titoli per un totale di più di 1500
copie esposte, 30 piantine (ancora in ottima forma), 3 presentazioni,
un numero cospicuo – ma indefinito – di bottiglie di vino, 74 ore
di confronto, viavai, stanchezza ed euforia. Questi sono stati
i “numeri” di Olschki al Salone di Torino 2025.
“Tutto qui?”, direte voi…
Effettivamente, anche noi ci siamo interrogati più volte su quale fosse lo scopo reale di una manifestazione del genere per una casa editrice speciale come la nostra; era naturale che, al cospetto delle cittadelle dei grandi gruppi editoriali, assalite dalle folle in attesa dei propri autori preferiti o alla ricerca di una qualche celebrità in posa sul tappeto verde, il nostro piccolo stand – oasi tranquilla in una zona liminale dell’Oval – apparisse marginale, se non addirittura insignificante.
“Tutto qui?”, direte voi…
Effettivamente, anche noi ci siamo interrogati più volte su quale fosse lo scopo reale di una manifestazione del genere per una casa editrice speciale come la nostra; era naturale che, al cospetto delle cittadelle dei grandi gruppi editoriali, assalite dalle folle in attesa dei propri autori preferiti o alla ricerca di una qualche celebrità in posa sul tappeto verde, il nostro piccolo stand – oasi tranquilla in una zona liminale dell’Oval – apparisse marginale, se non addirittura insignificante.
Eppure, sin dal primo attimo in
cui lo stand ha cominciato ad acquisire forma, in cui cimeli e
cavalieri hanno preso posizione sulle bianche piramidi dei mobili
Ikea, in cui le copertine hanno iniziato a combaciare armoniosamente,
ci siamo accorti dello sguardo irretito dei viandanti,
dapprima colleghi editori, di seguito compagni lettori.
Basta
un’impercettibile scintilla per innescare il fuoco della
curiosità: richiamati da un titolo o da un cartoncino, da un
autore o da un’immagine suggestiva, vi siete addentrati negli
scorci letterari, avete solcato le impressioni a oro, avete dialogato
per ore con Galileo, Dante, Dürer, principesse sabaude, filosofi ed
esploratori. Avete, dunque, viaggiato con noi, che tutti i
giorni abbiamo il privilegio ingenuo di stupirci, ogni singolo
istante, della bellezza di lavorare con i libri.
Con queste
premesse, abbiamo convenuto che l’aspetto quantitativo ci sarebbe
interessato il giusto. Molti ragazzi si sono appassionati al catalogo
Olschki e alla complessità del lavoro editoriale; tanti volti noti
sono tornati per un apprezzamento, una proposta o un consiglio;
persone apparentemente così distanti dal nostro mondo, per studi e
formazione, hanno rivelato il proprio segreto amore per la
letteratura, l’arte, la musicologia e la storia della scienza.
A tutti voi che, con il confine dello stand, avete valicato i confini del sapere, la casa editrice dice “grazie”. A tutti noi, che siamo voi dall’altra parte dello specchio, facciamo lo stesso.
La casa editrice
Nessun commento:
Posta un commento